Nella sontuosa cornice di Palazzo Donini, la Presidente della Regione Stefania Proietti ha ricevuto l’ambasciatore messicano Carlos García de Alba per un tête-à-tête dal sapore diplomatico, condito da progetti, ambizioni e prospettive future. Il salotto istituzionale della Sala Verde è diventato teatro di un dialogo che ha toccato affari e cultura, con l’Umbria e il Messico intenti a stringere legami sempre più stretti. Non una semplice stretta di mano, ma un incontro carico di implicazioni per entrambi i territori.
Scambi commerciali e connessioni internazionali
Uno dei temi caldi dell’incontro è stato il dialogo tra il tessuto imprenditoriale umbro e quello messicano. Le aziende locali stanno puntando il radar verso il mercato latinoamericano, un universo economico in fermento, pieno di occasioni da cogliere. Tra strette di mano e piani ambiziosi, si è parlato di strategie per facilitare l’accesso delle imprese umbre in Messico e viceversa. Negli ultimi anni, alcune realtà produttive messicane hanno già piantato radici in Umbria, rafforzando un’asse commerciale che cresce senza guardarsi indietro.
Il legame si è cementato nel 2017 con l’apertura del Consolato onorario del Messico a Perugia, una mossa che ha dato un’accelerata agli scambi economici, culturali e sociali tra i due territori.
L’aeroporto come ponte verso il Giubileo
Lo scalo umbro San Francesco potrebbe presto trasformarsi in una porta d’ingresso strategica per chi arriva dall’America Latina, con un occhio di riguardo per il turismo religioso. Tra il Giubileo, la canonizzazione di Carlo Acutis e gli ottocento anni dalla scomparsa di San Francesco, le previsioni parlano di un afflusso di pellegrini in aumento.
Gli addetti ai lavori stanno cercando di potenziare i collegamenti per rendere il viaggio meno tortuoso e più accessibile ai fedeli che attraversano l’oceano. Il fenomeno non è nuovo: i pellegrini messicani hanno da tempo messo l’Umbria sulla mappa delle loro mete spirituali preferite, attratti da un legame che affonda le radici nella storia e nella fede.
Collaborazioni accademiche e culturali
Le università umbre non si sono fatte pregare e hanno attivato un girotondo accademico con il Messico, aprendo le porte a studenti e docenti in cerca di esperienze oltre confine. Questi scambi non sono solo una questione di passaporti e visti, ma un vero e proprio ponte culturale che sta rafforzando i legami tra le due realtà.
Sul fronte culturale, il Circolo Amerindiano e altre iniziative hanno spinto sull’acceleratore della conoscenza reciproca, creando occasioni d’incontro tra arte, tradizioni e antropologia. Un dialogo che non si ferma ai convenevoli, ma che continua a tessere una rete sempre più fitta tra Umbria e Messico.
Invito ufficiale a Roma
Durante l’incontro, l’ambasciatore García de Alba, fresco di nomina ai vertici dell’Istituto Italo-Latino Americano di Roma, ha lanciato alla presidente un invito con tanto di biglietto di sola andata per la capitale. Sul tavolo, la possibilità di un summit con i rappresentanti dei 21 Paesi membri dell’organizzazione, un’occasione da cogliere al volo per stringere nuove alleanze e rimescolare le carte della cooperazione internazionale.
Niente strette di mano di circostanza: il legame tra l’Umbria e il Messico è ormai una macchina in corsa, alimentata da affari, cultura e turismo.
Curiosità e collegamenti inaspettati
Nel novembre 2023, Eurochocolate, il celebre festival perugino dedicato al cioccolato, ha partecipato come ospite d’onore alla dodicesima edizione del Festival del Chocolate a Villahermosa, nello Stato di Tabasco, Messico. Questa partecipazione ha rafforzato i legami culturali e commerciali tra l’Umbria e il Messico, promuovendo le eccellenze cioccolatiere italiane nel mercato latinoamerica.
Inoltre, nel 2019, l’Umbria è stata protagonista dell'”Educational Tour 2019″, un’iniziativa volta a promuovere le eccellenze enogastronomiche del territorio. Durante questo tour, nove top influencer del settore alimentare e vinicolo provenienti da Stati Uniti, Canada e anche dal Messico hanno esplorato le specialità umbre, con l’obiettivo di diventare “ambasciatori del gusto italiano” nei loro rispettivi Paesi.