Il Premio Letterario Città di Lugnano ha celebrato la sua decima edizione, vedendo come protagoniste assolute le donne. Questo evento culturale di grande rilevanza ha visto Emanuela Anechoum trionfare con il suo romanzo “Tangerinn”, un’opera che ha catturato l’attenzione della giuria per la sua profondità narrativa e la capacità di evocare emozioni intense. 

Premio Letterario Città di Lugnano, tutti i vincitori

Il premio della giuria popolare, un riconoscimento molto ambito che riflette il gradimento del pubblico, è stato assegnato a “Il velo strappato” di Brunella Schisa. La Schisa, con la sua abilità di raccontare storie coinvolgenti e profonde, ha saputo conquistare il cuore dei lettori. Nella sezione dedicata ai racconti inediti, il tema della luce ha ispirato Pancrazio Anfuso, il cui racconto “Dal buio” ha vinto per la sua originalità e per la maestria con cui ha trattato un tema così complesso e affascinante.

Un momento particolarmente toccante della manifestazione è stato l’assegnazione del premio speciale dedicato a Giorgio Patrizi. Questo premio, istituito per onorare la memoria dell’illustre italianista e fondatore del premio, è stato assegnato a Deborah Gambetta per il suo racconto “Incompletezza”. Patrizi, scomparso meno di un anno fa, è stato ricordato per il suo immenso contributo alla cultura italiana e per il suo impegno nella promozione della letteratura. La Gambetta, con il suo racconto, ha saputo rendere omaggio alla memoria di Patrizi, rispecchiandone l’amore per la scrittura e la ricerca della verità.

Tra i finalisti di questa edizione spiccano i nomi di Giulia Corsalini con “La condizione della memoria” e Alice Urciolo con “La verità che ci riguarda”. Questi autori, con le loro opere, hanno dimostrato grande talento e sensibilità, affrontando temi complessi e attuali con uno stile narrativo unico. 

La giuria, composta da esperti del settore e presieduta da Paolo Petroni, includeva figure di rilievo come Daniela Carmosino, Annagrazia Martino, Giorgio Nisini, Paolo Pintacuda, Ilaria Rossetti, Carlo Zanframundo e Luca Ricci, vincitore dell’edizione 2023. La composizione della giuria, con la presenza di personalità di spicco del mondo letterario, ha garantito un giudizio di alta qualità e professionalità.

Gli altri premi, tra scrittori in erba e giovani talenti 

Durante la cerimonia di premiazione, è stata inaugurata presso il palazzo comunale una mostra curata da Amnesty International dal titolo “Com’eri vestita”. Questa esposizione, composta da sedici postazioni, presenta gli abiti indossati da donne al momento della violenza subita, accompagnati da brevi didascalie che raccontano il contesto degli eventi. La mostra ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulla tematica della violenza di genere, sfatando i pregiudizi che spesso circondano le vittime e promuovendo una maggiore consapevolezza e solidarietà.

L’iniziativa ha visto anche il coinvolgimento dei più giovani con il Premio Letterario Scrittori in Erba, dedicato a due figure femminili di spicco di Lugnano: la maestra Loredana Santacroce e la consigliera Maria Saltalamacchia. Il tema “Radici” ha guidato gli studenti delle scuole locali nella creazione dei loro elaborati, offrendo loro l’opportunità di esplorare e riflettere sulle proprie origini e sulla storia del proprio territorio.

Per la categoria racconti, il primo premio è stato conferito a Nicolò Ruco di Lugnano in Teverina, mentre per la sezione poesie, Ludovica Masci di Penna in Teverina ha conquistato il primo posto. I lavori dei giovani autori sono stati presentati in un reading intitolato “Dichiarazioni d’Amore” a cura dell’associazione Teatro Ippocampo, un evento che ha visto la partecipazione entusiasta di studenti, insegnanti e genitori.

La giornata si è conclusa con un convegno dedicato alle radici culturali, parte del progetto che coinvolge il comune di Lugnano in Teverina e altre località dell’Amerino. Questo incontro ha rappresentato un importante momento di riflessione e discussione sulle tradizioni e il patrimonio culturale del territorio. Tra i relatori d’eccezione vi erano la consigliera del ministro dell’istruzione Valeria Alessandrini, Pina Foti e Paola Dell’Uomo, esperte sul Turismo delle Radici. Gli interventi di questi esperti hanno offerto una panoramica completa e approfondita sull’importanza di valorizzare e preservare le radici culturali.