Un accordo concreto per contrastare l’usura e offrire supporto alle famiglie in difficoltà economica: è questa la finalità del protocollo d’intesa firmato tra la Provincia di Terni e la Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura. Presentato ufficialmente nella sala del Consiglio provinciale, l’accordo è stato sottoscritto dalla presidente Laura Pernazza e dal presidente della Fondazione, Fausto Cardella.

Provincia di Terni e il protocollo contro l’usura: una collaborazione per rafforzare il sostegno sul territorio

Il protocollo d’intesa siglato da Provincia di Terni e Fondazione Umbria, della durata di 2 anni e rinnovabile, mira a promuovere le attività della Fondazione e a fornire strumenti concreti per aiutare le famiglie a rischio di cadere vittime dell’usura. Come annunciato dalla presidente Laura Pernazza, la Provincia di Terni ha messo a disposizione una sede all’interno dell’ente, che verrà utilizzata come sportello di ascolto.

Il protocollo serve a dare un aiuto concreto alle famiglie a rischio usura. Un fenomeno che è purtroppo presente anche nella provincia di Terni, pur se il report della CGIA di Mestre mostra dati in diminuzione e inferiori rispetto a quelli nazionali”. Queste le parole della presidente Laura Pernazza, la quale ringrazia “sia la Fondazione, sia la Consulta regionale delle Fondazioni, il cui Presidente Luigi Carlini, che è anche Presidente della Fondazione Carit, è oggi presente”.

Tra i progetti futuri annunciati è prevista per il 2025 un’iniziativa dedicata alle donne in difficoltà economica. Un evento che lancia un segnale importante poiché sottolinea il principio per cui “la libertà individuale è anche libertà economica”.

I risultati già ottenuti sul territorio

I numeri presentati durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo contro l’usura firmato da Provincia di Terni e Fondazione Umbria evidenziano il ruolo fondamentale della Fondazione nel supporto alle famiglie umbre. Su un totale di 120 audizioni effettuate, 93 famiglie hanno ricevuto sostegni economici. Con una media di circa 1.200 euro per nucleo. Complessivamente sono stati erogati 117.183 euro in Umbria, di cui 53.208 euro (pari al 45% del totale) nella provincia di Terni.

Particolarmente significativa è l’attenzione rivolta all’ambito sociale del Narnese-Amerino: delle 42 famiglie sostenute nella provincia, ben 38 risiedono in questa area. Amelia ha registrato il maggior numero di beneficiari (20 famiglie), seguita da Narni con 10. Ancora la presidente Pernazza: “Su 42 interventi in provincia di Terni 38 riguardano il Narnese-Amerino e ben 20 Amelia. Questo significa che la Fondazione ha lavorato bene e che le istituzioni hanno ottenuto risultati importanti sul versante della sensibilizzazione. Ora bisogna continuare ad operare per la diffusione delle prestazioni che offre la Fondazione nell’interesse di chi è in difficoltà”.

Dal canto suo il presidente della Fondazione, Fausto Cardella, ha sottolineato l’importanza della visibilità dei servizi offerti. “L’obiettivo è quello di farci conoscere sempre di più e di raggiungere ancora più famiglie. Grazie all’aiuto e al sostegno che ci garantisce la Provincia, anche con la messa a disposizione della sede per lo sportello e che in generale contribuisce a far conoscere i nostri servizi. Maggiori sono le possibilità di sostegno e la conoscenza di questa opportunità, minore sarà il rischio di scivolare nel tunnel dell’usura”, ha affermato.

Protocollo d’intesa, la sinergia tra Provincia di Terni e Fondazione Umbria per combattere l’usura

Luigi Carlini, presidente della Consulta regionale delle Fondazioni, ha evidenziato il valore della collaborazione istituzionale: “La Consulta ha deciso di dare il suo apporto anche per centrare gli obiettivi che si è posta. E cioè assicurare il sostegno a chi è in difficoltà e lavorare su assistenza e beneficenza”, ha dichiarato in conferenza. Questo approccio condiviso rappresenta una risorsa fondamentale per creare un sistema di supporto efficace e sostenibile.

Il protocollo firmato tra la Provincia di Terni e la Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura segna un ulteriore passo avanti nella lotta contro un fenomeno che può avere conseguenze devastanti per le famiglie. L’istituzione dello sportello di ascolto e il costante monitoraggio delle situazioni a rischio rafforzano l’idea che una collaborazione tra enti locali e fondazioni sia la chiave per prevenire e contrastare efficacemente l’usura.

Con questo accordo, la Provincia si conferma all’avanguardia nella gestione delle problematiche sociali legate alle difficoltà economiche. La parola chiave resta prevenzione: diffondere la conoscenza dei servizi disponibili e intervenire tempestivamente può fare la differenza per molte famiglie.