08 Jun, 2025 - 21:00

Quando l’energia digitale abbatte i confini: il Liceo Scienze Umane di Nocera Umbra apre una finestra sul Giappone

Quando l’energia digitale abbatte i confini: il Liceo Scienze Umane di Nocera Umbra apre una finestra sul Giappone

Il 27 maggio alle ore 11:00, il Liceo delle Scienze Umane “Sigismondi” di Nocera Umbra ha vissuto un momento di grande ispirazione: le classi 3ªA e 3ªB si sono messe in collegamento con la Katsuyama High School di Maniwa, nella prefettura di Okayama (Giappone).
L’incontro, organizzato dal professor Takeshi Tojo dell’Università per Stranieri di Perugia, ha messo di fronte colleghi lontanissimi ma curiosi, desiderosi di dialogare su abitudini, usi sociali, metodologie scolastiche, dress code e ambienti di apprendimento 

Un ponte linguistico: dal giapponese all’inglese

Il meet è iniziato con presentazioni in lingua giapponese da parte dei liceali umbri – un momento di coraggio e rispetto rivolto alla cultura ospite – seguito da un dibattito fluido in inglese, lingua franca adottata dagli studenti di entrambe le realtà .
Un meccanismo virtuoso che ha permesso il confronto su:

  • Durata delle lezioni

  • Orari scolastici

  • Materie e strategie di apprendimento

  • Regole comportamentali e abbigliamento (dress-code)

Inoltre, gli studenti giapponesi hanno mostrato reportage fotografici degli edifici scolastici, mentre i ragazzi del “Sigismondi” hanno illustrato i progetti della scuola, includendo un focus sulla rievocazione storica del Palio dei Quartieri, momento di orgoglio cittadino e simbolo dell’identità locale 

Il corso di lingua giapponese: 44 ore di scoperta

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del Corso di Lingua e Cultura Giapponese, tenuto quest’anno ancora una volta dal prof. Tojo, che ha gestito le 44 ore di lezione in modalità mista (online e in presenza) 
Tutti gli studenti hanno superato con successo l’esame finale tenutosi il 28 febbraio, nel cuore dell’attività didattica 
Un’allieva si è particolarmente distinta, aggiudicandosi una borsa di studio che le consentirà di trascorrere un mese di mobilità in Giappone il prossimo settembre.

Questa videoconferenza non è solo un gesto simbolico. È il primo passo di una rete di contatti che favorirà mobilità studentesca verso il Giappone, consolidando la collaborazione con l’istituto Katsuyama .
Le delegazioni umbre, guidate dal prof. Tojo e da associazioni come EGInA, hanno già visitato scuole giapponesi, gettando basi concrete per programmi Erasmus+ e scambi internazionali .

I risultati degli esami: un successo per il “Sigismondi”

Sul fronte degli esami, il 28 febbraio ha segnato un traguardo significativo. I ragazzi hanno ottenuto ottimi risultati, confermando il valore dell’offerta formativa innovativa che integra lingue straniere e competenze universitarie.

Il dirigente Leano Garofoletti ha dichiarato: “Lo studio di corsi universitari, come quello di Lingua Giapponese, consente ai ragazzi non solo di imparare una nuova lingua, ma di aprire una finestra verso saperi e culture diverse”.

“Gli studenti si dimostrano sempre più interessati ad incontrare altre culture, per imparare gli uni dagli altri ed accrescere il loro bagaglio esperienziale e culturale”, afferma la prof.ssa Fulvia Betori, tutor del corso . “Alla scuola spetta il compito di creare una rete di relazioni umane e culturali per potenziare non solo saperi e competenze, ma arricchire la condivisione e l’integrazione” .

Una riflessione che ribadisce il ruolo della scuola come agenzia di dialogo interculturale, oasi educativa in un mondo globalizzato.

Il ruolo fondamentale del professor Takeshi Tojo

Il professor Takeshi Tojo, docente di lingua e cultura giapponese presso l’Università per Stranieri di Perugia, si conferma figura chiave del progetto. Nel presentare agli studenti un Giappone autentico, al di là dei cliché, ha saputo stimolare passione e senso critico.
L’anno scorso, gli stessi studenti hanno intrapreso percorsi di studio simili e il docente ha facilitato l’accesso alle certificazioni e alla conoscenza profonda della cultura nipponica .

L’iniziativa testimonia che la cultura abbassa le barriere, che lo scambio è un investimento e che la scuola – quando si apre al mondo – diventa culla di cittadinanza globale.
“Costruire relazioni tra popoli significa seminare speranza, pace e solidarietà”, come ricorda la prof.ssa Betori .

Un percorso che continua e che apre mondi

Il meet del 27 maggio non è un episodio isolato, ma tappa di un percorso che nei prossimi mesi porterà studenti umbri in Giappone, dando sostanza a quanto seminato durante le lezioni e i laboratori online.

La prova linguistica superata dagli studenti e la selezione della borsa di studio ne sono la parte più ben visibile, ma il valore sta soprattutto nel processo, nel coraggio di mettersi in dialogo, nella volontà di esplorare l’altro.

A Nocera Umbra il Liceo “Sigismondi” conferma di essere luogo di apertura, di incontro e di crescita. Grazie alla rete digitale, una classe di ragazzi ha potuto toccare un altro mondo, incontrare nuovi amici, iniziare a costruire un futuro tra due culture.

È il segno che, tra mura antiche e intonaci un po’ consumati, la scuola può continuare a dare senso alla globalizzazione, partendo dal cuore della comunità per arrivare fino al Sol Levante.

Il 27 maggio resterà per loro una data simbolo: il giorno in cui hanno capito che la rete non è solo tecnologia, ma emozione condivisa, scambio di vite, intreccio di storie.

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Mario Farneti
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