Assisi continua ad attrarre un numero sempre crescente di pellegrini, confermando un trend positivo che dal 2015 non mostra segni di arresto. Nel 2024, sono stati ben 4.438 i pellegrini che hanno raggiunto la Basilica di San Francesco percorrendo gli itinerari francescani e passando dalla "Statio Peregrinorum", situata accanto all'ingresso del Sacro Convento. Il dato, presentato ufficialmente presso la sala stampa del Sacro Convento, evidenzia un incremento di 256 pellegrini rispetto all'anno precedente.
I numeri rivelano un panorama sempre più internazionale per il cammino verso Assisi. Se la metà dei pellegrini è di nazionalità italiana, l'afflusso dall'estero registra dati interessanti: in testa i tedeschi, che rappresentano quasi il 12% del totale, seguiti dagli statunitensi (5,62%), in aumento rispetto al passato e ora più numerosi dei francesi (5,18%). Un altro elemento degno di nota riguarda la modalità del pellegrinaggio: il 97% dei viandanti arriva a piedi, mentre solo il 2,9% utilizza la bicicletta.
Si osserva inoltre una crescita dei gruppi organizzati, mentre i pellegrini solitari, pur in calo, restano una presenza significativa con il 6,5% del totale. Il pellegrinaggio si conferma un'esperienza scelta prevalentemente da persone di età avanzata, con una netta prevalenza degli over 60. Il dato dei giovani tra i 18 e i 30 anni è in crescita, attestandosi all’8,9%.
Durante la presentazione dei dati, sono intervenuti il vescovo di Città di Castello e Gubbio, monsignor Luciano Paolucci Bedini, l'assessore al Turismo di Assisi, Fabrizio Leggio insieme a Roberta Gallina e Samantha Cesaretti dell'associazione Sentieri di Felicità, e fra Jorge Fernandez, che coordina la Statio Peregrinorum.
Nel corso della conferenza stampa, fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento, ha espresso soddisfazione per l’incremento del numero di pellegrini: "Il tempo del camminare è propizio per la crescita spirituale e per ammirare la creazione con uno sguardo più lento e consapevole". Un messaggio che sottolinea il valore dell’esperienza del pellegrinaggio, non solo come viaggio fisico ma anche come cammino interiore.
Anche la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha ribadito l’importanza della valorizzazione dei cammini: "Non possiamo esimerci dall'avere un ruolo come Regione per presentare i nostri cammini in omogeneità, perché i cammini attraversano comuni grandi e piccoli, con diverse possibilità di fare manutenzioni. La Via di Francesco deve essere un percorso omogeneo per chi lo fa. I nostri cammini devono essere accessibili a tutti, è una sfida grandissima ma abbiamo ben chiaro l'obiettivo". Un impegno che si traduce in una sfida ambiziosa ma fondamentale per mantenere la qualità dell’accoglienza lungo i percorsi.
Il Cammino di Francesco è un itinerario spirituale che ripercorre le orme del Santo d’Assisi, attraversando paesaggi suggestivi e borghi ricchi di storia. Tra le tappe più significative spiccano:
L’aumento costante del numero di pellegrini testimonia la crescente attrattiva del Cammino di Francesco, che si configura non solo come un percorso di fede, ma anche come un’esperienza di immersione nella natura e nella storia. Le istituzioni e le associazioni che operano lungo il percorso stanno lavorando per migliorare i servizi dedicati ai pellegrini, garantendo un’accoglienza adeguata e promuovendo la conoscenza di questo straordinario patrimonio culturale e spirituale.