15 Mar, 2025 - 22:00

Proietti: "Il cambiamento climatico ci mette alla prova, la prevenzione è fondamentale"

Proietti: "Il cambiamento climatico ci mette alla prova, la prevenzione è fondamentale"

L’ondata di maltempo che ha recentemente colpito l’Italia centrale, con danni significativi in Toscana ed Emilia-Romagna, ha riproposto con forza il tema della vulnerabilità del nostro territorio di fronte agli effetti del cambiamento climatico. Frane, esondazioni e smottamenti non sono più eventi eccezionali, ma realtà sempre più frequenti che mettono alla prova la tenuta delle infrastrutture e la sicurezza dei cittadini. In Umbria, sebbene sia stata diramata un’allerta gialla, i danni sono stati contenuti grazie a un’efficace azione di prevenzione e alla prontezza della Protezione Civile.

La dichiarazione della presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti

La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha sottolineato come “il cambiamento climatico ci metta alla prova”, evidenziando l’importanza delle opere di adattamento e prevenzione per limitare i danni.

“Dopo avere verificato le singole situazioni in Umbria – ha spiegato Proietti – ho sentito i presidenti delle regioni più colpite, Michele De Pascale per l’Emilia-Romagna ed Eugenio Giani per la Toscana, manifestando loro vicinanza e inviando i nostri volontari, destinati alla Toscana su disposizione del coordinamento nazionale. Rimaniamo in costante contatto con i sindaci dei comuni dove si sono verificati piccoli dissesti, mentre soccorriamo con i nostri gruppi comunali le regioni più colpite da questa ennesima ondata di precipitazioni”.

La strategia dell’Umbria si è dimostrata efficace nel contenere i danni, un segnale importante dell’efficacia della prevenzione e dell’organizzazione territoriale.

Stefania Proietti ha voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutti gli operatori della Protezione Civile, sia a livello regionale che comunale, per il prezioso servizio svolto in queste ore di emergenza. Il modello di gestione dell’Umbria si conferma un esempio virtuoso, dimostrando come una rete efficiente e ben coordinata possa fare la differenza nella gestione delle calamità naturali.

La capacità di prevenzione e risposta alle emergenze è un elemento chiave per affrontare gli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico. Il crescente impatto degli eventi meteorologici estremi impone una pianificazione attenta e investimenti mirati per la sicurezza del territorio.


Dissesti in Umbria: interventi e verifiche

Il servizio di Protezione Civile regionale, con il supporto degli altri servizi coinvolti nel sistema di reperibilità, ha continuato il monitoraggio costante dell’evoluzione delle piogge e della situazione idrogeologica. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla diga di Montedoglio, per la quale è in corso una fase di collaudo che richiede una gestione calibrata dei rilasci d’acqua al fine di evitare criticità nei territori a valle.

In questa delicata operazione, si è reso necessario mantenere un equilibrio tra la portata in ingresso e i volumi scaricati, assicurando al contempo che le operazioni non aggravassero il rischio di esondazioni. Il monitoraggio da parte del centro funzionale e dei presidi idraulici è stato costante, con interventi mirati per garantire la sicurezza delle aree sottoposte.


Nonostante l’assenza di eventi catastrofici, l’Umbria ha registrato alcuni dissesti locali che hanno richiesto l’intervento delle autorità. Tra i comuni interessati figurano Vallo di Nera, Narni, Ferentillo e Allerona, dove sono state avviate verifiche da parte dei vigili del fuoco e dei tecnici comunali, provinciali e regionali.

A Vallo di Nera, un tratto di muro crollato era già oggetto di un piano di finanziamento per la messa in sicurezza, e la Regione ha richiesto un’implementazione delle risorse necessarie per completare l’opera di consolidamento. A Città di Castello, una frana in località Pretelle ha reso necessaria l’evacuazione di una famiglia di cinque persone, tra cui due anziani. L’intervento tempestivo delle autorità ha permesso di mettere in sicurezza i residenti e avviare le procedure per il ripristino dell’area.

L’ennesimo episodio di maltempo che ha colpito l’Italia evidenzia la necessità di un cambio di paradigma nella gestione del rischio idrogeologico. L’Umbria, pur non essendo stata tra le regioni più colpite, ha già attuato diverse strategie per migliorare la resilienza del territorio.

Le azioni di prevenzione devono includere:

  • Monitoraggio costante e interventi tempestivi sulle infrastrutture idrauliche e sui territori a rischio.
  • Potenziamento delle opere di drenaggio e consolidamento per ridurre il pericolo di frane e smottamenti.
  • Formazione e sensibilizzazione della popolazione per garantire una maggiore consapevolezza dei rischi.
  • Collaborazione tra enti locali, Protezione Civile e volontariato, fondamentale per una risposta efficace alle emergenze.
AUTORE
foto autore
Lorenzo Farneti
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE