19 Jan, 2025 - 15:37

Terni, l'inflazione del 2024, perché il caffè diventa sempre più caro

Terni, l'inflazione del 2024, perché il caffè diventa sempre più caro

Il 2024 manda in archivio un capitolo tranquillo sul fronte dei prezzi e dell'inflazione nella città di Terni. Insomma, non molto di nuovo sotto al sole. A dicembre, l'indice medio ha segnato 1,1%, una chiusura che rispecchia l'inizio dell'anno, quando era fermo all'1%. Rispetto alla media nazionale, salita al 1,3%, il dato locale è rimasto più basso, quasi a voler confermare una sorta di tenacia umbra nel contenere i costi.

Dopo il ciclone del 2023, con punte oltre il 10%, l'anno appena concluso ha smorzato i toni grazie a due alleati insperati: bollette più leggere e alimentari meno "piccanti" nei prezzi. Il loro tasso è sceso da un clamoroso 7,7% all'1,4%. Eppure, caffè e cacao hanno fatto la loro parte alzando l'asticella del 16%, mostrando che alcune abitudini costano sempre di più.

Tra le principali cause ci sono stati i problemi nelle aree di produzione, legati a condizioni climatiche estreme e a un incremento dei costi logistici internazionali. Anche la domanda in crescita nei mercati emergenti ha contribuito a rendere la filiera più costosa.

Inflazione, rincari natalizi e strategie nei prezzi

Dicembre ha riservato le sue sorprese. I settori della ristorazione e degli alloggi hanno visto aumenti rispettivamente dell'1,7%, seguiti dai trasporti a +0,8%. Una situazione legata all'effetto feste, con un aumento della richiesta di pesce e dei biglietti aerei che non ha risparmiato le tasche.

Tra i fenomeni da segnalare, il caso dello spumante è emblematico: rincarato a novembre, ha poi registrato un calo a dicembre. Una dinamica che si ripete: il prezzo sale quando si avvicina il momento clou per poi ritornare a livelli più bassi, come a voler attirare chi pensa di comprare "dopo".

Settori protagonisti nel 2024

Ristorazione e alloggio si sono presi la scena con un aumento annuo del 5,7%. Un trend che racconta l’inevitabile peso delle spese legate al turismo e al tempo libero. Sul fronte opposto, il comparto abitativo, inclusi acqua, elettricità e combustibili, ha segnato una discesa del 2,1%, un aiuto concreto per chi aveva subito i picchi dei mesi passati.

Tra gli alimentari, il 2024 ha vissuto un clima meno teso, con un aumento contenuto dell'1,4%. Tuttavia, i latticini hanno spinto di più, crescendo del 3,4%, mentre frutta e verdura si sono mosse in controtendenza, con cali rispettivamente dell'1,9% e dell'1,4%.

Le curiosità del 2024 sul fronte prezzi

La dinamica dei trasporti è stata più variegata: a dicembre, carburanti e biglietti aerei hanno registrato lievi rincari, spingendo il settore a un incremento dello 0,8% su base mensile. Tuttavia, nel complesso dell'anno, i costi legati ai trasporti hanno mostrato segnali di maggiore stabilità rispetto al 2023.

Anche i beni di consumo quotidiano hanno seguito traiettorie differenziate. Tra i più stabili si segnalano pane e cereali, con variazioni minime dell'inflazione nel corso dei mesi. I prodotti ittici, invece, hanno subito oscillazioni più evidenti durante le festività, riflettendo l’andamento stagionale della domanda.

Tra le curiosità dell’anno spiccano i tabacchi e gli alcolici, che hanno mantenuto un’inflazione rispettivamente del 2,5% e del 2,3%. Le birre hanno mostrato dinamiche altalenanti, con picchi di aumento durante i mesi estivi e cali nel periodo autunnale, segnando un ritorno ai livelli di equilibrio a dicembre.

Non da meno sono stati i costi per la cura della persona. I servizi di parrucchieri e centri estetici hanno registrato un incremento medio del 3%, riflettendo una domanda costante per servizi dedicati al benessere, nonostante il contesto economico più moderato.

Un altro dato interessante riguarda la cultura e il tempo libero. Il settore ha visto un lieve aumento dello 0,7% su base annua, con variazioni più marcate nei prezzi dei biglietti per eventi e spettacoli, specialmente durante le festività. Anche i pacchetti vacanza hanno avuto una spinta del 5%, trainati da una crescente voglia di viaggiare.

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Francesca Secci
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