Antonio Tajani, vicepremier e coordinatore nazionale di Forza Italia, vota per l’election day alle prossime regionali. Il ministero degli Esteri, rispondendo a Roma a una serie di domande sulle prossime elezioni in Liguria, si è espresso a favore dell’accorpamento del voto per le tre regioni che devono rieleggere il presidente e l’assemblea legislativa.
“Come sapete sono le regioni che decidono – ha detto Tajani -. Bisogna trovare una soluzione tra le regioni e poi vedere se si può fare un decreto del governo che possa fissare solo un giorno. Sarebbe la cosa preferibile quella di concentrare in un election day il voto delle tre regioni Liguria, Umbria e Emilia Romagna“.
L’uscita di Tajani arriva dopo le prese di posizione in Umbria della coordinatrice perugina Fiammetta Modena, che aveva rilanciato il tavolo delle segreterie nazionali per la scelta del candidato governatore, e quello di ieri di Raffaele Nevi. Portavoce di Forza Italia e parlamentare umbro, Nevi aveva stigmatizzato la decisione dei centristi di Italia Viva e Azione di sposare l’alleanza del centrosinistra. Vanificando così, in Umbria, un’ipotesi di coalizione allargata con inerzia al centro, che era risultata vincente in Basilicata.
Election Day per le Regionali, il pericolo del 3-0 mette in difesa il centrodestra
L’accorpamento delle tre elezioni regionali, come abbamo spiegato nei giorni scorsi, potrebbe rimescolare le carte sulle candidature nel centrodestra. Forza Italia e Lega, infatti, a livello di governo ormai sono in tensione su ogni dossier dell’esecutivo Meloni. E il rischio di perdere Umbria, Liguria e di non competere in Emilia Romagna, sta sconquassando le dinamiche interne alla coalizione.
La scelta di due civici per la presidenza di Liguria ed Emilia Romagna, potrebbe rimettere in gioco anche l’Umbria. Con Forza Italia che spinge per far correre Andrea Romizi, ex sindaco di Perugia. E con Fratelli d’Italia che non scopre le carte, rispetto alla difesa della Lega della candidatura Tesei. Quello che è certo è che il clima di incertezza della coalizione di governo ha condizionato, finora, anche la possibile discesa in campo a sinistra della sindaca di Assisi, Stefania Proietti.
Patto Avanti incalza Stefania Proietti: “Sua candidatura masce da volontà di vittoria”
Non ci si muove da Stefania Proietti, nel territorio del campo largo di centrosinistra. Il Patto Avanti, anche oggi e nonostante il rinvio della sindaca di Assisi, torna ad incalzarla per metterla ufficialmente al timone della coalizione. I nomi del rettore Oliviero, della parlamentare DEM Anna Ascani, di Elisabetta Piccolotti di AVS, sono solo piani B.
Nuovo appello a Stefania Proietti dai vertici della coalizione di centrosinistra e civici: Tommaso Bori, Partito democratico, Thomas De Luca, Movimento 5 stelle, Fabio Barcaioli, Gianfranco Mascia, Alternativa Verdi e Sinistra, Maurita Passaquieti, Civici umbri, Federico Novelli, Partito socialista italiano, Riccardo Vescovi, Demos.
“Oggi, come ieri – dicono in una nota i leader regionali di Patto Avanti -, la priorità è non perdere la spinta innovativa fatta di idee e programmi. Che ci hanno portato a una nuova stagione di vittorie in Umbria. Da questa consapevolezza è nata la richiesta avanzata dalle forze del Patto avanti alla sindaca di Assisi e presidente della provincia di Perugia, Stefania Proietti. Ciò che abbiamo costruito è stato possibile grazie al serio lavoro di amministratori come lei, alla più ampia partecipazione e condivisione con le persone e allo sforzo di sintesi che non ha lasciato indietro nessun cittadino e nessun territorio“.
Insomma, un altro rilancio in grande stile della candidatura di Proietti, sulla quale si sono sbilanciati anche i vertici nazionali dei partiti della coalizione. Per il Patto Avanti la destra ha abbandonato la nave umbra.
“Fratelli d’Italia e Forza Italia – dicono in una nota i vertici della coalizione – abbandonano sistematicamente l’aula di fronte al ridicolo atto della Lega su farina di grillo e carne sintetica, determinando il blocco della discussione. Uno spettacolo indegno per una Regione che ha gravissimi problemi che richiedono decisioni politiche e assunzioni di responsabilità. Le forze politiche e civiche progressiste dell’Umbria, vogliamo aprire la strada al cambiamento, con serietà e credibilità, partendo dal più grande risultato che abbiamo ottenuto negli scorsi mesi. Riportare tantissime persone a guardare con fiducia ed entusiasmo al futuro, avvicinandole di nuovo alla politica“.