C’era la pioggia oggi pomeriggio ma sotto, la bandiera arcobaleno ha avvolto pacificamente tutta la città. Intorno alle 15, una folla è partita dalla stazione dei bus per quello che è stato il primo Transfem Pride nella storia di Terni. Una folla allegra e colorata composta da tante persone di ogni età, che ha manifestato contro il patriarcato e tutte le sue insidiose espressioni, facendosi portatrice di fondamentali rivendicazioni sul fronte dei diritti civili. Una folla consapevole e unita dove c’erano giovani, famiglie e anche tanti bambini e bambine.

Musica, balli, slogan e soprattutto l’orgoglio dell’appartenenza a una comunità, quella LGBTQIA+ che ha ribadito il diritto a essere Singolari Plurali DiversƏ Uguali. Perché i diritti devono essere garantiti a tutte e a tutti e se così non fosse, non sarebbero più di diritti ma privilegi. Dalla stazione è partita la parata che ha attraversato le strade e le vie di Terni, passando per viale Campofregoso e via Lungonera Savoia, superando l’Obelisco e facendo una sosta sotto al Comune per poi infine arrivare a Piazza Solferino dove si sono susseguiti gli interventi degli attivisti tradotti in simultanea in lingua italiana dei segni.

La manifestazione di oggi ha chiuso una intensa stagione di eventi che si sono svolti in città e che hanno avuto il merito di avvicinare e sensibilizzare tutta la cittadinanza su numerosi temi di interesse: dalla salute alla famiglia, passando per l’arte e la cultura nell’ottica transfemminista. L’associazione Esedomani di Terni è il punto di riferimento del Transfem Pride, coordinando un comitato promotore di cui fanno parte 46 realtà fra associazioni, enti, collettivi ed organizzazioni di persone femministe e transfemministe (sia del territorio che da fuori) e 5 partiti politici che hanno sottoscritto un manifesto le cui parole chiave sono interdipendenza, responsabilità e autodeterminazione, sottolineando la necessità di opporsi alla violenza di genere endemica.

Che cos’è il transfemminismo

Il Transfem Pride ha scelto di partire dal linguaggio, chiarendo cosa significhi la parola transfemminismo. “Il transfemminismo manifesta i ruoli di genere come costruzione sociale, mezzi di oppressione di una società patriarcale” si legge nel manifesto. “Questa forma di femminismo si incarna in movimenti di resistenza inclusiva ed ecologica, tutelando e valorizzando tutte le soggettività esistenti oltre il binarismo etero normato attraverso un impegno intersezionale. Il transfemminismo è in lotta contro ogni struttura di potere che manifesta la divisione, le gerarchie e l’odio intrinseco nella società“.

Quello di oggi a Terni è stato anche il primo Pride dell’Umbria, il prossimo si terrà a Perugia il primo giugno. Tradizionalmente infatti il mese del Pride è giugno in onore ai moti dello Stonewall del 1969, considerati come il primo vero Pride della storia. Quella di anticipare i Pride rispetto alle date tradizionali è stata una scelta precisa, come ci ha raccontato Luca Montali presidente di Esedomani, con lo scopo di indirizzare il voto alle prossime elezioni dell’8 e 9 giugno verso partiti vicini alle tematiche per cui si batte la comunità LGBTQIA+.

Il primo Terni Transfem Pride: le rivendicazioni

Le rivendicazioni del Pride sono molteplici, le riportiamo così come diffuse dal comitato promotore: “la visibilità delle persone LGBTQIA+, per l’educazione emotiva e sessuale, per il matrimonio egualitario, per la legittimazione delle relazioni non monogame, per avere leggi che ci tutelino contro la discriminazione e la violenza, per la parità salariale, per l’accessibilità universale, per aumentare i fondi ai Centri Antiviolenza, per il riconoscimento delle persone genitrici LGBTQIA+ e dei figli alla nascita, per l’accesso alla Procreazione Medicalmente Assistita e alla Gestazione Per Altri, per persone single e LGBTQIA+, per il riconoscimento del genere autodeterminato, per la garanzia del diritto all’identità di genere e all’integrità fisica e psichica delle persone, per la possibilità di avere un genere neutro nei documenti personali e per l’adozione di carriere alias a scuola e sul luogo di lavoro“.