Nel variegato panorama dei premi letterari nazionali, quello dedicato alla memoria di Severino Cesari si è presto consolidato per autorevolezza, qualità delle proposte e della giuria. Dedicato esclusivamente alle opere prime, da poco sono stati annunciati i 10 finalisti dell'edizione 2025.
30 le opere d’esordio di narrativa italiana pervenute, tra romanzi e raccolte di racconti, segnalate dagli editori italiani, dall’associazione culturale Severino Cesari, da librerie italiane e da alcune biblioteche umbre. La rosa dei dieci finalisti dell'ottava edizione è composta da:
Ora i titoli finalisti passeranno al vaglio della Giuria composta da Daria Bignardi, Giovanni Dozzini, Luca Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo Papi e Simona Vinci (presidente). I giurati selezioneranno le oepre della terzina vincente, che riceverà premi in denaro. La cerimonia di premiazione durante la quale sarà decretato il vincitore, si terrà durante di UmbriaLibri a Perugia, già fissata per domenica 26 ottobre dalle ore 10.30.
Severino Cesari, nato nel 1951 a Città di Castello, umbro di nascita e formazione, è stato un giornalista, scrittore ed editor. A lui si deve la celeberrima collana Stile Libero di Einaudi, fondata insieme a Paolo Repetti. Dal 1996 al 2000 è stato anche presidente e amministratore delegato di Adnkronos Libri con cui ha dato vita a due nuove collane sperimentali, una dedicata ai ragazzi e l'altra alla divulgazione scientifica.
Spentosi prematuramente a Roma nel 2017, all’età di 65 anni, in sua memoria a partire dal 2018 la Regione Umbria, in collaborazione con l’associazione fondata dalla moglie Emanuela Turchetti, promuove il Premio a lui dedicato.
Raggiungere il tanto agognato traguardo della pubblicazione, per un autore esordiente, è soltanto il primo passo. Da lì parte un percorso, forse ancora più in salita, che è quello di far conoscere ed apprezzare la propria opera al pubblico. Un incontro tutt'altro che semplice. In questo senso i premi letterari possono costituire un eccellente trampolino di lancio per costruire ponti tra chi pubblica per la prima volta e i propri lettori.
Severino Cesari durante la sua carriera ha sempre dimostrato di saper innovare compiendo scelte originali e di successo. La sua attività di scouting letterario rivive in pieno in questo Premio a lui intitolato, nella volontà di dedicarsi esclusivamente alle opere prime, siano esse romanzi o raccolte di racconti. Ma c'è anche di più.
Ogni editore può infatti presentare una sola opera per ciascuna edizione. Ciò significa che spesso accanto alle case editrici più note e blasonate, vi sono le proposte di quelle indipendenti per le quali il Premio costituisce una vetrina importante.
Nel 2024 a guadagnarsi il podio è stato Emanuele Adrovandi con 'Il nostro grande niente' uscito per Einaudi. Nel 2023 il primo posto è andato a Davide Rigiani con 'Il Tullio e l'eolao più stranissimo di tutto il Canton Ticino' (Minimum Fax); nel 2022 a Bernardo Zannoni con 'I miei stupidi intenti' (Sellerio); nel 2021 a Nicoletta Verna con 'Il valore affettivo' (Einaudi); nel 2020 a Fabio Bacà con 'Benevolenza cosmica' (Adelphi); nel 2019 a Cristina Marconi con 'Città irreale' (Ponte alle Grazie) e nel 2018, primo anno del premio, a Daniele Mencarelli con 'La casa degli sguardi' edito da Mondadori.