Quanto costa vivere in Umbria? L’Unione Nazionale Consumatori ha pubblicato un comunicato stampa il 16 maggio 2024, basato sui dati territoriali dell’inflazione di aprile forniti dall’Istat, che illustra la situazione delle città e delle regioni italiane in termini di rincaro annuo per famiglia media.
Tra le regioni, l’Umbria si trova al sesto posto con un rincaro annuo di 238 euro per famiglia media e un’inflazione dell’1,0%. Questo dato colloca la regione verde tra le regioni più costose d’Italia, anche se fortunatamente ancora lontana dai vertici della classifica.
Quanto costa vivere, un’analisi della spesa in Umbria
Con un incremento medio del costo della vita pari a 238 euro annui per famiglia, come anticipato poco fa, l’Umbria si posiziona tra le regioni che hanno risentito maggiormente dell’inflazione. Questo rincaro, seppur significativo, è inferiore rispetto a quello registrato nelle prime tre regioni della classifica: Veneto (324 euro), Toscana (297 euro) ed Emilia-Romagna (264 euro). L’Umbria si distingue per un’inflazione annua dell’1,0%, che è in linea con la media nazionale.
L’inflazione influisce direttamente sul potere d’acquisto delle famiglie umbre, che devono far fronte a spese aggiuntive per mantenere lo stesso standard di vita. Per le famiglie residenti in Umbria, la gestione del bilancio domestico diventa quindi sempre più difficile.
Le città più care d’Italia: un confronto
Il comunicato dell’Unione Nazionale Consumatori fornisce anche una panoramica delle città più care d’Italia. In testa alla classifica troviamo Venezia, con un rincaro annuo di 501 euro per famiglia media e un’inflazione dell’1,9%. Seguono Siena con 485 euro e un’inflazione identica del 1,9%, e le città di Parma e Rimini, entrambe con un aumento di 435 euro e un’inflazione del 1,6%. Queste cifre evidenziano come l’aumento del costo della vita sia più pronunciato nelle grandi città rispetto a regioni come l’Umbria.
Nonostante l’Umbria non abbia città che compaiono nella top ten delle più care, il dato regionale di 238 euro di spesa aggiuntiva annua indica comunque una pressione economica significativa per le famiglie.
Questo incremento può essere percepito nelle città principali della regione, come Perugia e Terni, dove il costo della vita tende a essere più elevato rispetto alle aree rurali.
La classifica delle regioni più costose in Italia vede il Veneto al primo posto con un’inflazione del 1,3% e un rincaro annuo di 324 euro per famiglia media. Seguono la Toscana e l’Emilia-Romagna, rispettivamente con un aumento di 297 euro (1,2% di inflazione) e 264 euro (1,0% di inflazione). L’Umbria, al sesto posto, è preceduta da regioni come Friuli-Venezia Giulia (260 euro) e Campania (247 euro).
A livello nazionale, l’Italia ha registrato un’inflazione media dello 0,8%, con un rincaro annuo per famiglia di 188 euro. Le regioni che hanno visto un minor incremento del costo della vita includono la Liguria con soli 23 euro di aumento annuo (0,1% di inflazione) e l’Abruzzo, che sorprendentemente ha registrato una deflazione del 0,2% con un risparmio di 43 euro.
Le regioni più virtuose sono quelle in deflazione, come il Molise (-0,3% e -62 euro) e la Valle d’Aosta, che con una deflazione del 0,9% permette alle famiglie di risparmiare 234 euro annui. Questi dati dimostrano come l’inflazione possa variare significativamente da una regione all’altra, influenzando in maniera diversa il costo della vita delle famiglie italiane.
Nel 2023 l’Umbria era la seconda più cara d’Italia
Lo scorso a seguito, a seguito dei dati Istat relativi alla spesa di luglio 2023, si è evidenziato un preoccupante aumento dei prezzi sui beni di prima necessità in Umbria. La regione si posizionava infatti come la seconda più cara d’Italia, con Perugia al sesto posto tra le città più costose.
Con un’inflazione del 6,7%, il costo medio della vita per una famiglia è aumentato di 1.513 euro annui, mentre a Perugia l’aumento è del 6,9%, pari a 1.585 euro, e a Terni l’incremento è di 1.470 euro.