10 May, 2024 - 13:53

“La popola del futuro ama”, spettacolo dei detenuti andato in scena al carcere di Capanne

“La popola del futuro ama”, spettacolo dei detenuti andato in scena al carcere di Capanne

La popola del futuro ama spettacolo andato inscena ieri sera ( ndr. giovedì 9 maggio) ha ricevuto applausi ed emozioni    dal pubblico presente all’interno della Casa Circondariale di Capanne, a Perugia. La rappresentazione è stata diretta dalla regista Vittoria Corallo, con la produzione dal Teatro Stabile dell’Umbria e voluto e sostenuto da Fondazione Perugia. A esibirsi sul palco, alcuni detenuti-attori del carcere e un gruppo di studentesse e studenti del liceo artistico Di Betto e del Laboratorio Teatrale Universitario dell’Università degli studi di Perugia.

La popola del futuro ama è una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria con il sostegno di Fondazione Perugia

La popola del futuro ama è una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria con il sostegno di Fondazione Perugia

Il progetto fa parte della sesta edizione di Per Aspera Ad Astra, riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, promosso da Acri, l’associazione delle Fondazioni delle Cassa di Risparmio italiane. Presenti fra il pubblico anche Antonella Grella, direttrice della Casa Circondariale di Capanne, Stefano Salerno del Teatro Stabile dell’Umbria e il Direttore generale di Fondazione Perugia Fabrizio Stazi, oltre a diversi componenti dei loro staff e a molti detenuti e agenti penitenziari. Lunedì 13 maggio lo spettacolo andrà in scena a ingresso gratuito anche al Teatro Morlacchi di Perugia, dove si è già registrato il tutto esaurito.

La popola del futuro ama - ha spiegato la regista Vittoria Corallo - nasce dalla lettura condivisa di Tutto sull’amore e dalle discussioni accese che ha generato tra di noi durante il laboratorio in carcere. L’idea di gioco è nata mentre scoprivamo, capitolo dopo capitolo, un riverbero nuovo, come i cerchi nell’acqua che continuano a formarsi dopo il lancio del sasso. Un gioco senza regolamento, in cui le prove e le tappe cercano di condurre le pedine a fare esperienza delle parole totemiche disseminate dall’autrice nei 13 capitoli del libro.

La popola del futuro ama è una produzione del Teatro Stabile dell’Umbria con il sostegno di Fondazione Perugia

Lo svolgimento è l’incontro, tra alcune figure e gruppi di figure, spesso rinchiuse in ruoli prestabiliti: gli uomini, i giovani, le femmine, i maschi, le donne, i bambini, attraverso la loro relazione proveranno ad attuare questa visione dell’amore. I protagonisti di questo gioco-spettacolo dovranno misurarsi con dei compiti per raggiungere una nuova coscienza collettiva dell’amore, che lo guarisca e lo liberi dagli abusi e dalle interpretazioni pericolose, che spesso vengono incarnate e trasmesse nello spazio privato e in quello pubblico, causando dolore in nome di esso. La Popola è il germe di questa nuova traccia umana del futuro, e ama fin da ora.

Per Aspera Ad Astra è nato nel 2018 ed oggi è in corso in 15 carceri italiane. L’iniziativa, promossa da Acri e sostenuta da 11 Fondazioni, dal 2018 ha coinvolto oltre 1000 detenuti, che partecipano a percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro riguardati non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci. Da quest’anno il progetto ha anche un proprio sito internet, dove è possibile consultare il calendario di tutti gli spettacoli sul territorio nazionale.

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Francesco Gori
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