In Umbria la campagna elettorale per le prossime elezioni regionali del 17 e 18 novembre, è ormai prossima alle battute finali. Appare chiaro quale sarà il vero scontro su cui si giocherà il futuro governo regionale: quello fra centrodestra che ha ricandidato Donatella Tesei in cerca del secondo mandato e centrosinistra con Stefania Proietti, sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia.

Domenica scorsa, in un gremito Teatro del Pavone a Perugia, Proietti ha presentato il suo programma. Un decalogo vero e proprio che punta anzitutto a potenziare quella che è la nota dolente della coalizione avversaria: la sanità. Un aspetto che sta infuocando la campagna elettorale, soprattutto dopo che sabato la candidata del campo largo, durante il sit-in sotto all’ospedale di Pantalla, ha strappato il programma dell’avversaria. Un gesto che poi è rimbalzato su tutta la stampa, anche su quella nazionale. Anche Tesei ha da poco diffuso il suo programma elettorale (“Umbria: tutto un programma“) spiegando e argomentando nel dettaglio quali obiettivi futuri perseguirà in caso di rielezione.

L’Umbria di Tesei in 45 pagine di programma. Si parte dall’economia e dal lavoro

Tesei nel suo programma parla di un percorso intrapreso cinque anni fa e che ancora non è terminato. “Negli ultimi anni, abbiamo lavorato duramente per liberare l’Umbria dalle zavorre che ne ostacolavano la crescita – così si legge nell’introduzione – . Abbiamo affrontato le sfide con coraggio, determinazione e coerenza, rimanendo fedeli ai valori del centrodestra: libertà individuale, merito, sicurezza e famiglia. Sotto la nostra guida, la nostra regione ha già fatto passi avanti straordinari, ma la nostra missione non è ancora conclusa“.

Dopo un primo bilancio, la governatrice mette nero su bianco i punti chiave su cui punta per la rielezione. E mentre Proietti guarda anzitutto sulla sanità, Tesei mette al centro il rilancio economico, partendo dalla differenziazione degli investimenti in base alle dimensioni dell’impresa. Sul piatto ci sono digitalizzazione, sostenibilità e competitività, politiche di filiera; sostegno alla transizione nel settore automotive; il rilancio del polo chimico di Terni; una maggiore attrattività degli investimenti; la riqualificazione di aree e immobili produttivi; startup e innovazione.

Sul fronte lavorativo Tesei spalanca a un nuovo modello formativo in grado di ridurre il gap tra le competenze dei lavoratori e le reali esigenze delle imprese; a una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro e a un impegno per arginare le cause del più basso impiego femminile e dei giovani, mirando a creare una regione attrattiva per i talenti specializzati.

La promessa di una sanità più vicina ai cittadini

La sanità occupa la parte più cospicua del programma con ben 15 pagine di approfondimento. La coalizione di centrodestra, in caso di vittoria, prevede nei prossimi cinque anni un investimento di 41 milioni di euro che andranno a migliorare una serie di servizi, in particolare quelli legati alla medicina territoriale.

I fondi saranno impiegati per strutture come le case della comunità, allo scopo di offrire un punto di orientamento sanitario vicino ai cittadini. Nel piano c’è la creazione di 22 strutture, con aperture programmate fino al 2026. Saranno potenziati ospedali di comunità e cure intermedie; telemedicina e cure domiciliari passando per la valorizzazione dei medici di medicina generale, i pediatri e gli specialisti. Nell’ottica di una maggiore vicinanza ai cittadini è prevista l’introduzione dell’infermiere di comunità oltre alla riorganizzazione della rete ospedaliera, all’ampliamento dei servizi per la salute mentale e al sostegno alle famiglie, anche in collaborazione con gli enti del terzo settore.

Tesei su famiglia, agricoltura, commercio e turismo

Nel capitolo dedicato alla sanità, trovano spazio anche le politiche sociali da intendersi come “investimento e non un costo, che si traduce in sviluppo per le nostre comunità“. La famiglia per la coalizione di Tesei è intesa come “volano sociale ed economico“. Le prosepttive vanno dal welfare inclusivo, all’amministrazione condivisa, passando per il progetto di vita per le persone con disabilità, l’invecchiamento attivo, la costituzione di un centro regionale sulle malattie rare, la lotta allo spreco alimentare, le città più inclusive, la tutela dei minori e il contrasto alla violenza di genere.

Sul fronte della semplificazione e della transizione digitale, ampio spazio viene dato a “UmbriaFacile”, l’app lanciata di recente che entrerà nel più ampio progetto di Umbria Ultra Digitale 2030. Per quanto riguarda l’agricoltura si pensa alla tutela e alla valorizzazione del territorio, incentivando forme di aggregazione e l’innovazione digitale.

Nel programma inoltre sono previste misure per il commercio, con i distretti del commercio, e per l’artigianato, le infrastrutture, l’ambiente e l’energia, la cultura e il turismo, con la valorizzazione di alcune eccellenze ormai punti di riferimento, come Umbria Jazz, il Festival dei Due Mondi e Umbria Libri cercando il più possibile di promuovere l’Umbria come destinazione turistica “unitaria e sostenibile“.