Stefania Proietti, il PD, il M5S di Giuseppe Conte, Italia Viva di Renzi e una sola sedia. Ieri è sembrata fermarsi la musica, con l’annuncio del leader pentastellato di far saltare le alleanze se ci sarà anche Renzi. Ma ancora non si capisce chi rimarrà in piedi alla fine del balletto. Di sicuro cercano di restare in mezzo alla sala danzante la candidata governatrice dell’Alleanza in cammino per l’Umbria, il campo largo, e il Partito Democratico. Che insieme provano a tenere legati tutti i fili di un’alleanza che fatica a tenersi il centro. Proietti ha scelto il Fatto Quotidiano, un po’ il media di riferimento dell’universo ex grillino, per dire che lei Renzi non lo conosce. “Mai visto, né sentito“.
Alla postura barricadera dell’avvocato con la pochette, anche in Umbria, credono in pochi. Ma l’intemerata di ieri contro Italia Viva e il suo leader Renzi ha messo tutti in subbuglio. Perché c’è il timore che il campo larghissimo con cui il centrosinistra sta cercando di risalire la china delle Regionali possa perdere appeal per la litigiosità interna.
Il problema più grosso è in Liguria. Dove Schlein e Renzi stavano in due coalizioni opposte. All’opposizione, la segretaria DEM, con Bucci – candidato governatore di Meloni e soci – nel Comune di Genova, i renziani di Italia Viva. Un problema che in Umbria è meno sentito. Perché i seguaci dell’ex Rottamatore sono ridotti ai minimi termini e finiranno in una lista spuria con dentro civici e cattolici di sinistra.
Nonostante questo, è corsa a smarcarsi. E a cercare di tenere al calduccio un posto nell’unica sedia del balletto. Un tre-quarti di sedile per il Movimento 5 Stelle dell’iperattivo Thomas De Luca. E uno strapuntino per i renziani dell’orvietano Massimo Gnagnarini.
Messaggio di Proietti al M5S: “In Umbria non ci sarà il simbolo di Italia Viva”
“Da noi non c’è questo problema – ha dettato Stefania Proietti stamane dopo l’intervista di ieri al Fatto Quotidiano -. Con Renzi in questa tornata elettorale non ci siamo né parlati né visti, ma Italia Viva ha condiviso la mia candidatura. Ci saranno delle liste dei partiti più importanti, ho chiesto alla mia compagine di dare vita ad una vera e seria componente civica. Non ci sarà una lista di Italia Viva“.
Insomma, i seguaci di Matteo il senatore semplice confluiranno in un raggruppamento “misto”, che metterà insieme parte dei civici, esponenti del mondo cattolico di sinistra, qualche movimento pacifista. Non è un caso che nell’intervista al Fatto, Proietti abbia fatto anche un passaggio sul conflitto in Medio Oriente, commentando l’ipotesi “due popoli, due stati“.
“Toccava dirlo dieci anni fa – afferma Proietti – ora le cose sono andate avanti. Mancano le parole del dialogo ma non è mai troppo tardi. Abbiamo appena fatto la Marcia della Pace: non bisogna scoraggiarsi nell’abbattere il muro di indifferenza“. E poi fa sua la posizione dell’europarlamentare Marco Tarquinio, ex direttore di Avvenire, che sulle guerre (non solo quella di Gaza tra israele e Palestina, ma anche sull’invasione russa dell’Ucraina) ha assunto posizioni eretiche rispetto a quelle del PD.
Ma si vota in Umbria. E i missili sono lontani.
“In Umbria coalizione solidissima”: dice la candidata, presentando Alleanza in Cammino per l’Umbria
Durante la presentazione delle iniziative programmatiche di Alleanza in Cammino per l’Umbria (il nuovo nome del Patto Avanti, che era il nuovo nome del campo largo) ha ribadito che “il problema è per le altre regioni. In Umbria la questione non si pone per la forza che si è creata“.
Per Proietti la sua candidatura “ha messo tutti d’accordo nei modi e nei termini con una forte componente civica data da liste civiche, oltre a quella della presidente, e con gli altri partiti. Che già nel Patto avanti hanno avuto un loro protagonismo nelle precedenti elezioni comunali. Questa mia candidatura civica – ha sottolineato Proietti – probabilmente smussa gli angoli e crea un collante e ha trovato adesione e sostegno delle persone che appartengono anche ad Italia viva. Non abbiamo veti per le persone e se qualcuno competente si vuole mettere al servizio lo accogliamo con piacere purché si riconosca nel nostro sistema di valori“.
Proietti ha inoltre voluto ribadire che la soluzione trovata non arriva dopo le recenti dichiarazioni dei leader di M5s e Italia viva.
“In Umbria – ha sottolineato – non si è mai parlato né è stata proposta una lista di Italia viva. Da noi quindi non si pone proprio il problema, anzi diciamo proprio di prendere esempio dalla nostra regione“.