Oltre 6.500 euro di multe in un solo intervento al posto di blocco: è questo il bilancio di una delle tante operazioni messe in campo dalle forze dell’ordine Perugia, nell’ambito di una strategia volta a colpire duramente le violazioni del Codice della Strada e prevenire attività illegali. Il fatto che ha portato a questo ingente importo è l’ennesima dimostrazione di come i controlli sul territorio stiano producendo effetti concreti. Uno scooter irregolare, due giovani in fuga e una serie di infrazioni che non sono passate inosservate.

A Perugia si respira un clima di sorveglianza con l’aumento dei controlli predisposti dalla Questura della città. Si tratta di un’azione precisa, volta a mettere un freno a furti, scippi e allo spaccio di droga. Non più solo il centro cittadino: le pattuglie si stanno espandendo anche nelle zone più periferiche, con un occhio attento ai ponti, snodi delicati dove troppo spesso l’illegalità si infiltra.

Oltre 6.500 euro di multe: lo scooter finisce sotto sequestro

Le forze dell’ordine non si sono limitate a presidiare il centro. Il cuore dell’operazione si allarga alle aree più vulnerabili, quelle dove i furti nelle abitazioni si sono moltiplicati. È una strategia di prevenzione, certo, ma anche di deterrenza: più occhi sulle strade, più difficile per i malintenzionati agire indisturbati. Un segnale che arriva forte e chiaro a chiunque pensi di sfuggire alla legge.

Tra i momenti di tensione della giornata di controlli, spicca l’inseguimento di due giovani che, anziché fermarsi al posto di blocco, hanno deciso di tentare la fuga. A bordo di uno scooter, hanno provato a far perdere le tracce, ma gli agenti non hanno mollato la presa. Dopo pochi minuti, i ragazzi sono stati bloccati e identificati: né casco né patente per il conducente, che il documento non l’aveva mai neanche conseguito. Una scena che racconta, meglio di mille parole, quanto queste operazioni siano necessarie.

L’epilogo della giornata? Un conto salato per i fuggitivi. Oltre all’assenza del casco e della patente, il veicolo non era assicurato né in regola con la revisione. Risultato: multe per oltre 6.500 euro e fermo amministrativo dello scooter. Un messaggio chiaro per chi pensa che eludere i controlli sia ancora possibile.

Cosa si rischia quando non ci si ferma a un posto di blocco

Non fermarsi a un posto di blocco comporta conseguenze legali rilevanti, che variano in base alla gravità dell’azione. Il Codice della Strada prevede, innanzitutto, sanzioni amministrative per chi ignora l’alt delle forze dell’ordine. In tali casi, la multa può andare da un minimo di 1.362 euro fino a 5.456 euro, insieme alla decurtazione di 10 punti dalla patente. Inoltre, il veicolo può essere soggetto a fermo amministrativo. Queste sanzioni mirano a dissuadere i conducenti dall’evitare i controlli, che servono a verificare la conformità della documentazione, le condizioni del veicolo e la presenza di eventuali sostanze illegali​.

La situazione peggiora drasticamente se, durante la fuga, il conducente mette a rischio la sicurezza pubblica o tenta di sfuggire a un inseguimento. In questi casi, oltre alle sanzioni amministrative, scatta il reato di resistenza a pubblico ufficiale, disciplinato dall’articolo 337 del Codice Penale. Tale reato può portare a pene detentive che vanno da 6 mesi fino a 5 anni, a seconda della pericolosità del comportamento e delle infrazioni commesse durante la fuga​.

Questa stretta normativa è stata implementata per garantire maggiore sicurezza sulle strade e contrastare efficacemente comportamenti pericolosi, come la guida senza documenti o sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Risulta quindi evidente come evitare un controllo non rappresenti una semplice infrazione, ma un atto che può avere ripercussioni molto gravi, sia dal punto di vista economico che penale.