Nella Giornata internazionale delle persone con disabilità, il 3 dicembre, la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha ribadito il suo sostegno per lo sviluppo dei diritti e delle opportunità delle persone con disabilità. Un messaggio forte e chiaro, pronunciato da Palazzo Donini, che sottolinea la necessità di un cambiamento culturale e operativo per costruire una società realmente inclusiva.
Stefania Proietti sulla disabilità: “L’Umbria è da sempre terra di inclusione e sensibilità”
“La data del 3 dicembre rappresenta una giornata di grande importanza per mettere al centro del dibattito pubblico e istituzionale i diritti e le aspirazioni delle persone con disabilità,” ha dichiarato Stefania Proietti, sottolineando l’importanza del tema scelto quest’anno dall’Onu: “Amplificare la leadership delle persone con disabilità per un futuro inclusivo e sostenibile”.
La presidente ha voluto rimarcare l’impegno della Regione Umbria nel promuovere i diritti di cittadinanza delle persone con disabilità. “Voglio quindi riaffermare con forza il nostro impegno per ampliare i diritti di cittadinanza delle persone con disabilità, così da garantire loro la piena partecipazione ai processi decisionali ed abbattere le barriere che ancora esistono nel promuovere un cambiamento culturale che sia realmente inclusivo” . ha spiegato.
Proietti ha evidenziato come celebrare questa giornata non sia solo un atto simbolico, ma un’occasione per riflettere sui progressi compiuti e sulle sfide future. “L’Umbria, da sempre terra di inclusione e sensibilità, continuerà a lavorare con determinazione accanto alle associazioni e agli enti del territorio. Insieme, possiamo realmente costruire una regione e un’Italia più giuste e solidali,” ha concluso.
La Giornata internazionale delle persone con disabilità non è solo un’occasione per celebrare le conquiste, ma un momento di riflessione sulle sfide ancora da affrontare. Un messaggio che si traduce in azioni concrete: investimenti nei trasporti accessibili, piani per l’inclusione scolastica e lavorativa, e il sostegno diretto alle famiglie.
Giornata internazionale della disabilità: storia e significato
La Giornata internazionale delle persone con disabilità fu proclamata nel 1981 dalle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere il rispetto dei diritti e del benessere delle persone con disabilità. La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, adottata nel 2006, ha rappresentato un passo fondamentale in questa direzione. Essa ribadisce il principio di uguaglianza, esortando gli Stati a eliminare gli ostacoli che impediscono alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita politica, sociale, economica e culturale.
Un elemento centrale della Convenzione è l’articolo 9, che si focalizza sull’accessibilità: condizioni che permettano a tutti di vivere in modo indipendente e partecipare attivamente alla società. Tuttavia, nonostante i progressi normativi, le persone con disabilità continuano a soffrire di disparità significative in molte aree.
I dati sono chiari: le persone con disabilità affrontano tassi di povertà più alti, minore accesso all’istruzione e limitate opportunità lavorative rispetto al resto della popolazione. Barriere fisiche e digitali, discriminazioni sistemiche e mancanza di sostegno sociale sono solo alcuni degli ostacoli quotidiani che aggravano questa situazione. Un aspetto particolarmente preoccupante è l’esposizione alla violenza. I bambini con disabilità hanno una probabilità quattro volte maggiore di subire abusi rispetto ai loro coetanei, e anche gli adulti con disabilità sono spesso vittime di violenze fisiche e psicologiche. Le radici di questi fenomeni risiedono nello stigma, nella discriminazione e nell’isolamento sociale.
L’Italia e le iniziative per l’inclusione
In Italia, la celebrazione del 3 dicembre assume una dimensione significativa, con numerosi eventi organizzati in tutto il Paese grazie al supporto del Ministero della Cultura (MiBACT). Manifestazioni, incontri pubblici e progetti mirano a sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza di costruire un futuro più equo. La società deve abbracciare un modello di inclusione in cui la diversità diventi una risorsa e non un ostacolo. Per farlo, è necessario investire in formazione, sensibilizzazione e tecnologie accessibili. Anche l’Umbria, in linea con le direttive nazionali, ha messo in campo progetti per abbattere le barriere architettoniche e sociali. Il piano regionale punta a migliorare l’accesso ai servizi, promuovere la partecipazione lavorativa e garantire un’istruzione inclusiva.