Ieri sera, giovedì 19 giuno, Terni ha accolto la partecipatissima processione per la solennità del Corpus Domini. Numerosi i fedeli che vi hanno preso parte oltre a sacerdoti, confraternite della Diocesi con i loro stendardi, i cavalieri e le dame del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i cavalieri dell’Ordine Costantiniano, i ragazzi e le ragazze che hanno ricevuto l’Eucarestia per la prima volta quest'anno e i rappresentanti delle associazioni e movimenti e delle parrocchie. Il tutto è stato animato dal coro della diocesi diretto da don Sergio Rossini e dalla banda “T.Langeli” di Cesi.
La processione è stata un momento molto sentito dalla comunità, interrotto solamente dalle preghiere e dai canti. Il corteo ha attraversato le vie del centro cittadino snodandosi tra piazza Tacito, corso Tacito e piazza della Repubblica per arrivare infine in Cattedrale.
L'Umbria ha un legame identitario con la celebrazione del Corpus Domini che venne istituita per la prima volta ad Orvieto, in provincia di Terni, nel 1264 da papa Urbano IV con la bolla 'Transitarus' dopo il Miracolo di Bolsena dell'anno precedente. Si tratta di una festività "mobile" (come anche la Pasqua) che si tiene il giovedì o la domenica dopo la celebrazione della Santissima Trinità. Al centro della solennità, che chiude il periodo delle feste pasquali, vi è il mistero dell'Eucarestia istituita da Gesù nell'ultima cena.
L'Eucarestia per i fedeli cattolici riveste un valore essenziale. "Il punto di riferimento e la base per lo sviluppo e la rinascita di ogni comunità, quindi della nostra città, della nostra società e del nostro territorio" l'ha definita con queste parole il vescovo Francesco Antonio Soddu spiegando quel mistero. "L'Eucarestia - ha detto ancora - così silenziosa, così rispettosa e discreta, contiene in sé la totalità dei progetti di Dio; è l’atto più grande di Dio onnipotente a favore della nostra umana fragilità. Il silenzio eloquente dell’Eucaristia penetra nella nostra società e nel mondo intero invaso dai rumori mortiferi delle armi e di ogni genere di violenza, sia a livello internazionale che a livello locale e familiare".
In questo momento storico dilaniato da conflitti internazionali Soddu ha fatto riferimento alla pace e la bisogno di rinascita. "Solamente Gesù è il nutrimento sano della nostra esistenza totale - ha sottolineato - che neutralizza ogni alimento nocivo del quale il mondo è purtroppo strapieno ed imbandito sulle mense degli innumerevoli tavoli offerti a buon mercato da coloro che in tutti i modi speculano sulla vita, sia fisica e sociale che spirituale e morale delle persone, a danno dei più poveri e indifesi. In questo contesto l’espressione di Gesù “Fatte questo in memoria di me” annienta qualsiasi strumentalizzazione o manipolazione di sorta nell’utilizzo di Dio e del suo nome ed orienta, invece, ogni desiderio ed azione ancorandoli al dono d’amore di Cristo, al quale siamo chiamati ad essere conformati".
Molti i giovani e giovanissimi presenti alla processione che sul sagrato della chiesa, dal pomeriggio, si sono impegnati per realizzare una piccola infiorata con i simboli eucaristici.
Domenica 22 giugno si celebrerà il Corpus Domini in numerosissime città umbre, dai grandi centri ai piccoli Comuni. Ad accompagnare la solennità, come tradizione, ci saranno le infiorate, effimere opere d'arte realizzate prima della processione che sono parte integrante della celebrazione.
L'infiorata nel corso dei secoli è diventata un momento di unione per l'intera comunità che lavora assiduamente alla sua preparazione anche da mesi prima. I tappeti floreali sono diventati parte integrante della celebrazione, rendendo omaggio alla reale presenza di Cristo nell'Eucarestia e, più in generale, alla bellezza del Creato.
Il Quotidiano Online dell'Ateneo
Niccolò Cusano
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