17 Sep, 2025 - 16:00

Proroga dei treni regionali sulla Roma-Firenze: deroghe per i pendolari umbri fino 2027, esulta la Lega

Proroga dei treni regionali sulla Roma-Firenze: deroghe per i pendolari umbri fino 2027, esulta la Lega

I pendolari umbri tirano un sospiro di sollievo: l’Autorità di regolazione dei trasporti (ART) ha annunciato la proroga della deroga che consente ai treni regionali di circolare sulla direttrice Alta Velocità Roma-Firenze fino al 2026, con estensione parziale anche nel 2027. Una decisione che mette al riparo studenti e lavoratori dal rischio di dover abbandonare la linea più efficiente del centro Italia, dopo settimane di pressioni e proteste da parte di Regioni e associazioni.

La proroga sulla linea AV Roma-Firenze e le conseguenze concrete per i pendolari umbri

Senza questo provvedimento, l’Umbria si sarebbe trovata a gestire una vera emergenza di mobilità. Lo spostamento forzato dei convogli regionali sulla rete ordinaria avrebbe comportato tempi di percorrenza insostenibili, con gravi ricadute su migliaia di cittadini che ogni giorno utilizzano la Roma-Firenze per raggiungere scuole, università e luoghi di lavoro.

Il presidente Nicola Zaccheo ha spiegato che la scelta è maturata a fronte dei ritardi nella consegna dei nuovi treni ad Alta Velocità da 200 km/h, indispensabili per sostituire il materiale rotabile regionale ancora in circolazione. “Concederemo un’ulteriore proroga a tutto il 2026 e poi parzialmente al 2027. Ma sia chiaro che dal 2028 sarà difficile sostenere altre proroghe”, ha dichiarato.

Le ragioni del confronto tra Regioni, associazioni e governo sulla mobilità dei pendolari

La scadenza naturale della deroga al 31 dicembre 2025 aveva già provocato una sollevazione estiva, con Regioni e associazioni dei pendolari in campo per evitare il trasferimento dei regionali sulla rete convenzionale. Un timore concreto, soprattutto in Umbria, dove l’infrastruttura ferroviaria alternativa non garantisce gli stessi standard di puntualità ed efficienza.

Il confronto, ha spiegato Zaccheo, è avvenuto in maniera “costruttiva con il ministro Matteo Salvini”, sottolineando come la mediazione politica sia stata necessaria per contemperare le esigenze delle comunità locali con l’obiettivo di mantenere la linea AV riservata ai convogli veloci entro il 2028. “L’Italia ha investito tante risorse e quindi devono circolare solo treni veloci, anche per tutelare le imprese ferroviarie e i cittadini che pagano biglietti maggiori per l’Alta Velocità”, ha aggiunto.

La soddisfazione della Lega umbra e il richiamo agli impegni mantenuti

Sul fronte politico, la proroga è stata accolta con soddisfazione dalla Lega Umbria, che attraverso il segretario regionale Riccardo Augusto Marchetti ha rivendicato l’impegno mantenuto. “Lo scorso 1° settembre, a Todi, il ministro Salvini aveva assunto un impegno chiaro davanti ai cittadini umbri. Questa mattina l’Autorità dei trasporti ha ufficialmente annunciato la proroga, a conferma che quell’impegno è stato concreto”, ha dichiarato.

Marchetti ha sottolineato come senza questa misura l’Umbria e altre regioni si sarebbero trovate di fronte a un’emergenza quotidiana fatta di ritardi, deviazioni e collegamenti inadeguati. “Ringrazio il ministro Salvini per l’attenzione che da sempre riserva alla nostra regione e il presidente Zaccheo per aver dato seguito a una decisione che tutela i viaggiatori”, ha aggiunto.

Verso il 2028: i pendolari umbri restano in attesa del nuovo materiale rotabile

La proroga rappresenta dunque una soluzione ponte, utile a guadagnare tempo in attesa della consegna dei nuovi convogli. Ma l’orizzonte è già segnato: dal 2028 sulla linea Roma-Firenze potranno circolare soltanto treni veloci, e sarà necessario completare il rinnovo del parco mezzi regionale.

Per i pendolari umbri il provvedimento attuale garantisce continuità, evitando un immediato peggioramento delle condizioni di viaggio. Resta tuttavia aperta la sfida di conciliare efficienza dell’Alta Velocità e diritto alla mobilità quotidiana: un equilibrio che nei prossimi anni richiederà scelte politiche, investimenti e risposte rapide alle comunità locali.

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Federico Zacaglioni
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