In occasione della ricorrenza della giornata mondiale della poesia, oggi è stato presentata l’opera ricca di luce di Biagio Marin messa in evidenza dal carteggio con Anna De Simone nel volume “Lasciami il sogno”, pubblicato dall’associazione per la poesia e casa editrice Il Ponte del Sale a cura di Edda Serra. Questo evento è stato al centro dell’incontro online di oggi nell’ambito delle iniziative legate al Premio letterario Vittoria Aganoor Pompilj organizzato dal Comune di Magione (Pg).

All’incontro sono intervervenuti Marco Munaro, editore, Ombretta Ciurnelli, poeta in dialetto. A coordinare l’incontro è stata Luigina Miccio, di Komunicareleditoria.

Biagio Marin nelle lettere con Anna De opera illustrata al Premio Vittoria Aganoor Pompilj

Il volume raccoglie le lettere che Anna De Simone, giovane professoressa d’italiano in un liceo di Milano, epistolari che si scambia dal 1982 al 1985 con il poeta Biagio Marin, ultranovantenne e malato, dove la professoressa resta folgorata dalla sua poesia.

Si tratta di un carteggio in cui si vede il nascere di un’amicizia che si farà sempre più profonda e intima mentre, in parallelo, vi si leggono le diverse fasi che porteranno alla stesura, tra esitazioni e senso di inadeguatezza da parte di Anna De Simone, della biografia “L’Isola Marin. Biografia di un poeta”,  dedicata all’amato poeta che sarà pubblicata alcuni anni dopo la scomparsa di Biagio Marin. Un carteggio da cui emergono le poetiche visioni di Grado dove il poeta è nato e dove trascorrerà i suoi ultimi anni morendovi nel 1985

Anna De Simone, nata nel 1937 a Milano da genitori siciliani e recentemente scomparsa, ha curato opere di divulgazione dei classici nelle scuole e presso il grande pubblico e, tra i contemporanei, di Bianca Dorato, Ida Vallerugo, Pierluigi Cappello e Franco Loi

Biagio Marin (di Grado 1891-1985) è uno dei massimi poeti del Novecento. Si è formato tra Gorizia, Pisino, Firenze e Vienna in un clima culturale aperto e ricchissimo, senza mai rinunciare a una sua radice popolare e insieme sapienziale e mistica. Laureatosi in filosofia a Roma, insegna nelle scuole superiori e poi fu anche il bibliotecario nella città di Trieste.

Le sue poesie sono raccolte nei tre volumi de I canti de l’isola, e nelle Poesia (1981) a cura di Edda Serra e Claudio Magris, da lui considerato un figlio e con cui intrattenne una fitta corrispondenza pubblicata da Garzanti: “Ti devo tanto di ciò che sonoa cura di Renzo Sanson.

Autore di incantevoli prose memorialistiche da “L’Isola d’oro” a I “delfini di Scipio Slapater“, come poeta è rimasto fedele al dialetto di Grado. Di recente pubblicazione il carteggio con Pier Paolo Pasolini “I chiaroscuri di un affetto vero” (1952-1969) pubblicato da PM edizioni.