Pace Terra Dignità sostiene l’eventuale candidatura di Stefania Proietti, attuale sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, alla presidenza della Regione Umbria in vista delle elezioni in programma il prossimo autunno. Proprio sulla Proietti, infatti, sembra ricadere la scelta della coalizione di centrosinistra – il cosiddetto ‘Patto Avanti’ – su chi meriti realmente di essere il successore a Palazzo Donini della governatrice leghista uscente, Donatella Tesei.
Per il momento, tuttavia, Stefania Proietti non avrebbe ancora ufficialmente accettato l’incarico di correre da frontman alle prossime regionali dell’Umbria come principale avversaria di Tesei, che si ricandida per un secondo mandato. Ed è per questo motivo che il Patto Avanti torna a incalzarla per metterla definitivamente al timone della coalizione. I nomi del rettore Oliviero, della parlamentare DEM Anna Ascani, di Elisabetta Piccolotti di AVS, sono solo piani B.
‘Pace Terra Dignità’ sta con Stefania Proietti
“Stefania Proietti, sindaca di Assisi – afferma in una nota Alì Rashid, responsabile di ‘Pace Terra Dignità’ in Umbria – può rappresentare una vera svolta rinnovatrice alla guida della Regione Umbria”.
Ed ecco quali sono le motivazioni alla base di questa convinzione. Per il movimento, la Proietti “crede fermamente nei valori della pace, secondo l’insegnamento di san Francesco e di Aldo Capitini. Crede nei valori della solidarietà e nel rafforzamento dello stato sociale a iniziare dalla sanità per tutti, che in Umbria è stata massacrata in questi anni dal governo della destra”.
“Crede nella lotta alla povertà, nell’uguaglianza e nella dignità del lavoro – fa sapere, ancora, ‘Pace Terra Dignità in una nota -, nella salvaguardia dell’ambiente e nella buona impresa che si assume responsabilità sociali. Si batte contro il progetto di Autonomia differenziata che spacca l’Italia e penalizza l’Umbria”.
Inoltre, Stefania Proietti, nella sua consolidata esperienza politica in qualità di amministratore locale, avrebbe dimostrato, secondo ‘Pace Terra Dignità’, “di non anteporre gli interessi particolari all’interesse generale” nonché di essere “espressione del buon governo e della lotta alla corruzione“. Oltretutto, la sindaca di Assisi starebbe altresì dando prova “con il suo atteggiamento dell’assenza di ogni brama di potere e valutando la qualità della coalizione regionale e la sua omogeneità programmatica”.
Il Patto Avanti spinge sulla sindaca di Assisi
Nuovo appello a Stefania Proietti dai vertici della coalizione di centrosinistra e civici, il cosiddetto Patto Avanti: Tommaso Bori del Partito democratico, Thomas De Luca del Movimento 5 stelle, Fabio Barcaioli e Gianfranco Mascia di Alternativa Verdi e Sinistra, Maurita Passaquieti dei Civici umbri, Federico Novelli del Partito socialista italiano, Riccardo Vescovi di Demos.
“Oggi, come ieri – dicono in una nota i leader regionali di Patto Avanti -, la priorità è non perdere la spinta innovativa fatta di idee e programmi. Che ci hanno portato a una nuova stagione di vittorie in Umbria. Da questa consapevolezza è nata la richiesta avanzata dalle forze del Patto avanti alla sindaca di Assisi e presidente della provincia di Perugia, Stefania Proietti. Ciò che abbiamo costruito è stato possibile grazie al serio lavoro di amministratori come lei, alla più ampia partecipazione e condivisione con le persone e allo sforzo di sintesi che non ha lasciato indietro nessun cittadino e nessun territorio“.
“Fratelli d’Italia e Forza Italia – dicono poi – abbandonano sistematicamente l’aula di fronte al ridicolo atto della Lega su farina di grillo e carne sintetica, determinando il blocco della discussione. Uno spettacolo indegno per una Regione che ha gravissimi problemi che richiedono decisioni politiche e assunzioni di responsabilità. Come forze politiche e civiche progressiste dell’Umbria, vogliamo aprire la strada al cambiamento, con serietà e credibilità, partendo dal più grande risultato che abbiamo ottenuto negli scorsi mesi. Riportare tantissime persone a guardare con fiducia ed entusiasmo al futuro, avvicinandole di nuovo alla politica“.