13 Jun, 2025 - 22:03

Premio Cerevisia 2025: l’Umbria al vertice con sei birrifici premiati

Premio Cerevisia 2025: l’Umbria al vertice con sei birrifici premiati

La birra artigianale italiana segna un nuovo traguardo al Premio Cerevisia 2025, concorso nazionale dedicato alle eccellenze brassicole. Una volta poche decine, oggi i microbirrifici in Italia sfiorano quota mille, spinti dalla domanda crescente e dall’intraprendenza di giovani imprenditori. Questa evoluzione è stata fotografata dall’edizione 2025 del premio: 147 birre selezionate e 27 birrifici vincitori provenienti da 13 regioni, a testimonianza di un settore sempre più complesso e maturo.

Umbria domina il Premio Cerevisia 2025 con sei birrifici premiati

Sul podio delle regioni più premiate svetta l’Umbria, che conquista il primato con sei birrifici vincitori. I nomi dei sei birrifici umbri che hanno trionfato al Premio Cerevisia 2025 sono: Birra Flea, Birra Nursia, Birralfina, Birrificio Colfiorito, Fabbrica della Birra Perugia e Mastri Birrai Umbri. “Sono orgoglioso che quest’anno l’Umbria salga sul gradino più alto del podio, con sei premi che testimoniano la crescita qualitativa della regione” ha dichiarato Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio dell’Umbria e del BaNAB (Banco Nazionale di Assaggio delle Birre).

Il risultato umbro è frutto di un fermento reale: la Regione conta 25 birrifici iscritti al Registro Imprese (di cui 14 con produzione prevalente) e ha persino approvato nel 2023 una legge per valorizzare la birra artigianale e promuovere l’intera filiera del luppolo. “Abbiamo scommesso sulla birra artigianale come volano per l’agroalimentare e il turismo. I risultati si vedono: la qualità cresce, le imprese si rafforzano e il settore attira giovani”, ha commentato Mauro Bacinelli dell’Assessorato Agricoltura dell’Umbria, sottolineando come Cerevisia sia “uno strumento potente in questo processo” di crescita.

Le altre regioni italiane premiate al Cerevisia 2025: un confronto nazionale

L’exploit dell’Umbria è seguito da un folto gruppo di inseguitrici. Campania, Calabria, Lazio e Lombardia ottengono infatti tre riconoscimenti ciascuna, confermando la diffusione capillare della qualità birraria in tutta Italia. Veneto porta a casa due premi, mentre Marche, Sardegna, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Puglia contano un vincitore a testa. La mappa geografica dei premi Cerevisia 2025 copre così l’intera penisola, segno di una cultura della birra artigianale in fermento da nord a sud.

Premio Cerevisia 2025: un concorso che promuove l’eccellenza della birra artigianale

Nato nel 2013, il Premio Cerevisia è più di una semplice rassegna: è un concorso annuale dal profilo istituzionale e scientifico elevato. Nato per iniziativa della Camera di Commercio (allora di Perugia, oggi dell’Umbria), della Regione Umbria, del Comune di Deruta, del CERB (Centro di Ricerca per l’Eccellenza della Birra dell’Università di Perugia) e di AssoBirra, il premio punta a promuovere la produzione e il consumo di birra di qualità e a premiare le eccellenze birraie del Paese.

Il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dell’AITBM (Associazione Italiana dei Tecnici della Birra e del Malto) ne rafforza il prestigio, facendo del Cerevisia un punto di riferimento per i birrifici italiani orientati all’eccellenza e all’innovazione nel solco della tradizione. 

I birrifici premiati hanno diritto a menzionare il riconoscimento ottenuto nelle proprie comunicazioni e sulle etichette, a riprova del valore che questo titolo rappresenta nel mercato. Inoltre, il trofeo consegnato – una riproduzione artistica in ceramica di Deruta – sottolinea il legame del concorso con il territorio umbro e le sue eccellenze artigianali.

Come avviene la selezione delle birre per il Premio Cerevisia: analisi chimiche e degustazioni

A rendere unico il Premio Cerevisia è il suo metodo di selezione severo e imparziale. Ogni birra candidata viene sottoposta a un doppio esame: uno chimico-fisico e uno organolettico (di degustazione). Il primo viene svolto nei laboratori del CERB, il primo centro di ricerca brassicola in Italia fondato dal prof. Paolo Fantozzi, dove per ciascuna birra viene rilasciato un certificato ufficiale di analisi. Il secondo esame è affidato a una giuria nazionale di degustatori esperti, che valutano le birre rese completamente anonime secondo un protocollo pubblico certificato.

 Durante le sessioni di assaggio, ogni campione viene versato al momento davanti ai giudici, garantendo la massima freschezza e imparzialità nella valutazione. “Questo è l’unico premio che garantisce non solo la qualità organolettica delle birre, ma anche la conformità delle etichette, dei materiali e del packaging alle normative vigenti”, ha sottolineato il professor Paolo Fantozzi, vice presidente del comitato BaNAB. In altre parole, il Cerevisia premia non solo il gusto ma anche la cura produttiva e la serietà delle aziende, assicurando che l’eccellenza sia totale, dal contenuto al contenitore.

 

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Francesca Secci
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