Gubbio avrà un’importante rappresentanza nei prossimi Giochi della trentatreesima Olimpiade a Parigi, grazie alla partecipazione di tre professionisti locali che apporteranno le loro competenze in diversi ambiti. Matteo Corazzi, consulente gestionale del CONI, Massimo Boccucci, responsabile della comunicazione del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese, e Sauro Scarabotta, chef incaricato della ristorazione per la delegazione paralimpica brasiliana, sono pronti a dare il loro contributo in questo prestigioso contesto internazionale.

I nomi e le competenze degli eugubini nella trentatreesima Olimpiade

Matteo Corazzi, ventinovenne di Gubbio, è stato selezionato dal CONI per far parte dello staff gestionale del Villaggio Italia, una struttura satellite nei pressi della Torre Eiffel che ospiterà atleti e tecnici italiani. Laureato in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione all’Università San Raffaele, Corazzi vanta un’esperienza decennale nel rugby, avendo giocato in tutte le nazionali giovanili e accumulato oltre cento presenze in Serie A con il Mogliano Veneto, squadra di cui è stato anche capitano.

Corazzi lavora per il CONI da due anni e mezzo, contribuendo alla pianificazione e programmazione delle attività sportive presso il Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti di Roma. A Parigi, il suo compito sarà quello di gestire la struttura esterna al villaggio olimpico, coordinando le attività e migliorando le prestazioni e l’efficienza dei servizi offerti. “È la mia prima Olimpiade – ha confessato Corazzi – e sono orgoglioso di poter rappresentare l’Italia in un’organizzazione di così alto livello.”

Matteo Corazzi rappresenta l’eccellenza nella gestione sportiva, un settore in cui l’Italia ha sempre brillato. La sua esperienza e le sue competenze nel migliorare l’efficienza delle strutture sportive sono essenziali per il successo delle delegazioni italiane. La presenza di Corazzi a Parigi non solo rafforza l’immagine del CONI, ma dimostra anche come la formazione e l’esperienza sportive possano tradursi in capacità manageriali di alto livello.

Il giornalista Massimo Boccucci, sessantenne, raggiungerà Parigi il 24 luglio per coprire la sua seconda Olimpiade come responsabile della comunicazione del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese (CONS). Dopo l’esperienza di Tokyo 2021, dove San Marino ha ottenuto le prime tre medaglie olimpiche della sua storia, Boccucci si prepara a raccontare nuove imprese sportive.

Portavoce della delegazione sanmarinese, il giornalista eugubino Massimo Boccucci

La delegazione sammarinese, composta da 20 atleti, tecnici e dirigenti, include medagliati come Alessandra Perilli nel tiro a volo e Myles Amine Mularoni nella lotta, oltre a nuovi talenti come Alessandra Gasparelli (atletica leggera), Loris Bianchi (nuoto) e Giorgia Cesarini (tiro con l’arco). “Essere parte di un gruppo di lavoro straordinario e rappresentare una piccola nazione come San Marino è un’esperienza prestigiosa – ha dichiarato Boccucci. – Siamo pronti a sognare ancora e a sorprendere il mondo.”

Massimo Boccucci, con la sua lunga carriera nel giornalismo sportivo, porta a San Marino una visibilità internazionale che è fondamentale per una piccola nazione. Il successo della delegazione sammarinese a Tokyo ha mostrato come anche le nazioni più piccole possano raggiungere grandi traguardi con la giusta comunicazione e promozione. Boccucci non è solo un cronista, ma un ambasciatore che utilizza la sua esperienza per promuovere i valori dello sport e dell’eccellenza.

Lo chef Sauro Scarabotta, cinquantenne con un’esperienza trentennale nell’imprenditoria gastronomica, sarà a capo dello staff che gestirà la ristorazione per la delegazione paralimpica brasiliana durante il periodo di adattamento a Troyes, a 180 chilometri da Parigi. Scarabotta è stato coinvolto dal Comitato Paralimpico Brasiliano per la sua competenza in alimentazione personalizzata, un aspetto innovativo che mira a migliorare le prestazioni degli atleti.

lo chef Scarabotta: “Mettere la buona cucina in un contesto di alto livello internazionale”

“Quando mi hanno chiamato, ho capito subito che questa era un’altra grande occasione per mettere la buona cucina in un contesto internazionale di alto livello”, ha detto Scarabotta, che in passato ha rappresentato il Brasile alla Beocuse D’or, una competizione mondiale di cucina. Il suo ristorante Friccò a San Paolo, aperto nel 1997, omaggia una ricetta della tradizione eugubina e rappresenta le sue radici italiane.

Sauro Scarabotta incarna la tradizione e l’innovazione culinaria italiana. La sua partecipazione ai Giochi Paralimpici rappresenta un esempio di come la cucina possa influenzare positivamente le prestazioni sportive. La nutrizione personalizzata per atleti paralimpici è un campo in crescita e l’esperienza di Scarabotta in questo settore dimostra come la gastronomia possa contribuire significativamente al successo sportivo.

La partecipazione di Matteo Corazzi, Massimo Boccucci e Sauro Scarabotta ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi della trentatreesima Olimpiade non è solo motivo di orgoglio per Gubbio, ma rappresenta un esempio di come le competenze italiane possano avere riconoscimento a livello internazionale.