Si è tenuto ieri a Palazzo Donini l’incontro fra la neo governatrice dell’Umbria, Stefania Proietti e Guido Castelli, il Commissario straordinario alla ricostruzione post sisma. Il colloquio, a cui ha preso parte anche il direttore regionale alla Protezione Civile, Stefano Nodessi, è stata l’occasione per tirare le somme sull’avanzamento dei lavori, sia nel settore pubblico che in quello privato, nei territori del cratere sismico.

Sul tavolo della presidente è arrivato un dettagliato report dall’ampio respiro che va oltre l’edilizia e propone anche strategie di sviluppo del territorio. Un segnale che la ricostruzione non solo procede ma inizia a guardare lontano. A ulteriore conferma di ciò, sempre ieri, è arrivata l’ufficialità della candidatura di Norcia quale capofila per la candidatura a Capitale Europea della Cultura per il 2033. Un candidatura in rappresentanza dei territori colpiti dal sisma del 2009 e del 2016 che abbraccia tre regioni: Umbria, Abruzzo e Marche e che racchiude in sé tutta la resilienza dell’Appennino centrale.

Proietti e Castelli: la ricostruzione leva fondamentale per lo sviluppo del territorio

Nel report del Commissario Castelli, si fa il punto sulla ricostruzione in Umbria. Interventi terminati, quelli in corso e quelli in previsione, per quanto riguarda il patrimonio edilizio, gli edifici storici e culturali ed il tessuto produttivo locale. Il tutto con un occhio vigile sulla semplificazione burocratica che si è rivelata tra gli aspetti di maggiore impatto.

Come anticipato, il report sulla ricostruzione menziona aspetti che superano i cantieri. E sul piatto ci sono anche le strategie di sviluppo locale per rendere sostenibili nel tempo gli investimenti. Una sostenibilità che mette al centro la cultura e il turismo, soprattutto quello religioso data l’imminenza del Giubileo e dell’800esimo anniversario francescano del 2026.

Cascia, Norcia, Castelluccio e Umbertide: nuovi fondi in arrivo

Tra le note particolarmente positive emerse dall’incontro di ieri, c’è l’aumento significativo dei fondi per l’ospedale di Cascia cui saranno destinati ulteriori 5 milioni di euro. Bene anche per Norcia con altri 580mila euro in arrivo per gli interventi sul Palazzo Comunale.Anche a Castelluccio – ha sottolineato Castelli – proseguono in modo celere i lavori di ricostruzione, nella prossima cabina di coordinamento che si terrà entro fine anno sono inoltre previsti ulteriori 14 milioni e mezzo utili a finanziare le nuove fasi di realizzazione del progetto”. Il piano di ricostruzione per Castelluccio, frazione nursina celebre in tutto il mondo per la straordinaria fioritura delle lenticchie, sta infatti registrando solo nell’ultimo mese, un impulso notevole.

Infine, per quanto riguarda Umbertide, il Commissario ha rassicurato Proietti, confermando che sarà la stessa struttura commissariale a seguirne la ricostruzione. Al momento resta da sbloccare l’apposito emendamento da parte del Governo, che dovrebbe arrivare a breve. “Ciò consentirà – ha detto ancora Castelli – di partire celermente anche su questo territorio“. 

Proietti: “Collaborazione istituzionale fondamentale per rispondere a richieste comunità”

L’incontro tra Proietti e Castelli si è svolto all’insegna del più aperto e solido spirito di collaborazione nell’interesse delle comunità colpite dal terremoto. Proietti, ringraziando il Commissario per l’impegno profuso, ha voluto sottolineare la fondamentale importanza della sinergia fra le istituzioni.

Una “leva fondamentale per poter rispondere in modo tempestivo alle richieste delle comunità colpite dal sisma e come strumento a sostegno della loro resilienza. Al Commissario – ha detto la neo governatrice – mi unisce la piena condivisione del percorso da compiere per mettere a terra nel più breve tempo possibile gli interventi necessari al fine di far ripartire il cratere ed il suo territorio”.

Lo scorso 30 ottobre si è celebrato a Norcia l’ottavo anniversario da quella devastante scossa che fece crollare la Basilica di San Benedetto. In quell’occasione Castelli aveva reso noto come dei 5 miliardi destinati alle aree colpite, la struttura commissariale otto anni dopo avesse erogato oltre la metà dei fondi, con una maggiore accelerazione nel 2023, dovuta in buona parte alla semplificazione burocratica.