26 Jul, 2025 - 15:30

Prociv Gubbio, nuove Unità Cinofile per la ricerca di persone disperse: il volontariato al servizio della vita

Prociv Gubbio, nuove Unità Cinofile per la ricerca di persone disperse: il volontariato al servizio della vita

L’Associazione Gruppo Protezione Civile Città di Gubbio OdV compie un salto di qualità nel panorama regionale e nazionale del volontariato con l’avvio operativo delle Unità Cinofile per la ricerca di persone scomparse, un settore altamente specializzato e strategico nei casi di emergenza.

Una delle due unità è già operativa, mentre l’altra è attualmente in fase di formazione, ma il segnale è forte: anche Gubbio potrà contare su risorse altamente professionali nella ricerca dei dispersi, in caso di smarrimento, calamità o eventi critici.

Cosa sono le Unità Cinofile in Protezione Civile

In ambito di Protezione Civile, un’Unità Cinofila è composta da un binomio formato da un cane addestrato e dal suo conduttore, che operano insieme nella ricerca di persone disperse in superficie o sotto le macerie, in situazioni quali crolli, terremoti, frane, smarrimenti o incidenti in zone impervie.

“È un’attività che unisce addestramento tecnico, empatia, conoscenza del territorio e spirito di servizio. Il cane è protagonista, ma il conduttore è guida, stratega e supporto fondamentale”, spiega Fabrizio Caira, ex Vigile del Fuoco con 15 anni di servizio nel Nucleo Cinofilo Umbro dei VVF e oggi formatore e supervisore del progetto eugubino.

Un progetto nato da competenza e passione

Il progetto prende forma da un’intuizione condivisa da Virna Venerucci, vicepresidente e responsabile della formazione dell’Associazione, e da Fabrizio Caira, professionista di lungo corso nel settore della cinofilia da soccorso.

La prima volontaria a raccogliere la sfida è stata Livia Sommer, medico veterinario ed educatrice cinofila da oltre 15 anni, accompagnata dalla sua fedele cagna Morgana, un’esemplare già formata secondo i protocolli regionali della Protezione Civile.

Formazione rigorosa, passione instancabile

Diventare un’Unità Cinofila operativa non è semplice: richiede almeno due anni di formazione costante, prove pratiche, esercitazioni simulate, nozioni tecniche e grande dedizione.

La preparazione si articola in due percorsi paralleli:

  • Per il conduttore, che deve acquisire competenze in:

    • volontariato e regolamenti della Protezione Civile,

    • cinofilia,

    • topografia e orientamento,

    • radio-comunicazioni,

    • psicologia delle emergenze.

  • Per il cane, che impara attraverso il gioco a:

    • lavorare in autonomia,

    • riconoscere e seguire l’odore umano nell’aria (“tecnica a cono d’odore”),

    • abbaiare come segnale di ritrovamento,

    • operare in ambienti complessi e rumorosi.

La tecnica del cono d’odore

Durante le ricerche, il cane opera senza guinzaglio, guidato solo dalla voce e dai comandi gestuali del conduttore. Quando viene “inviato”, sfrutta il suo olfatto per intercettare le particelle di odore emesse dalla persona dispersa.

Il cane crea nella mente una mappa odorosa tridimensionale e segue le tracce fino al punto più concentrato: è lì che avviene il cosiddetto scovo e la segnalazione.

Per il cane, tutto questo è un gioco ad alto valore motivazionale, in cui il premio non è solo il cibo ma soprattutto la soddisfazione di aver compiuto il proprio compito.

Esami e operatività ufficiale

Dopo il lungo periodo di addestramento, il binomio cane-conduttore deve affrontare una prova ufficiale che attesta il raggiungimento del livello operativo. In Umbria, è richiesta anche una verifica annuale per mantenere il riconoscimento, con prove sempre più realistiche e complesse.

Attualmente, l’Unità Cinofila operativa della Prociv Gubbio è composta da Livia Sommer e Morgana, che hanno già partecipato a missioni di ricerca reali in diverse zone dell’Umbria, rispondendo prontamente alle chiamate di emergenza.

In parallelo, è in formazione il binomio Emiliano Grelli e Athos, che seguiranno lo stesso percorso sotto la supervisione del team.

Un impegno continuo al servizio del territorio

L’introduzione delle Unità Cinofile all’interno dell’Associazione eugubina non è un episodio isolato, ma fa parte di una strategia di crescita e specializzazione della Prociv Gubbio, che da anni rappresenta un punto di riferimento per la prevenzione e il soccorso sul territorio.

Un modello di dedizione e cittadinanza attiva

Il progetto cinofilo è anche un esempio di volontariato moderno e qualificato, capace di unire:

  • formazione tecnica;

  • gestione delle emergenze;

  • relazione empatica uomo-animale;

  • lavoro di squadra con altri enti e forze dell’ordine.

Non a caso, la Prociv Gubbio collabora attivamente con Carabinieri, Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Servizi Sociali e Regione Umbria, offrendo supporto in operazioni complesse e spesso risolutive.

Una risorsa per tutta la comunità

L’esistenza di un’Unità Cinofila operativa sul territorio di Gubbio rappresenta una risorsa concreta per tutta la comunità. In caso di persona scomparsa, incidente montano, smarrimento o calamità, poter contare su un gruppo addestrato e immediatamente disponibile può fare la differenza tra la vita e la morte.

Ma è anche un valore educativo e sociale, che dimostra come passione, competenza e amore per gli animali possano tradursi in servizio attivo per il bene collettivo.

Un investimento per il futuro

Il percorso intrapreso dall’Associazione Gruppo Protezione Civile Città di Gubbio OdV dimostra che anche una piccola realtà locale può diventare un’eccellenza regionale e nazionale, investendo su formazione, innovazione e responsabilità.

Il progetto delle Unità Cinofile è appena iniziato, ma già lascia intravedere uno sviluppo futuro, con nuovi volontari interessati, collaborazioni istituzionali e l’idea – non troppo lontana – di trasformare Gubbio in un centro di riferimento per la cinofilia da soccorso in Umbria.

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Mario Farneti
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