12 Feb, 2025 - 12:51

Assisi protagonista sullo schermo di Sanremo. Proietti: "Musica strumento di pace"

Assisi protagonista sullo schermo di Sanremo. Proietti: "Musica strumento di pace"

È stato uno dei momenti più toccanti della prima serata del 75esimo Festival di Sanremo e diventerà uno dei più iconici di sempre. Ieri sul palco dell'Ariston l'israeliana Noa e l'israelo-palestinese Mira Awad si sono esibite duettando sulle note di 'Imagine', l'intramontabile inno alla pace di John Lennon. Un messaggio forte e necessario che ha voluto ribadire come nonostante il sanguinoso conflitto in corso, la pace sia sempre possibile. Sul maxi schermo, alle spalle delle due artiste, scorrevano le suggestive immagini di uno dei luoghi simbolo di quell'impegno: la Basilica di San Francesco di Assisi. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, le ha accolte con profonda emozione definendole "un riconoscimento del ruolo della patria di San Francesco come città messaggio di valori universali come la fraternità e il dialogo".

Proietti su Sanremo: "Assisi ha rappresentato tutta l'Italia"

Oggi in occasione della visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Perugia, la governatrice ha ribadito l'entusiasmo per la diretta di ieri sera. "È stata una grande sorpresa vedere la Basilica di Assisi sul palco di Sanremo" ha detto.

"È stato bello il tributo che l'Ariston ha dedicato a questo momento, con Assisi che rappresentava in quel momento tutta Italia" e ha voluto riflettere sul ruolo della musica e dell'arte in un contesto attraversato da conflitti dilanianti. "La musica è strumento di pace - ha dichiarato Proietti facendo eco alle parole di Papa Francesco - e noi l'avevamo anticipato nel concerto di Natale ad Assisi, quando si erano esibiti una violinista israeliana e una cantante palestinese".

Papa Francesco a sorpresa a Sanremo con un videomessaggio

L'esibizione di Noa e Mira Awad ieri sera è stata preceduta da un videomessaggio a sorpresa di Papa Francesco che ha lasciato ammirato tutto il pubblico. Durante la kermesse musicale italiana per eccellenza, poco prima delle 22, il Papa ha levato in alto i valori di unità e fratellanza che la musica è in grado di veicolare, lanciando un appello per difendere i bambini contro ogni guerra.

"Sai - ha detto il Santo Padre rivolgendosi al conduttore Carlo Conti - la musica è bellezza, la musica è strumento di pace. E' una lingua che tutti i popoli, in diversi modi, parlano e raggiunge il cuore di tutti. La musica può aiutare la convivenza dei popoli. Penso, in questo momento, a mia mamma che mi raccontava e mi spiegava alcuni brani di opere liriche facendomi conoscere il senso di armonia e i messaggi che la musica può donare".

Le parole del pontefice hanno colpito nel profondo. "Pensando al tuo invito - ha proseguito - penso direttamente a tanti bambini che non possono cantare, non possono cantare la vita, e piangono e soffrono per le tante ingiustizie del mondo, per le tante guerre, le situazioni di conflitto. Le guerre distruggono i bambini. Non dimentichiamo mai che la guerra è sempre una sconfitta. Questo è quello che desidero di più, vedere chi si è odiato stringersi la mano, abbracciarsi e dire con la vita, la musica e il canto: la pace è possibile! Oggi tu lo stai facendo e lo stai facendo dire attraverso la musica".

Carlo Conti e la vicinanza al messaggio francescano

Carlo Conti è da sempre molto vicino al messaggio di speranza di San Francesco. Il popolarissimo showman che in questi giorni è tornato a dirigere l'impegnativo palco sanremese è ormai di casa a Assisi. Dal 2008 ogni anno conduce 'Con il cuore - Nel nome di Francesco' il concerto di beneficenza che si tiene in diretta dal sagrato della Basilica Superiore di San Francesco a Assisi.

Un appuntamento promosso dai Frati Francescani del Sacro Convento che proprio grazie alla musica, riescono a raccogliere fondi da destinare alle missioni francescane in Italia e nel mondo, sempre dalla parte dei più fragili e bisognosi. Alternando le esibizioni musicali alle testimonianze di missionari, 'Con il cuore' è un evento che riesce a portare all'attenzione del grande pubblico i temi fondamentali della pace e della cooperazione. Tra le esperienze più toccanti della scorsa edizione, quella di suor Nabila direttamente da Gaza dove aveva aperto una scuola che poi, a causa del conflitto, è stata costretta ad abbandonare.

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Sara Costanzi
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