È il giorno che i partiti di centrodestra si sono presi per metabolizzare l’ingresso di Bandecchi e di Alternativa popolare come quinta gamba della coalizione, a sostegno di tutti i candidati alle Regionali. Ma c’è la necessità che Fratelli d’Italia (prima di tutto), Forza Italia e Lega effettuino i passaggi politici al proprio interno. In poche parole serve il confronto con i territori, soprattutto quelli impegnati nelle prossime Regionali, per benedire l’allargamento dei confini dell’alleanza.
Ma intanto Bandecchi in vista delle Regionali e dell’accordo col centrodestra conferma colloqui con Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia. Perché il tempo rimasto per presentare le liste in Liguria è poco e se AP deve essere la quinta gamba del centrodestra occorre fare in fretta. “Personalmente auspico che nelle prossime 24, massimo 48 ore si possa leggere il comunicato ufficiale“, ha dichiarato il segretario nazionale di Alternativa Popolare all’ADN Kronos.
E Bandecchi, proprio in prossimità di elezioni regionali nelle quali il centrodestra è a caccia di risultati, ha confermato che i contatti proseguono. “Ho sentito per telefono Giovanni Donzelli – ha affermato all’agenzia -. Gli ho detto che dobbiamo organizzarci per la Liguria. E Donzelli si è incontrato stamattina con il nostro presidente Paolo Alli“.
Accordo Bandecchi-centrodestra per le Regionali: il delicato confronto in Fratelli d’Italia con Giovanni Donzelli
Nello scacchiere nazionale, l’Umbria e Terni hanno assunto, rispetto all’operazione, un ruolo determinante. Non è un caso se il partito meno “fluido” della coalizione, quello più strutturato gerarchimente e geograficamente, come Fratelli d’Italia, abbia sentito la necessità di organizzare un confronto nella sede romana di via della Scrofa. Ad attendere i segretari regionale, Marco Squarta, provinciale di Terni, Alberto Rini, e comunale ternano, Marco Cecconi, il responsabile nazionale dell’organizzazione del partito, l’onorevole Giovanni Donzelli. Presenti altri consiglieri comunali. Appuntamento alle 18 per un vertice che è servito a squadernare le ragioni dei vertici nazionali nel ricercare l’intesa. Ma anche a mettere sul tavolo i dubbi e le resistenze dei territori. Non c’era Stefano Bandecchi, come annunciato da un quotidiano nazionale. Né avrebbe potuto esserci, perché all’ordine del giorno non c’era la sottoscrizione dell’accordo. Lui, guardando la pagina web che lo annunciava nella riunione, pare abbia confidato ai suoi collaboratori, ridendo, che a quell’ora era impegnato in palestra.
Telefoni muti alla fine. Nessun commento dopo ore dall’inizio della riunione. Poi la conferma di quello che era prevedibile. Il richiamo di Donzelli ai dirigenti e amministratori dell’Umbria, e di Terni in particolare, alla riflessione. Insomma, sfoghi e malox ok. Ma si cercherà di andare avanti. E chiudere presto. Perché il partito e la coalizione hanno ormai tratto il dado dell’alleanza.
Bandecchi sosterrà Tesei: a confermarlo lui stesso alle agenzie di stampa nazionali
“Alternativa Popolare diventerà la quinta gamba del centrodestra“. Ha detto il sindaco di Terni, interpellato telefonicamente dall’ADNkronos. La pre-intesa, che andrà sottoscritta nelle prossime ore, prevede la confluenza di Alternativa Popolare nel centrodestra in cambio del sostegno ai candidati della coalizione alle prossime competizioni elettorali, a partire dalla Regione Umbria.
“Umbria compresa – ha dichiarato Bandecchi all’ADN Kronos – con il sostegno alla presidente uscente Donatella Tesei della Lega. L’intesa per l’ingresso ufficiale di AP nel centrodestra è a un passo. Gli incontri informali di oggi con Paolo Alli, mi fanno dire che la trattativa è chiusa. Solo da ratificare“.
Donatella Tesei non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Lo farà solo a firma avvenuta. Anche se ieri si è prodigata in chiamate e confronti con i politici locali più riottosi rispetto alla prospettiva di un accordo. È chiaro che l’allargamento della coalizione, soprattutto inserendo nell’alveo del centrodestra un partito che ha a Terni il suo laboratorio politico, e la sua dote di voti più rilevante.
Contatti anche in Forza Italia, col portavoce nazionale Raffaele Nevi che non ha ancora commentato. I contatti e i rapporti di Alli con Antonio Tajani, vice premier e coordinatore forzista, sono però pressoché quotidiani. Idem per la Lega, col segretario regionale Riccardo Marchetti che non ha fatto trapelare alcuna dichiarazione ostativa a un accordo che, ogni ora e mal di pancia che passa, sembra sempre più vicino.