Una notizia che ha sconvolto tutti i cittadini e tutte le cittadine di Città di Castello, in provincia di Perugia, ed in generale tutta la comunità tifernate. È morto, all’età di 101 anni, Ferdinando Tascini. Noto alle cronache, tra le altre cose, per essere stato l’ultimo carceriere di Benito Mussolini. Ma noto, soprattutto, ai locali per la sua gentilezza e per il suo spirito di cittadino garbato ed attento.
Ferdinando Tascini era l’ultimo carceriere di Mussolini ancora in vita. Aveva vissuto, infatti, l’intera prigionia del Duce a Campo Imperatore, sul Gran Sasso. Momenti che il carabiniere ha ricordato sempre con dovizia di particolari fino a che gli è stato possibile.
Ma Ferdinando Tascini era anche e soprattutto un italiano ed un umbro doc: nato a Todi, il 28 dicembre 1922, figlio di una famiglia contadina e terzo di cinque fratelli. Gli studi, iniziati presso l’istituto agrario di Todi, vengono presto sospesi per rispondere alla chiamata dell’esercito italiano coinvolto nella Seconda guerra mondiale. Viene inviato a Montenegro per oltre un anno prima di essere trasferito sul Gran Sesso, a guardia della cella carceraria di Benito Mussolini.
Finita la guerra, Ferdinando Tascini riesce a completare quanto aveva iniziato e gli era stato poi impedito: gli studi in agraria, di cui diventa perito. Nel ‘50 si trasferisce in Alta Valle del Tevere insieme alla moglie Adriana (la maestra di Riosecco) e, proprio a Città di Castello, fonda un’azienda agricola specializzata nella tabacchicoltura. Termina la sua attività lavorativa presso la Comunità Montana della città.
La morte di Ferdinando Tascini è stata accolta con grande dolore dalla comunità di Città di Castello. A riprova di questo, c’è il messaggio di cordoglio diffuso dall’ente comunale: Insignito con targhe e cerimonie ufficiali, non era solo l’ultimo carceriere di Mussolini, allora giovane carabiniere che assieme ad altri commilitoni ha visto con i propri occhi ogni istante della prigionia e la liberazione del Duce a Campo Imperatore sul Gran Sasso.
Ma, riprende la nota: Era un distinto signore garbato e gentile che ha costruito la propria esistenza sul lavoro, la famiglia, i valori di rispetto reciproco e senso di appartenenza con la comunità locale dove ha sempre vissuto. Apparteneva prima di tutto alla nostra comunità e al novero di ultracentenari di cui siamo orgogliosi e che rappresentano la ricchezza umana più grande che abbiamo.
La nota comunale porta la firma del Sindaco Secondi che, tra le righe, ha voluto ricordare anche le diverse iniziative ufficiali a cui ha partecipati assieme a Tascini alla sua famiglia. Il Comune, infatti, ha sempre avuto grande rispetto della figura di Tascini.
Si ricordano, ad esempio, cerimonie ufficiali in comune, in Prefettura a Perugia e con l’Arma dei Carabinieri di cui era orgoglioso figlio. Il sindaco Secondi conclude dicendo: Lo vogliamo ricordare così. nella consapevolezza di fare propri i suoi valori ed ideali e di tramandarli alle giovani generazioni.
I funerali di Ferdinando Tascini, viene poi riportato, si svolgeranno oggi, sabato 16 marzo, alle ore 15:30 presso la chiesa degli Zoccolanti di Città di Castello.