Gubbio si prepara a vivere una primavera speciale, fatta non solo di fiori, ma soprattutto di mani, memoria e materia trasformata. Si chiama “Primavera in Bottega” l’iniziativa promossa dall’Archivio delle Mani Maestre, una vera e propria festa dell’artigianato, del riuso creativo e della bellezza che nasce dal recupero.
L’evento si terrà negli spazi unici della Bottega d’Arte Gypsea e della Chiesa di San Giuliano, luoghi che già da soli raccontano storie di arte e tempo. Qui, i partecipanti potranno trasformare oggetti comuni – cornici, lampade, specchi – in opere d’arte contemporanea, dando nuova vita a materiali spesso dimenticati.
Questo nuovo appuntamento rappresenta la naturale continuazione del progetto avviato dall’Archivio delle Mani Maestre, già protagonista con una mostra di successo al Palazzo dei Consoli tra giugno e novembre 2024. Ben 135 calchi di mani di artigiani, artisti e maestri d’arte hanno raccontato in quell’occasione un patrimonio immateriale preziosissimo: il sapere del “fare”.
“Ci rimettiamo in gioco con un’esperienza culturale e sensoriale in cui il passato incontra il presente”, ha detto Patrizia Ramacci, ideatrice del progetto, sottolineando l’importanza di riscoprire “la felicità del fare” e il valore della sostenibilità attraverso il riuso artistico.
La “Primavera in Bottega” è molto più di una semplice esposizione: è un percorso tra arte, memoria e creatività, pensato per coinvolgere cittadini, artisti, famiglie e scuole.
Durante l’intero evento sarà possibile:
Ammirare giocattoli storici della collezione Piero Consoli Noto
Scoprire “L’Offerta”, un totem in ceramica creato da Ugo La Pietra per Ceramiche Rometti
Seguire visite guidate con l’architetto Luca Lepri, che illustrerà l’arte del riuso
Partecipare a incontri tematici e workshop pratici
Ore 11.00 – “Il reimpiego dell’opera d’arte devozionale” con Elisa Polidori e Paolo Salciarini
Ore 14.30 - 16.30 – “Upcycling e ricordi”, incontro con la designer Maddalena Vantaggi, per imparare a dare nuova vita ai ricordi attraverso l’arte del riciclo creativo
Ore 18.00 – “Aperitivo della memoria” con Lorenzo Diamantini, per riscoprire il legame profondo tra cibo, tradizione e memoria personale
L’assessore alla Cultura Paola Salciarini ha definito “Primavera in Bottega” una preziosa occasione per la valorizzazione del patrimonio artigianale e artistico locale. Un evento che “tiene alta l’attenzione sul tema del riuso e del riutilizzo dei materiali”
Secondo Salciarini, l’Archivio delle Mani Maestre rappresenta una realtà fondamentale per Gubbio, capace di:
Custodire il sapere artigiano
Rendere attuale la tradizione
Educare alla sostenibilità attraverso l’arte
Ogni oggetto racconta una storia. E quando viene recuperato, rielaborato, trasformato con cura e creatività, diventa un ponte tra passato e futuro. Questa è la filosofia che guida “Primavera in Bottega”: dare nuovo significato a ciò che sembrava perduto, trasformando il consumo in cultura, l’usa-e-getta in identità.
Non si tratta solo di artigianato, ma di una vera forma d’arte narrativa, capace di:
Valorizzare la memoria individuale e collettiva
Insegnare il rispetto per l’ambiente
Celebrare la manualità e la creatività umana
La forza di “Primavera in Bottega” sta anche nella sua capacità di riunire persone diverse attorno a un obiettivo comune: celebrare il fare, il creare, il condividere. L’iniziativa coinvolge:
Artisti e designer
Artigiani locali
Famiglie e scuole
Istituzioni pubbliche e private
Una vera rete di relazioni, che rafforza l’identità culturale della città e rende il lavoro artigianale un’esperienza collettiva e trasformativa.
In un tempo in cui tutto sembra scorrere veloce, consumarsi in fretta, Gubbio lancia un messaggio forte e chiaro:
“Prendiamoci cura del passato per costruire un futuro più consapevole e umano”.
“Primavera in Bottega” è un invito a rallentare, a osservare, a toccare con mano il valore del lavoro artigiano, a sentirsi parte di un racconto fatto di gesti antichi e nuove visioni. È un inno alla bellezza che nasce dalle mani, al potere della trasformazione, alla felicità del fare.