12 Feb, 2025 - 20:42

Acciai Speciali Terni: sindacati all’attacco, basta silenzi e promesse vuote

Acciai Speciali Terni: sindacati all’attacco, basta silenzi e promesse vuote

Le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl di Terni hanno preso carta e penna e si sono rivolte ai parlamentari umbri e agli eurodeputati della circoscrizione centrale. Nel pacchetto di destinatari sono finiti anche la presidente della Regione Umbria e il sindaco di Terni. Il motivo è facile da immaginare e riguarda il solito silenzio assordante sul futuro dello stabilimento Acciai Speciali Terni e su quell'accordo di programma che sembra essersi perso in qualche cassetto impolverato.

Sindacati chiedono un incontro con il prefetto di Terni

Dopo la missiva alle istituzioni, i sindacati hanno bussato alla porta del prefetto di Terni per sollecitare un vertice urgente su salute, sicurezza e ambiente. Il tavolo richiesto si inserisce in un protocollo ancora valido, ma il punto è che serve chiarezza. Troppi proclami, dichiarazioni, voci di corridoio e numeri sparati sui presunti sforamenti delle emissioni dello stabilimento. "È stata fatta dopo aver ascoltato le diverse dichiarazioni su tavoli di incontro ufficiali e a mezzo stampa in merito all’impatto ambientale di Acciai Speciali Terni, con presunti sforamenti degli indici di inquinamento e o del raggiungimento del limite", puntualizzano i rappresentanti sindacali. Non si gioca con questi temi, e non si accettano più chiacchiere: servono dati certi, non fumo negli occhi.

Acciai Speciali Terni, la posizione delle sigle sindacali

Per i sindacati, la questione ambientale non deve trasformarsi in un pretesto per scaramucce politiche. Anche perché di mezzo ci sono lavoratori e famiglie. "Non consentiremo che le questioni ambientali possano essere utilizzate per una mera battaglia politica", avvertono Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl. La discussione deve restare ancorata ai fatti e ai dati ufficiali, senza spazio per giochi di prestigio retorici. "In questa fase particolare serve senso di responsabilità e soprattutto serve fare chiarezza sulla vicenda". Un messaggio senza fronzoli: basta parole, servono risposte concrete.

Controlli del sindaco e mobilitazioni in arrivo

Il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha varcato i cancelli dell’impianto per un sopralluogo e ha annunciato controlli sugli aspetti ambientali. Un gesto che sa tanto di presa di posizione dopo il polverone sollevato nelle ultime settimane. Nel frattempo, i sindacati affilano le armi e stanno organizzando una serie di assemblee per decidere con i lavoratori le prossime mosse.

Il piatto forte è uno sciopero di otto ore già fissato per marzo. E per scaldare ancora di più l’atmosfera, lunedì alle 15.30, nella sede della Cgil di Terni, si terrà una conferenza stampa dove verranno snocciolati i prossimi passi. Nessuno ha intenzione di stare a guardare.

Il tema delle scorie e le polemiche politiche

Sulla questione delle scorie, il consigliere regionale Melasecche si inserisce nel dibattito con parole pesanti. Secondo lui, l’azienda sta facendo un "impegno rilevante" per limitare i residui del colosso siderurgico. Da tempo si lavora per ridurre la montagna di rifiuti industriali, recuperare materiali preziosi e tagliare i costi, sia per l’ambiente che per le casse aziendali. Ma i numeri, quelli veri, restano tutti da analizzare.

A tenere banco, però, è la rissa politica tra l’ex governatrice Tesei e l’assessore regionale De Rebotti. "Ho gestito io il dossier", tuona la Tesei, respingendo al mittente le accuse di inerzia. E rincara la dose: la precedente proprietà tedesca aveva già un piede fuori dalla porta e nessuno parlava di investimenti, solo di tagli e riduzioni. "Si parlava solo di riduzioni e la proprietà non credeva più nell’investimento, al punto di metterla sul mercato con il rischio di una vendita a gruppi cinesi o del sud-est asiatico", afferma l’ex presidente. E ora la Tesei sfida la presidente Proietti a prendere il toro per le corna e occuparsi personalmente del dossier, senza giochi di prestigio.

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Francesca Secci
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