La raccolta dei funghi è una pratica molto amata e diffusa in Umbria, ma per evitare impatti negativi sull’ambiente e preservare l’ecosistema boschivo, la Regione ha stabilito norme precise da rispettare. I Carabinieri Forestali di Allerona hanno recentemente inflitto sanzioni per un totale di 1.300 euro a cercatori di funghi che non possedevano l’autorizzazione necessaria per i non residenti, e hanno sequestrato i funghi raccolti illegalmente, destinati ora alla distruzione. Questo intervento sottolinea l’importanza del rispetto delle regole per proteggere la biodiversità e garantire che la raccolta dei funghi sia sostenibile.
La raccolta dei funghi è un’attività che, se effettuata correttamente, può essere compatibile con la conservazione degli ecosistemi. Tuttavia, raccogliere funghi senza rispettare le normative può compromettere la salute del bosco. I funghi svolgono un ruolo fondamentale negli ecosistemi forestali: contribuiscono alla decomposizione della materia organica, facilitano l’assorbimento di nutrienti per gli alberi e partecipano attivamente alla catena alimentare. Un raccolto intensivo o non regolamentato può portare a un impoverimento dei microrganismi presenti nel suolo, con ripercussioni negative su flora e fauna locali.
Le regole per la raccolta dei funghi
In Umbria, la raccolta dei funghi epigei spontanei (quelli che crescono sopra la superficie del suolo) è consentita a residenti e non residenti, ma con condizioni diverse:
- Residenti: I residenti in Umbria possono raccogliere funghi nei boschi e nei terreni non coltivati della regione senza dover richiedere particolari autorizzazioni. Tuttavia, devono essere in possesso di un documento di identità valido e rispettare i limiti imposti.
- Non residenti: Coloro che non risiedono in Umbria devono invece ottenere un’apposita autorizzazione, rilasciata dall’A.F.O.R. Umbria (Agenzia Forestale Regionale). Questa licenza consente ai visitatori di partecipare alla raccolta mantenendo il rispetto per l’ambiente e per le risorse del territorio.
Un altro aspetto importante della normativa riguarda gli orari di raccolta, stabiliti per evitare di disturbare la fauna e permettere un ricambio naturale delle risorse. La raccolta è proibita nelle ore notturne e ha limitazioni specifiche durante i mesi autunnali e invernali. Gli orari variano secondo la stagione:
- Da ottobre a febbraio: è consentito raccogliere funghi solo dalle ore 7 alle ore 18 (nei mesi di dicembre e gennaio l’orario è limitato dalle 7 alle 17).
- Nei mesi restanti: è vietato raccogliere funghi dalle ore 20 alle ore 6.
Questi orari limitano l’afflusso nelle aree boschive durante i periodi notturni, consentendo agli animali di mantenere le loro abitudini e ritmi naturali senza essere disturbati.
Vietato raccogliere più di tre chili di funghi al giorno per persona
Un altro limite imposto dalla Regione Umbria è la quantità massima di funghi che ogni cercatore può raccogliere: tre chilogrammi per persona al giorno. Questo tetto è stato introdotto per evitare raccolte intensive e preservare i funghi che rimangono nel bosco. Se ogni cercatore rispettasse questa quantità, si garantirebbe una disponibilità sostenibile della risorsa e si eviterebbe lo sfruttamento eccessivo, che potrebbe portare all’estinzione di alcune specie fungine nel lungo periodo.
Un altro aspetto regolamentato è il modo in cui i funghi devono essere trasportati. La normativa umbra impone che i funghi raccolti vengano conservati in contenitori rigidi e aerati realizzati con fibre naturali intrecciate, come cesti di vimini. Questo tipo di contenitore permette la diffusione delle spore, facilitando la riproduzione naturale dei funghi mentre vengono trasportati. È severamente vietato l’utilizzo di sacchetti o contenitori di plastica, che impediscono la circolazione dell’aria e potrebbero contribuire al deterioramento dei funghi, riducendo così la qualità del raccolto.
Le sanzioni non solo misura punitiva ma espediente per scoraggiare comportamenti irresponsabili
I Carabinieri Forestali, con una particolare attenzione alla vigilanza nel periodo autunnale, monitorano il territorio per garantire che le normative vengano rispettate. Chi viola le regole rischia sanzioni significative. I militari di Allerona hanno comminato multe di 1.300 euro a raccoglitori che non avevano ottenuto l’autorizzazione necessaria e hanno sequestrato tutti i funghi raccolti illegalmente. Le sanzioni non sono solo una misura punitiva, ma servono a scoraggiare i comportamenti irresponsabili e a proteggere l’ambiente.
Per preservare il delicato equilibrio degli ecosistemi naturali, la legge umbra proibisce anche l’uso di mezzi a motore per attraversare prati, incolti e altre aree boschive nel raggiungere le zone di raccolta. Gli escursionisti e i cercatori devono rispettare i percorsi indicati e non danneggiare la vegetazione o l’ambiente circostante. Le sanzioni applicate includono il sequestro dei funghi raccolti in modo illegale e, in alcuni casi, multe che possono raggiungere cifre elevate.
L’impatto della raccolta indiscriminata sui boschi umbri
Un raccolto intensivo o irregolare può causare gravi danni al suolo e alle specie vegetali e animali che vi abitano. I funghi non sono solo alimenti prelibati, ma anche componenti fondamentali della biodiversità.
La raccolta dei funghi può diventare un’attività sostenibile e rispettosa dell’ambiente, purché venga eseguita in conformità con le normative.