La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore Enrico Melasecche, ha approvato ieri 14 marzo, il Piano degli interventi per il ripristino dell’officiosità idraulica del reticolo idrografico regionale per l’anno 2024, e ha stanziato per l’esecuzione 1,5 milioni di euro. Nuovi interventi di manutenzione sono quindi in arrivo.
Di questi, 1,4 milioni sono assegnati ai Consorzi di bonifica: Consorzio Bonificazione Umbra, Consorzio di Bonifica Tevere-Nera, Consorzio per la Bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Pagli, per lavori di manutenzione sui fiumi Topino ed affluenti, Nera ed affluenti, Chiani e Paglia e loro affluenti, sul torrente Formanuova, emissario del lago Trasimeno e sul fiume Tevere. 40mila euro infine sono destinati al Comune di Gubbio per lavori sul torrente Camignano.
Misura che ci sembra ampiamente insufficiente vista la presenza a Gubbio anche di un secondo corso d'acqua, il Torrente Cavarello che necessita di immediata e radicale manutenzione.
I restanti 60mila euro sono stati destinati ad opere di competenza regionale sul Tevere nel territorio di Città di Castello.
Melasecche sottolinea che con i nuovi interventi di manutenzione la prevenzione, svolta anche attraverso una manutenzione costante dei corsi d’acqua, è indispensabile per contrastare gli effetti di eventi alluvionali straordinari come quelli che hanno colpito a più riprese varie zone del territorio regionale".
"La Regione – afferma l’assessore – oltre ad attivarsi per il reperimento delle risorse necessarie per le grandi opere di mitigazione del rischio idrogeologico, come abbiamo fatto con successo per portare a compimento l’intero progetto di messa in sicurezza del Topino e dell’area dell’ospedale di Foligno, si è fatta carico direttamente degli interventi di manutenzione idraulica per il ripristino dei tratti dei corsi d’acqua che versano in inidonee condizioni di conservazione.
Quotidianamente – prosegue Melasecche – pervengono da parte di Comuni, enti e cittadini richieste di intervento immediato sul reticolo idrografico e sulle opere idrauliche. C’è una attenta e puntuale attività di monitoraggio e di controllo svolta dal servizio di polizia idraulica. Gli interventi ricompresi nel Piano – spiega – sono quelli individuati come prioritari sulla base dei rapporti e delle segnalazioni.
Con risorse proprie del bilancio regionale – aggiunge l’assessore – è possibile intervenire per risolvere le problematicità maggiori, provvedendo in particolare al ripristino dell’officiosità idraulica nei tratti dove sono presenti abitati, attività economiche e produttive, in quelli perimetrati a pericolosità e a rischio idraulico e dove ci sono ponti ed altre opere trasversali che versano in cattivo stato di manutenzione.
Nel campo della prevenzione dei fenomeni franosi, la Regione Umbria, tramite il proprio Centro Funzionale e insieme al Comune di Perugia, ha realizzato un progetto di sviluppo di uno scenario di rischio idrogeologico in tempo reale. Il progetto è comprensivo di previsione fino a +72h, in ambiente GIS (Sistemi Informatici Geografici), combinando i dati osservati e previsti di precipitazione, umidità del suolo, layers di suscettibilità e vulnerabilità per l’area comunale.
Il progetto non intende aumentare la precisione nella previsione delle frane, ma integrare tutti i dati disponibili per consentire una migliore gestione delle fasi previsionali ed emergenziali. Mette perciò a fuoco gli elementi più esposti e vulnerabili, sovrapponendoli in ambiente GIS all’andamento degli eventi meteorologici e a parametri essenziali per migliorare la valutazione del rischio di frane.
Lo strumento dovrebbe consentire al Comune di destinare in modo più efficace ed efficiente le risorse disponibili prima e durante le fasi critiche. Nello stesso tempo, permette al Centro Funzionale regionale di ricevere riscontri dal territorio sulla qualità delle sue previsioni.
Si instaura così una proficua collaborazione a livello comunale che permetta in futuro un passo in avanti rispetto alla valutazione attuale degli stati di criticità per frana. Questi ultimi attribuiti a intere zone di allerta sub regionali di dimensione delle centinaia di chilometri quadrati.
Sottolineiamo che la finalità del sistema non è quella di rappresentare un previsore di frane in senso classico, ma quella di fungere da integratore di tutte le informazioni e dati disponibili sul territorio in tempo reale. In questo modo un utente esperto può utilizzarlo per ottimizzare le risorse disponibili nell’attuazione del Piano Comunale di Protezione Civile.