La sanità pubblica umbra si trova ad affrontare problemi importanti, ma anche a opportunità per un radicale miglioramento: questo è il tema di “Prima la Salute”. È quanto emerge dal “Manifesto per la sanità pubblica” presentato dalla coalizione di centrosinistra “Patto Avanti”, che ha raccolto le istanze e le criticità emerse dalla mobilitazione sanitaria sul territorio regionale.
L’evento, intitolato “Prima la Salute”, si è tenuto al Barton Park di Perugia e ha visto la partecipazione di esponenti regionali e nazionali di tutte le forze politiche della coalizione, incluso il senatore e tesoriere del Pd Michele Fina. Questo incontro ha rappresentato una tappa significativa nel percorso intrapreso da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Democrazia Solidale-Demos, Partito Socialista Italiano e movimenti civici umbri, in vista degli imminenti appuntamenti elettorali.
Prima la Salute: in cosa consiste il Manifesto
Il “Manifesto per la sanità pubblica” si pone l’obiettivo di affrontare le criticità emerse nel sistema sanitario umbro e di proporre soluzioni concrete per garantire un servizio equo, efficiente e accessibile a tutti i cittadini. Tra le principali sfide individuate dalla coalizione vi è la rinuncia alle cure da parte di un paziente su dieci a causa dei costi insostenibili o della difficoltà negli spostamenti, l’eccessiva lunghezza delle liste d’attesa e la chiusura delle agende di prenotazione.
Per rispondere a queste criticità, il manifesto propone dieci punti chiave per una riforma sostanziale della sanità pubblica umbra. Innanzitutto, si sottolinea l’importanza di fermare la privatizzazione e rivedere il ruolo dei privati nel settore sanitario, ponendo l’accento sull’integrazione e complementarità con il servizio sanitario pubblico.
Altro punto fondamentale è l’investimento nella prevenzione e nella promozione della salute, con particolare attenzione alla prevenzione primaria e agli stili di vita salutari. La coalizione propone anche un aumento significativo degli investimenti nel sistema sanitario, con l’obiettivo di destinare almeno il 7,5% del PIL al Fondo sanitario nazionale.
Per affrontare l’elevata domanda di cure e ridurre le liste d’attesa, il manifesto propone un piano straordinario di assunzioni e l’abolizione del tetto per la spesa del personale. Si sottolinea inoltre l’importanza di rilanciare e riorganizzare il Sistema sanitario regionale, promuovendo l’integrazione tra le diverse strutture e garantendo la piena operatività della Rete oncologica regionale.
Infine, il manifesto si concentra sull’importanza di considerare la salute mentale come una priorità sanitaria e sociale e sull’attuazione della riforma della medicina di prossimità, con l’obiettivo di garantire un’assistenza continua e qualificata.
Criticità e proposte per un sistema più equo ed efficiente
Si è trattato di un vivace dialogo tra figure istituzionali, operatori sanitari e cittadini. Marina Sereni del Pd, Andrea Quartini del M5s, Alessio D’Amato di Azione, Elisabetta Piccolotti di Avs e Adiberto Favilli del Psi hanno contribuito con idee e proposte per affrontare le sfide della sanità pubblica nella regione.
Il senatore Michele Fina del Partito Democratico ha messo in evidenza la gravità della situazione sanitaria nel paese, evidenziando storie di persone costrette a rinunciare alle cure o a curarsi lontano dal proprio territorio.
Le criticità emerse durante il convegno sono state affrontate con determinazione, e sono emerse proposte concrete per migliorare il sistema sanitario regionale. Tommaso Bori, segretario regionale del Partito Democratico, ha citato Susan Sontag, sottolineando la complessità della salute come diritto e come riflesso delle disuguaglianze sociali. Ha inoltre toccato temi cruciali come i diritti delle donne, l’aborto, la salute mentale e la sanità pubblica.
Thomas De Luca del M5s ha espresso la determinazione nel superare le attuali difficoltà della sanità in Umbria, enfatizzando l’importanza della prevenzione sia primaria che secondaria. Francesco Sorci di Azione, pur non aderendo al Patto Avanti, ha espresso sostegno alle iniziative per la salvaguardia del servizio sanitario. Il segretario regionale del Psi, Federico Novelli, si è concentrato sulla sanità territoriale.
Il governo Meloni è stato criticato per i tagli alla sanità pubblica, un approccio ritenuto dannoso per il sistema sanitario. Durante il convegno, è emerso come l’attuale sistema sia afflitto da lunghe liste d’attesa, difficoltà nell’accesso ai servizi e un incremento della mobilità passiva. È stato evidenziato anche il grave problema del burnout tra il personale sanitario, causato dalla mancanza di sostituzioni e da un carico di lavoro insostenibile.
Il segretario comunale di Avs, Lorenzo Falistocco, ha sottolineato l’importanza di investire nella sanità pubblica e territoriale. “La destra non sta facendo investimenti sufficienti nella sanità”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di un sistema sanitario pubblico, efficiente e accessibile a tutti. Il convegno si è concluso con un forte impegno da parte dei partecipanti a continuare a lavorare per una sanità più equa, efficiente e inclusiva in Umbria.