La questione della reintroduzione del Provveditorato alle carceri in Umbria ha trovato finalmente una soluzione concreta. Infatti è giunto oggi l’annuncio della sua ricostituzione dopo oltre un decennio dalla soppressione. L’organo, che avrà nuovamente sede a Perugia, rappresenta un passo importante nella gestione del sistema penitenziario regionale.

La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha espresso soddisfazione per questo risultato, riconoscendo il merito delle istituzioni coinvolte. Queste le sue parole: “Ringrazio il Governo, il Ministero della Giustizia e in particolar modo il sottosegretario Andrea Ostellari, che ha la delega ai provveditorati, per l’istituzione di un nuovo provveditorato alle carceri umbro che avrà sede a Perugia. Provveditorato che era stato soppresso 10 anni fa.”

Il provvedimento, che ha ottenuto il via libera dai ministeri dell’Economia e della Funzione Pubblica, sarà presto sottoposto all’approvazione finale del Consiglio dei Ministri.

Provveditorato, una lunga richiesta finalmente esaudita

Il ritorno del Provveditorato in Umbria arriva dopo anni di richieste e di interlocuzioni tra le istituzioni locali e centrali. Tesei ha voluto ricordare l’impegno della Regione in questo processo.

“Era una richiesta, a cui erano seguite varie interlocuzioni, che ritenevamo fondamentale e che avevamo avanzato al Ministero e al sottosegretario Ostellari. Richiesta che è stata accolta e che permetterà di garantire una gestione più funzionale dei carceri e uno miglior svolgimento del proprio lavoro da parte di tutti coloro che operano nei complessi istituti penitenziari della nostra regione.”

L’iter ha vissuto rallentamenti negli scorsi anni, in particolare a causa delle resistenze politiche da parte di altre regioni, come l’Abruzzo. La preoccupazione verteva sulla riorganizzazione delle competenze territoriali in materia penitenziaria.

Il ministero della Giustizia, guidato da Carlo Nordio, ha predisposto un decreto che prevede la creazione di un nuovo posto dirigenziale nella pianta organica, destinato alla gestione del Provveditorato con sede a Perugia. Questa nuova struttura, oltre a occuparsi delle carceri umbre, potrebbe assumere la responsabilità di istituti penitenziari situati in altre regioni, come le Marche, attualmente sotto la giurisdizione dell’Emilia Romagna.

Un anno fa avevano avanzato l’ipotesi di affidare al Provveditorato umbro anche le competenze sui penitenziari di Abruzzo e Molise, oggi accorpati al Lazio, una proposta che ha suscitato opposizioni. Le carceri umbre, nel frattempo, sono rimaste sotto la gestione di Firenze, una soluzione che ha generato numerose difficoltà logistiche.

Il supporto politico al provvedimento

Anche Fratelli d’Italia e Lega hanno accolto la decisione. Il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, ha parlato di una scelta che migliorerà la gestione dei detenuti: “Negli ultimi sette anni, infatti, a seguito della soppressione del Provveditorato umbro da parte dell’allora ministro Pd Orlando, i detenuti più scomodi provenienti dalla Toscana, di più difficile gestione, finivano negli istituti di Spoleto, Orvieto, Perugia e Terni, mettendo in seria difficoltà il lavoro degli agenti della polizia penitenziaria.”

Prisco ha anche evidenziato come il ripristino di questo organo rappresenti una svolta per l’efficienza dell’amministrazione penitenziaria umbra.

Secondo la Lega, il ritorno del Provveditorato contribuirà a una gestione più autonoma dei flussi di detenuti. Andrea Ostellari ha affermato che “l’Umbria è una delle regioni con il rapporto più alto fra abitanti e popolazione detenuta e merita quindi di gestire i flussi in entrata in modo autonomo.” Questo garantirà una maggiore prossimità tra la cabina di regia regionale e gli istituti penitenziari, molti dei quali hanno caratteristiche particolari, come quelli di Orvieto, Terni, Spoleto e Perugia. Inoltre, il segretario regionale della Lega, Riccardo Marchetti, insieme ai consiglieri Valerio Mancini e Manuela Puletti, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto. Insomma, questa notizia ha incredibilmente messo d’accordo tutte le forze politiche.

Il riconoscimento del sindacato Sappe

Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe) ha salutato con favore la notizia del ritorno del Provveditorato, definendo l’evento una “conquista storica” ottenuta dopo anni di battaglie. “La nuova struttura garantirà, nuovamente, una gestione più autonoma ed efficace delle carceri umbre, oltre che di quelle delle Marche,” ha dichiarato il sindacato, evidenziando che questo contribuirà a migliorare la sicurezza e l’efficienza del sistema penitenziario regionale.

Il ringraziamento alle istituzioni, in particolare al sottosegretario Ostellari, è stato ribadito dalla presidente Donatella Tesei, che ha detto come la nuova organizzazione permetterà di “garantire una gestione più funzionale delle carceri e un miglior svolgimento del proprio lavoro da parte di tutti coloro che operano nei complessi istituti penitenziari della nostra regione.”