23 Mar, 2025 - 11:00

Referendum abrogativi 2025: la Camera del Lavoro di Perugia lancia una mobilitazione territoriale per promuovere la partecipazione al voto

Referendum abrogativi 2025: la Camera del Lavoro di Perugia lancia una mobilitazione territoriale per promuovere la partecipazione al voto

In vista dei referendum abrogativi del 2025 su lavoro e cittadinanza, previsti per l'8 e il 9 giugno, la Camera del lavoro della provincia di Perugia avvia un'importante campagna di mobilitazione. L'obiettivo è costituire comitati territoriali in ogni comune, coinvolgendo forze politiche, associazioni e cittadini, con un approccio mirato e radicato nei vari territori.

"L'intenzionespiega il segretario generale della Camera del lavoro perugina, Simone Pampanelli – è quella di organizzare un comitato per ogni comune coinvolgendo le forze politiche, le associazioni e le persone partendo da territori omogenei".

La struttura dei comitati: una presenza diffusa in tutta la provincia

In questa prima fase, la Camera del lavoro ha già individuato i referenti locali che coordineranno l'attività dei comitati nei principali comprensori della provincia.

Nel territorio dell'Alto Tevere, il riferimento sarà Marta Melelli per i comuni di Città di Castello, San Giustino, Monte Santa Maria Tiberina e Citerna. Martina Zoccolini guiderà il comitato per Umbertide, Lisciano Niccone, Montone e Pietralunga.

L'area di Gubbio e dei comuni limitrofi, comprendente Scheggia Pascelupo, Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico e Gualdo Tadino, sarà coordinata da Barbara Mischianti. Michele Agnani sarà il punto di riferimento per il Trasimeno, con competenza su Castiglione del Lago, Tuoro sul Trasimeno, Passignano sul Trasimeno, Magione, Panicale, Paciano, Piegaro e Città della Pieve.

Nel capoluogo e nei comuni limitrofi, Perugia, Corciano e Torgiano, il coordinamento sarà affidato a Luigi Chiapparino. Per il territorio di Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Valfabbrica e Cannara, il referente sarà Teresa Spoletini.

A Foligno, Nocera Umbra, Valtopina e Spello, il comitato sarà coordinato da Ivano Bruschi, mentre Lorena Ragnoni si occuperà dell'area di Marsciano, Todi, Deruta, Collazzone, Fratta Todina e Monte Castello di Vibio.

Il territorio di Giano dell'Umbria, Bevagna, Montefalco, Gualdo Cattaneo e Massa Martana vedrà come referente Alessandro Placidi. Jessica Nalli guiderà il comitato per Spoleto, Trevi, Campello sul Clitunno e Castel Ritaldi.

Infine, per l'area della Valnerina, che comprende Norcia, Cascia, Preci, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Scheggino, Sant'Anatolia di Narco, Vallo di Nera, Cerreto di Spoleto e Sellano, il referente sarà Cristian Benedetti.

I cinque quesiti referendari: al centro del confronto i diritti dei lavoratori e la sicurezza nei luoghi di lavoro

I referendum abrogativi del 2025 mirano a modificare profondamente l'attuale legislazione su questioni cruciali per i lavoratori e per chi vive in Italia. I cinque quesiti sottoposti al voto popolare chiedono:

  • Stop ai licenziamenti illegittimi: per garantire maggiore tutela contro i licenziamenti senza giusta causa.
  • Più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese: attualmente esclusi da molte garanzie previste per le aziende di maggiori dimensioni.
  • Riduzione del lavoro precario: attraverso l'eliminazione di norme che favoriscono contratti instabili e senza prospettive.
  • Più sicurezza sul lavoro: per contrastare l'emergenza delle morti bianche e garantire ambienti di lavoro più sicuri.
  • Più integrazione con la cittadinanza italiana: riconoscere la cittadinanza a chi nasce o cresce in Italia, favorendo l'integrazione e l'uguaglianza dei diritti.

Un'occasione per restituire centralità a lavoro e democrazia

Per il segretario generale Simone Pampanelli, l'imminente appuntamento referendario rappresenta un'occasione straordinaria per innescare un profondo cambiamento sociale e politico.

"Con questi referendum – ha commentato Pampanelli – abbiamo la grande occasione di rimettere al centro le persone e la democrazia. Ciascuno di noi, con il voto, ha la possibilità di cambiare in meglio il Paese. Ogni anno muoiono mille persone sul lavoro: con il voto possiamo renderlo più sicuro. Cancelliamo le leggi che hanno reso le lavoratrici e i lavoratori più poveri e precari e meno liberi. Rimuoviamo l'ingiustizia che nega il diritto alla cittadinanza a 2,5 milioni di persone che vivono e lavorano in Italia".

La Camera del lavoro di Perugia intensificherà nei prossimi mesi il suo impegno nell'informare e sensibilizzare la cittadinanza, promuovendo un dibattito aperto e inclusivo. L'obiettivo è garantire una partecipazione massiva al voto, con la speranza di influire concretamente sulle politiche del lavoro e sui diritti dei cittadini.

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Francesco Mastrodicasa
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