Hanno rotto gli indugi, quelli del “Patto Avanti“, il campolargo di centrosinistra che si prepara alle Regionali d’inverno, e hanno deciso di proporre alla sindaca di Assisi Stefania Proietti di candidarsi come governatrice della Regione Umbria. Alla riunione di Foligno che ha sancito l’accordo c’erano i rappresentanti di gran parte della coalizione di centrosinistra e dei civici dell’Umbria, allargata ad altre forze.
Tutti i presenti alla riunione che ha scelto Stefania Proietti per il ruolo di candidata governatrice
- Tommaso Bori (PD);
- Thomas De Luca (M5S);
- Fabio Barcaioli (AVS);
- Rappresentanti di Demos;
- Rappresentanti mondo socialista;
- Liste civiche;
- Andrea Ferroni (Ferdinandi Sindaca)
La scelta, da quanto trapela dalla riunione, è stata fatta all’unanimità nel corso di una riunione che si è svolta a Foligno. Nei prossimi giorni, forse già oggi, una telefonata aprirà la strada al consulto. Nelle prossime ore, comunque, è previsto un incontro con Proietti, che è anche presidente della Provincia di Perugia. Il suo nome circolava da tempo e l’orientamento sarebbe quello di accettare, anche se al momento la sindaca non ha preso ufficialmente alcuna decisione.
Del Patto avanti fanno parte Pd, M5s, Sinistra e Verdi, i cattolici di Demos e formazioni civiche. Nella riunione di Foligno sono state avviate interlocuzione con altre forze come Azione, con l’obiettivo di allargare la coalizione. Che ha recentemente sostenuto la candidatura della neosindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi.
Attesa la risposta di Stefania Proietti, che si era presa del tempo per lanciare la candidatura a governatrice
Forse per far salire l’hype. Oppure per avere più chiarezza sulle reali intenzioni della coalizione. Forse per capire se il campo già largo potrà essere allargato anche alle formazioni più centriste, Stefania Proietti si era presa del tempo per accettare. E nelle cronache nazionali era circolato il nome alternativo di Elisabetta Piccolotti, parlamentare di Sinistra Italiana nell’alleanza Verdi e Sinistra (AVS) e moglie del leader del partito Nicola Fratoianni. Già assessore al Comune di Foligno, Piccolotti sarebbe la prima alternativa. Anche se tutti confidano che Stefania Proietti, personalità in ascesa e profilo molto gradito anche ai moderati, dirà di sì. Sciogliendo così con anticipo quelle riserve che l’avrebbero vista scendere in campo tra settembre e il 4 Ottobre, il giorno di San Francesco. Evocativo e simbolico per la sindaca di Assisi.
La scelta fatta dal centrosinistra di Proietti come governatrice è stata accettata anche da Pace, Terra e Dignità. La lista nata da un’idea di Michele Santoro e rappresentata in Umbria da Stefano Vinti.
Ancora da capire quello che faranno i centristi. Al tavolo non c’era Italia Viva, col suo rappresentante regionale, l’orvietano Massimo Gnagnarini. Mentre il dibattito sull’adesione al centrosinistra o su una scelta diversa è fortissimo in Azione. Il segretario regionale Giacomo Leonelli era stato tra i primi a lanciare Proietti. Ma a Roma, il campo larghissimo coi 5 Stelle e la sinistra-sinistra non piace a tanti parlamentari e militanti di peso del partito. Che stanno facendo pressioni per restare fuori su Carlo Calenda.
La situazione candidature: in campo ancora Tesei per il centrodestra e Alternativa Popolare con Bandecchi
Resta fluida la situazione politica negli altri schieramenti. Nel centrodestra continua a tenere il nome di Donatella Tesei. Ma le difficoltà di digerire il nome della candidata leghista nella coalizione, dopo gli ultimi risultati elettorali del Carroccio, aumentano. Ed è sintomatica la mancanza del numero legale nella commissione consiliare in cui si discuteva dei canoni dell’idroelettrico, con Forza Italia che non ha garantito il numero legale a una proposta di un suo assessore.
Dietro le quinte in tanti continuano a sussurrare che il centrodestra potrebbe cambiare cavallo. Paola Agabiti Urbani di Fratelli d’Italia, assessore al turismo e volto empatico del centrodestra, sarebbe in rampa di lancio. Anche se in molti la vedono in futuro a Roma, nelle stanze del governo. E poi c’è l’ex sindaco di Perugia Romizi. Anche lui in grado di competere da una base più moderata e di contendere, a un centrosinistra che ha ripreso slancio, la poltrona di governatore.
Infine, last but not least, Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e segretario nazionale di Alternativa Popolare. Ha annunciato con un post la sua intenzione di candidarsi al posto del suo braccio destro Corridore. Può risultare decisivo, in un senso o nell’altro, spostando quei consensi in uscita dal voto tradizionale, di destra o di sinistra. E soprattutto parte da Terni. La città che può decidere le sorti della corsa alle regionali, perché quella col quadro politico meno irregimentato. Bandecchi potrebbe trattare col centrodestra, allargando la base elettorale della coalizione. Ma non con Tesei in campo. Bisognerà quindi aspettare il tavolo del centrodestra e capire quali determinazioni prenderanno i partiti della attuale maggioranza.