Terni si rimbocca le maniche e detta nuove regole. Due regolamenti, due facce di una stessa medaglia: da un lato le qualifiche per le guardie volontarie, dall’altro l’uso degli spazi e il patrocinio della Provincia. Decisioni che toccano il territorio e chi lo vive, con un occhio alla praticità e uno alla trasparenza.

Conoscere queste norme significa sapere chi controlla e come, chi può accedere a risorse condivise, e quali opportunità sono disponibili per promuovere iniziative di interesse collettivo. 

Con queste decisioni, l’amministrazione provinciale punta a una gestione più efficiente e trasparente delle risorse pubbliche, rispondendo alle esigenze della comunità locale.

Regolamenti per le guardie volontarie ittico-venatorie

Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato all’unanimità un nuovo regolamento per le qualifiche di guardia giurata volontaria nel settore della caccia e della pesca. Le procedure diventano più snelle, garantendo tempi ridotti per il rilascio e il rinnovo delle autorizzazioni agli operatori delle dieci associazioni attive sul territorio.

Il nuovo regolamento semplifica le procedure per il rilascio e il rinnovo delle qualifiche di guardia giurata volontaria nel settore della caccia e della pesca. Questo significa che i volontari delle dieci associazioni locali potranno ottenere o rinnovare le loro autorizzazioni in tempi più brevi, facilitando la loro operatività sul campo. Ad esempio, un appassionato pescatore che desidera contribuire al monitoraggio dei corsi d’acqua locali potrà diventare guardia volontaria con meno burocrazia e in tempi ridotti.

Il presidente della Provincia, Francesco Maria Ferranti, ha dichiarato che è necessario un incontro con la Regione per rivedere le condizioni economiche della convenzione che regola i controlli ittico-venatori. Ha detto, inoltre, che la polizia locale svolge funzioni essenziali per il territorio e le condizioni generali, inclusi gli importi, devono essere adeguati.

Nuove regole per il patrocinio e l’utilizzo degli spazi consiliari

Il regolamento approvato introduce criteri chiari per la concessione del patrocinio provinciale e per l’uso delle sale consiliari “Sergio Secci” ed “Elia Rossi Passavanti”. Il patrocinio è riservato a enti, fondazioni e associazioni senza scopo di lucro che propongano iniziative di valore sociale, culturale o ambientale per la comunità.

Le sale possono essere utilizzate gratuitamente in caso di eventi patrocinati dalla Provincia o organizzati da pubbliche amministrazioni. In tutti gli altri casi, è previsto un contributo economico.

Il regolamento vieta l’utilizzo degli spazi consiliari durante i periodi elettorali e per eventi legati a partiti politici, candidati o promotori di referendum. Questa scelta tutela la neutralità istituzionale e garantisce un uso degli spazi coerente con la funzione pubblica dell’ente.

Le associazioni culturali, sociali o ambientali senza scopo di lucro che organizzano eventi di interesse pubblico potranno beneficiare del patrocinio e dell’uso gratuito di queste sale. Ad esempio, un’organizzazione che promuove la cultura locale potrà richiedere il patrocinio per una mostra o un convegno, avendo a disposizione spazi adeguati senza costi aggiuntivi. Questo favorisce la diffusione di iniziative culturali e sociali, rendendo più accessibili le risorse provinciali per progetti che arricchiscono la comunità.

Come nascono e vengono approvati i regolamenti

Il dietro le quinte dei regolamenti approvati dalla Provincia non è roba che passa inosservata. Ci sono commissioni, dibattiti e un bel po’ di confronti tra chi rappresenta le diverse anime del territorio. Si raccolgono le proposte, si analizzano i problemi e si cerca la quadra. Quando arriva il momento, i consiglieri si riuniscono, mettono tutto nero su bianco, e si vota. Serve l’unanimità per portare a casa il risultato, e a quanto pare, questa volta nessuno ha alzato barricate.

Chi guida il Consiglio, come il presidente Francesco Maria Ferranti, spesso dà una spinta decisiva, chiarendo i punti che non devono restare vaghi.