Entra in vigore oggi, mercoledì 3 ottobre, in vista delle future elezioni regionali dell’Umbria, la cosiddetta norma sulla “Par condicio”. Tale norma dispone che, fino alla chiusura delle operazioni di voto, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e solo se indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
Per le consultazioni regionali, la Par condicio ha inizio 45 giorni prima del giorno precedente quello della votazione, con la pubblicazione del decreto del Presidente della Regione e del Prefetto: in Umbria si voterà, pertanto, domenica 17 e lunedì 18 novembre.
Par condicio: si va verso le elezioni regionali
Quando si parla di “Par condicio” in prossimità di un appuntamento elettorale, si fa riferimento alla legge 28/2000 (Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica). Si tratta della legge che promuove e disciplina, al fine di garantire la parità di trattamento e l’imparzialità rispetto a tutti i soggetti politici, l’accesso ai mezzi di informazioni per la comunicazione politica. L’articolo 9, nella fattispecie, recita:
- Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.
- Le emittenti radiotelevisive pubbliche e private, su indicazione delle istituzioni competenti, informano i cittadini delle modalità di voto e degli orari di apertura e di chiusura dei seggi elettorali.
Comunicazione istituzionale vs politica
In base al divieto ex art. 9 della legge 28/2000 (Par condicio), le amministrazioni pubbliche devono astenersi non solo dalle manifestazioni volte ad appoggiare le liste o i candidati impegnati nel confronto elettorale –propaganda elettorale in forma diretta – ma anche da tutti gli interventi che, avendo come finalità principale quella di promuovere l’immagine politica o l’attività istituzionale dell’ente, favoriscano una rappresentazione positiva o negativa di una determinata opzione elettorale – propaganda elettorale in forma mediata.
La norma, infatti, nasce innanzitutto per prevenire i rischi di interferenza e le distorsioni che la comunicazione degli enti pubblici potrebbe indurre rispetto a una libera consultazione elettorale. In secondo luogo, la norma cerca di evitare che chi ricopre cariche politiche o pubbliche, in ottica di scadenza di mandato, faccia uso degli strumenti di cui dispone per avvantaggiare la propria parte.
La legge, tra l’altro, trova applicazione anche nei casi di comunicazione istituzionale attraverso siti istituzionali, social network, locandine o mediante invio a mezzo posta di pubblicazioni che illustrano l’attività di un Ente.
Regionali, par condicio e violazioni: come segnalare
L’organo regionale che si occupa di vigilare sul rispetto delle norme sulla Par condicio da parte delle pubbliche amministrazioni è il Corecom. Eventuali segnalazioni di violazioni, dunque, vanno inviate al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: [email protected].
Oltre a vigilare sul rispetto delle normative, il Corecom nei periodi elettorali è chiamato a svolgere anche compiti di:
- supporto e informazione sia per le emittenti radiotelevisive che per i soggetti politici che per le pubbliche amministrazioni;
- gestione della procedura amministrativa relativa alla messa in onda dei messaggi autogestiti gratuiti (MAG) e rendicontazione dei rimborsi spettanti alle emittenti;
- gestione delle istruttorie in caso di rilevazione o di segnalazione di violazioni in materia di par condicio o divieto di comunicazione istituzionale.
Regionali in Umbria: quando si vota
In Umbria le elezioni regionali siano in agenda per domenica 17 e lunedì 18 novembre 2024, in concomitanza con il voto in Emilia-Romagna. Il primo mandato da Presidente della Regione Umbria di Donatella Tesei sta andando, quindi, verso la sua naturale scadenza: è salita a Palazzo Donini il 27 ottobre 2019.
La normativa, infatti, colloca le elezioni a decorrere dalla quarta domenica precedente il compimento del quinquennio. È per questo motivo che, in assenza di formali dimissioni della governatrice uscente, non è stato possibile accorpare questa data all’election day dell’8 e 9 giugno.