Il programma di screening mammografico promosso dall’Usl Umbria 1 ha raggiunto nel 2024 un tasso di adesione del 71% tra le donne residenti nella fascia d’età 50-74 anni, un risultato che l’Azienda sanitaria definisce "significativo" e che, come evidenziato nel comunicato ufficiale, "supera ampiamente" lo standard minimo del 60% stabilito dal Gruppo italiano per lo screening mammografico (Gisma). A livello regionale, la partecipazione media si è attestata intorno al 70%.
I numeri traducono in modo concreto l’impegno sul territorio: delle 45.080 donne invitate lo scorso anno, 30.281 hanno risposto all’appello sottoponendosi alla mammografia di screening. Grazie a queste prestazioni, sono stati individuati 187 casi di tumore mammario, a conferma dell’importanza della diagnosi precoce come strumento essenziale per incrementare le probabilità di guarigione e migliorare la qualità della vita delle pazienti. Le autorità sanitarie locali sottolineano l’importanza della partecipazione di massa: "confermando una partecipazione solida e consapevole", recita il comunicato, "le donne umbre contribuiscono in modo determinante all’efficacia del programma di prevenzione".
Oltre all'adesione, il report dell’Usl Umbria 1 evidenzia progressi anche nella gestione degli approfondimenti diagnostici. Nel 2024, il 52% delle donne richiamate per sospetto mammografico ha completato ulteriori accertamenti entro un mese, un incremento considerevole rispetto al 26% del 2023. L’Azienda sanitaria definisce questo dato "in netto miglioramento", pur riconoscendo che resta ancora al di sotto dello standard Gisma, che prevede il completamento degli approfondimenti entro 28 giorni nel 90% dei casi.
Questi ati indicano aree strategiche di intervento per ottimizzare l’organizzazione dei percorsi diagnostici, ridurre i tempi di attesa e garantire un coordinamento più efficiente tra screening, approfondimenti clinici e presa in carico multidisciplinare.
Il programma di screening dell’Usl Umbria 1 è rivolto a tutte le donne tra i 50 e i 74 anni, con una mammografia gratuita ogni due anni. Come sottolinea il comunicato ufficiale, "Un’opportunità fondamentale per la diagnosi precoce del tumore al seno, che può fare la differenza nella cura e nella qualità della vita". La diagnosi precoce consente di individuare eventuali lesioni in fase iniziale, aumentando le probabilità di trattamenti meno invasivi e migliorando gli esiti clinici complessivi. La partecipazione regolare allo screening rappresenta dunque uno strumento cruciale per la salute pubblica e per la riduzione dell’impatto della malattia nella popolazione femminile.
In occasione dell’Ottobre Rosa, l’Usl Umbria 1 ha intensificato le iniziative informative e operative sul territorio. La Regione Umbria ha esteso la fascia di screening anche alle donne tra 45 e 49 anni, con un incremento delle richieste tale da rendere necessario ampliare il numero di sedute disponibili fino a fine mese.
Le strutture coinvolte nello screening comprendono il poliambulatorio Europa di Perugia, gli ospedali di Castiglione del Lago, Pantalla (ospedale Media Valle del Tevere), Assisi, Città di Castello, Gubbio-Gualdo Tadino e la Casa della Comunità di Città della Pieve. Sono stati inoltre allestiti punti informativi presso il poliambulatorio Europa di Perugia e negli ospedali di Assisi e Pantalla. A Castiglione del Lago, mercoledì 29 ottobre, dalle 11:30 alle 13:30, sarà attivo un punto informativo con la presenza di professionisti di oncologia e senologia, disponibili a fornire consulenze e rispondere alle domande delle cittadine.
Nelle strutture di Branca e Città di Castello sono stati organizzati incontri dedicati non solo alla prevenzione, ma anche al supporto psicologico delle donne affette dalla patologia, riconoscendo l’importanza del benessere emotivo nel percorso di cura e follow-up.
I risultati 2024 dell’Usl Umbria 1 evidenziano progressi significativi, sia in termini di adesione allo screening che di tempestività negli approfondimenti diagnostici, pur mostrando margini di miglioramento per allinearsi pienamente agli obiettivi di qualità fissati dal Gisma. Per consolidare questi risultati, risulta essenziale proseguire con campagne informative mirate, ottimizzare i percorsi diagnostici e garantire risorse adeguate alle strutture dedicate. L'invito conclusivo, rivolto alle donne della fascia d’età target e alle più giovani coinvolte dall’estensione della fascia 45-49 anni, è di aderire al programma di screening e rispondere prontamente agli eventuali richiami diagnostici. La partecipazione attiva rimane lo strumento più efficace per favorire la prevenzione e ridurre l’impatto del tumore al seno sulla salute femminile.