Non è una regione per anziani, parafrasando il titolo di un grande film dei fratelli Coen: l’Umbria invecchia e la Cisl fa il punto sul lavoro di cura. Il progressivo invecchiamento della popolazione regionale, la decrescita e la questione demografica, i nuovi bisogni e il ruolo del lavoro di cura. È questa la “filiera” che ha spinto l’area sindacale territoriale della Cisl di Perugia, la Fnp Cisl di Perugia e la Fisascat Cisl Umbra ad organizzare il partecipatissimo convegno “Il lavoro di cura nell’Umbria che invecchia”.

Tema di grande attualità che è stato affrontato da più punti di vista e a più livelli. Ospite d’eccezione, che ha dato un respiro nazionale alla questione, la segretaria Fisascat Cisl nazionale Aurora Blanca. Tra i relatori: il presidente di Confcooperative Carlo Di Somma e il medico, specialista in urologia Andrea Boni. E poi il presidente della Cooperativa sociale Actl Sandro Corsi. Per la Cisl il coordinatore dell’Area sindacale territoriale di Perugia e segretario generale Fisascat Cisl Umbria, Valerio Natili. E ancora, il segretario generale Fnp Cisl di Perugia, Francesco Ferroni, e il segretario generale Cisl Umbria, Angelo Manzotti.

Allarme Cisl: gli anziani rinunciano a curarsi in regione per le liste di attesa e la difficoltà a spostarsi

In Umbria – ha chiarito Natilisono 228.572 i soggetti con più di 65 anni su un totale di 854.137 residenti. Mentre gli over 55 sono 347 mila pari al 39,4 per cento dei residenti. Sempre più persone rinunciano a curarsi a causa delle liste d’attesa, difficoltà a raggiungere il luogo indicato oppure per via dell’orario. C’è poi il problema della solitudine e degli aspetti economici. L’intento di questa giornata è stata quella di fotografare la situazione umbra e di valutare possibili conseguenze sia in termini sociali sia occupazionali. Altra questione, sulla quale si dovrebbe prestare massima attenzione“.

Il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, ha posto l’attenzione sul tema del lavoro di cura nella regione.
Oltre la dialettica per approcciare il tema socio-sanitario – ha affermato – con questa iniziativa ci siamo rivolti alle istituzioni che devono utilizzare i fondi del PNRR. Serve una filiera delle politiche sociali perché la tutela della persona ha una rilevanza costituzionale“.

Assistenza, cura e servizi socio-sanitari: il ruolo della cooperazione sociale per la cura

Affrontato anche l’aspetto economico per quello che riguarda la cura e il welfare. In questo contesto si pone il ruolo della cooperazione sociale e delle lavoratrici e dei lavoratori di questo settore.
Per questo diventa centrale la contrattazione nazionale – ha continuato il coordinatore dell’Area sindacale territoriale di Perugia e segretario generale Fisascat Cisl Umbria, Valerio Natili-. Si tratta di una tematica all’attenzione degli enti locali dell’Umbria e che vede protagonista il nostro sindacato nell’affrontare le tante criticità sulle quali ci siamo soffermati nella nostra analisi del convegno“.

L’evento ha rappresentato un’opportunità per approfondire la comprensione delle necessità e delle risorse dedicate alla cura della popolazione anziana in Umbria. Promuovendo un dialogo costruttivo tra istituzioni, professionisti e cittadini. Durante l’incontro, infatti, esperti e rappresentanti del settore hanno analizzato argomenti fondamentali come il welfare (strategie e sfide per un sistema socio-sanitario efficiente e sostenibile), case di cura (modelli innovativi e best practices per l’accoglienza e l’assistenza agli anziani), solitudine anziani (iniziative e soluzioni per contrastare l’isolamento delle persone anziane) e servizi e tutele per la terza età (diritti, servizi sociali e supporto alle famiglie).

A chiudere i lavori, la segretaria Fisascat Cisl nazionale Aurora Blanca. “Dobbiamo fare attenzione – ha sostenuto – sull’importanza di un nuovo modello sociale da costruire attraverso la contrattazione e fondato sulla collaborazione, superando il concetto di competizione“.