11 Jun, 2025 - 12:05

Quando la storia viene urtata: incidente alla Fontana del Bargello. Un’auto guidata da una sessantenne eugubina colpisce la celebre “Fontana dei Matti” 

Quando la storia viene urtata: incidente alla Fontana del Bargello. Un’auto guidata da una sessantenne eugubina colpisce la celebre “Fontana dei Matti” 

Poco dopo le ore 18:00 di ieri pomeriggio, un incidente singolare e inaspettato ha coinvolto uno dei simboli più noti della città di Gubbio: la Fontana del Bargello, comunemente conosciuta anche come "Fontana dei Matti". Un’automobile, guidata da una sessantenne eugubina, ha urtato in retromarcia la storica fontana situata nel suggestivo slargo antistante il Palazzo del Bargello, cuore pulsante dell’identità medievale cittadina.

La dinamica, apparentemente semplice, ha però avuto risvolti significativi, poiché a essere coinvolta è stata non una semplice struttura urbana, ma un monumento identitario, carico di valore simbolico, affettivo e turistico per l’intera comunità.

Un errore di manovra e lo schianto

Secondo quanto riportato dai primi accertamenti, la conducente avrebbe confuso la prima marcia con la retromarcia, causando un'accelerazione involontaria all’indietro. L’auto, un'utilitaria compatta, ha urtato con decisione il bordo della fontana, producendo un impatto violento. Il lunotto posteriore del veicolo si è immediatamente infranto, spargendo vetri rotti sia sulla pavimentazione sia sul cordolo ornamentale in pietra che cinge la vasca.

In pochi secondi, schegge di vetro, pezzi di plastica, frammenti del paraurti e altri detriti meccanici si sono riversati non solo attorno, ma anche all’interno della fontana stessa, minacciando la sua integrità artistica e strutturale.

L’intervento immediato della Polizia Locale

Sul luogo dell’incidente è prontamente intervenuta una pattuglia della Polizia Locale di Gubbio, che ha preso in carico la gestione del traffico e il primo sopralluogo. Insieme agli operai reperibili del Comune, gli agenti si sono adoperati per una rapida rimozione dei detriti più grandi, evitando che la fontana subisse ulteriori danni da parte di passanti o curiosi.

La fontana è stata transennata, segnalata e messa in sicurezza in attesa delle operazioni di pulizia e verifica da parte dell’Ufficio Tecnico comunale, già programmate per la mattina di oggi.

Un simbolo identitario colpito nel cuore

La Fontana del Bargello non è soltanto un arredo urbano: è un simbolo cittadino, conosciuto in tutta Italia e oltre, per il suo legame con l’antico “patentino da matto” e con il rito della triplice corsa attorno alla fontana, simbolo goliardico e turistico per chi visita la città. Collocata davanti al Palazzo del Bargello, la fontana ha visto passare secoli di storia, visitatori, bambini, fotografi e studenti. Ha visto passare anche l'attuale Papa Leone XIV al tempo giovane studente agostinano.

Per questo, la notizia dell’incidente ha generato immediato sgomento e preoccupazione, non solo tra i presenti, ma anche tra i tanti cittadini eugubini che sui social hanno commentato con dispiacere quanto accaduto. Molti hanno ricordato che “a Gubbio si può essere matti, ma non si urta la Fontana dei Matti”, con un misto di ironia e affetto per un bene culturale così amato.

La signora: “Dispiaciuta e spaventata”

Visibilmente scossa e sinceramente addolorata, la signora alla guida dell’auto non ha riportato ferite, ma è rimasta profondamente turbata per l’accaduto. “Non so cosa sia successo, ho fatto confusione tra i comandi. Poi un colpo, e tutto il vetro è esploso...”, avrebbe detto agli agenti intervenuti. I testimoni presenti hanno confermato che la donna non procedeva a velocità sostenuta, ma che l’inversione accidentale delle marce ha provocato un’accelerazione improvvisa e quindi l’impatto.

Al momento non sono emersi elementi tali da far ipotizzare atti dolosi o comportamenti negligenti gravi: si tratterebbe, dunque, di un errore umano, per quanto con effetti significativi.

Oggi la verifica dei danni

L’Ufficio Tecnico del Comune ha annunciato che stamattina interverrà per ripulire internamente la Fontana, rimuovendo vetri e frammenti finiti nella vasca. Solo a quel punto sarà possibile valutare l’entità dei danni, soprattutto alla pietra d’ornamento e alle strutture idrauliche della fontana stessa.

Nel frattempo, la fontana rimarrà chiusa al pubblico e inaccessibile, in attesa della relazione tecnica e degli eventuali provvedimenti per il restauro conservativo. Non è escluso che il Comune possa avviare un’indagine assicurativa per coprire i costi dell’intervento.

Un campanello d’allarme per la viabilità nel centro storico

L’episodio, pur fortuito, ha riacceso la discussione sulle modalità di accesso al centro storico, soprattutto per i veicoli privati. Il tratto in cui si è verificato l’incidente è ad alto valore monumentale, e già in passato si erano sollevate critiche sull’uso delle automobili in prossimità di luoghi storici senza protezioni adeguate.

Alcuni cittadini, commentando online, hanno invocato l’installazione di dissuasori mobili o di barriere leggere, per proteggere meglio i monumenti cittadini. “Non è la prima volta che accade qualcosa del genere. Prima che ci scappi un danno irreparabile, forse è il caso di ripensare la viabilità in certe aree”, ha scritto un residente del quartiere.

La fragilità dei simboli: un invito alla cura

Al di là della dinamica specifica, l’incidente alla Fontana del Bargello ci ricorda quanto fragile e vulnerabile sia il patrimonio storico-artistico, anche in una città orgogliosa e attenta come Gubbio. Ogni monumento è un essere vivente, che ci guarda e ci custodisce. Ma chiede rispetto in cambio”, ha commentato uno studioso locale, interpellato informalmente.

Il gesto di domani — quello della pulizia, della cura, del recupero — non sarà soltanto un’operazione tecnica, ma anche un gesto simbolico di rispetto collettivo, verso ciò che ci definisce e che, nel tempo, continua a parlarci di noi.

La memoria, la pietra e l’errore umano

Gubbio si risveglierà domani con uno sguardo nuovo verso la Fontana del Bargello: forse più attento, forse più protettivo. La pietra urtata da un’auto diventa così metafora della convivenza difficile tra passato e presente, tra mobilità moderna e città storiche, tra distrazione umana e bisogno di custodia.

L’augurio è che l’incidente si risolva senza danni permanenti, e che serva da “memento” per rinnovare l’impegno collettivo nella tutela dei beni comuni, perché — come ricorda un vecchio adagio eugubino — “la pietra non dimentica.

In ogni caso, è andata bene che nessun passante — e soprattutto nessun bambino — si trovasse sulla traiettoria dell’auto: altrimenti, più che della fontana, avremmo dovuto preoccuparci di conseguenze ben più gravi.

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Mario Farneti
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