30 May, 2025 - 17:00

Antimafia e turismo, un fronte comune: firmato a Orvieto il primo Protocollo in Umbria tra Prefettura e Comune

Antimafia e turismo, un fronte comune: firmato a Orvieto il primo Protocollo in Umbria tra Prefettura e Comune

Un’intesa senza precedenti nella provincia di Terni è stata siglata a Orvieto, dove il Prefetto di Terni, Antonietta Orlando, e il Sindaco, Roberta Tardani, hanno firmato il Protocollo d’intesa “Prevenzione amministrativa antimafia. Iniziative nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione”.

Un documento che inaugura un modello strutturato di collaborazione istituzionale per rafforzare gli strumenti di prevenzione contro fenomeni come il riciclaggio, l’usura, l’estorsione e le infiltrazioni della criminalità organizzata nei comparti più esposti dell’economia locale.

L’accordo, il primo nel suo genere a livello provinciale, si inserisce nel quadro delle linee guida emanate dal Ministero dell’Interno e risponde alla necessità di garantire legalità e trasparenza nei settori che rappresentano asset fondamentali per lo sviluppo economico del territorio orvietano.

Il Protocollo è aperto all’adesione di tutti i soggetti, pubblici e privati, in grado di concorrere all’azione di prevenzione e contrasto del rischio di infiltrazione criminale - ha dichiarato il Prefetto Orlando - con la finalità di sviluppare una sinergia operativa che si basi su elementi di analisi significativi e sempre nel rispetto delle normative sulla riservatezza e sul segreto d’ufficio”.

Sinergia istituzionale e sicurezza: un nuovo approccio alla tutela del tessuto economico locale

La firma è avvenuta nella Sala delle Quattro Virtù del Palazzo comunale di Orvieto, nel corso della prima riunione svoltasi in loco del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Un evento che ha visto la partecipazione dei vertici provinciali delle Forze di Polizia, dei rappresentanti della Provincia di Terni, dei Vigili del Fuoco e del servizio 118.

Il Protocollo si propone come strumento concreto per contrastare le possibili infiltrazioni criminali in un settore, quello turistico-alberghiero e della ristorazione, che genera ricchezza ma che, per la sua struttura diffusa e frammentata, può essere vulnerabile a fenomeni distorsivi. L’obiettivo è quello di costituire un presidio di legalità attivo, condiviso tra enti pubblici, operatori economici e istituzioni di controllo, capace di attivare tempestivamente meccanismi di vigilanza e prevenzione.

La firma di questo protocollo - ha commentato il Sindaco di Orvieto, Roberta Tardani - rappresenta un passo concreto nella direzione della trasparenza e della legalità, valori fondamentali per lo sviluppo sano del nostro territorio. Anche il comparto turistico, che costituisce una risorsa economica strategica per Orvieto, deve essere tutelato da ogni forma di illegalità. Il protocollo apre a una collaborazione ampia tra istituzioni, forze dell’ordine e attori economici, valorizzando ogni contributo utile a costruire un sistema di controllo efficace e condiviso”.

Focus sicurezza: dal Comitato provinciale le misure per gli eventi di giugno

A margine della firma, i lavori del Comitato si sono concentrati anche sulle misure di sicurezza per gli eventi in programma a giugno, che attireranno un notevole afflusso di pubblico. In particolare, è stato esaminato il piano di sicurezza per la tradizionale festa della Palombella, in calendario per l’8 giugno, e per le celebrazioni del Corpus Domini, previste dal 19 al 22 giugno.

In entrambi i casi è previsto un rafforzamento dei dispositivi di vigilanza e un coordinamento interforze con il coinvolgimento di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, servizi sanitari e Protezione Civile.

Anche su questo fronte - ha concluso il Sindaco Tardani - il lavoro sinergico tra amministrazione, forze dell’ordine e strutture di emergenza garantirà lo svolgimento sereno delle manifestazioni, nel rispetto della tradizione e della più ampia partecipazione dei cittadini”.

Un precedente operativo per l’Umbria: il Protocollo come strumento replicabile contro le infiltrazioni criminali

Il Protocollo, in attuazione delle direttive del Ministero dell’Interno, introduce un modello stabile di collaborazione tra istituzioni locali e forze dell’ordine, destinato a essere replicato in altri Comuni umbri. Dal punto di vista operativo, infatti, il Protocollo ha un carattere aperto: potrà essere esteso ad altri soggetti pubblici e privati che, a vario titolo, contribuiscono alla prevenzione dei fenomeni criminali nel settore economico locale, in particolare nel comparto turistico e della ristorazione, comparto considerato strategico ma esposto al rischio di infiltrazioni illecite.

La firma del documento, secondo quanto dichiarato dalle autorità coinvolte, segna l’avvio di un percorso strutturato volto a garantire maggiore trasparenza e legalità nel tessuto imprenditoriale locale, rafforzando il presidio istituzionale a tutela dell’economia sana.

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Federico Zacaglioni
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