Il Perugia di Giovanni Tedesco si prepara a una nuova sfida di campionato, domani pomeriggio alle 17:30 sul campo del Pontedera, per la dodicesima giornata di Serie C girone B. Dopo il successo casalingo contro il Livorno (2-0), il primo della gestione Tedesco, i biancorossi vogliono dare continuità al momento positivo, allontanandosi dal fondo della classifica che li vede ancora penultimi con 6 punti.
La vittoria ottenuta lunedì scorso ha portato entusiasmo e fiducia in un gruppo che, fino a poche settimane fa, sembrava smarrito dopo sette sconfitte consecutive. Ora il nuovo tecnico ha riacceso la scintilla, ridando intensità, gioco e identità a una squadra che sta finalmente reagendo.
(Foto copertina screenshot Youtube Ac Perugia Calcio)
In conferenza stampa, mister Giovanni Tedesco ha voluto mantenere alta la concentrazione, consapevole delle insidie di una trasferta complicata contro un avversario giovane e organizzato come il Pontedera, guidato dall’esperto Leonardo Menichini.
“Tutte le partite sono determinanti ai fini della classifica, sono tutte finali. Dobbiamo essere bravi a pensare partita dopo partita. Conosco bene mister Menichini, ha grande esperienza: sarà una gara difficile, affrontiamo una squadra organizzata che ha corsa e gamba. In casa è un avversario molto difficile da affrontare”.
La gara di Coppa Italia di giovedì sera contro il Latina, persa solo ai rigori, ha fornito a Tedesco indicazioni preziose. Nonostante l’eliminazione, il Perugia ha mostrato solidità e spirito battagliero.
“La partita di Coppa mi ha dato indicazioni importanti. Alcuni giocatori non li conoscevo bene, ma il campo determina tutto. Ho avuto risposte positive e ho le idee molto chiare per quanto riguarda la partita di domani. Il bello per un allenatore è avere dei dubbi, ma so chi scenderà in campo e come vogliamo affrontare la gara”.
Tedesco è uomo diretto, di temperamento. E lo ha dimostrato anche nelle parole alla vigilia del match:
“Questa è la partita che ci può dare tanto sotto tutti i punti di vista. La strada è quella giusta, ma chiedo alla squadra di avere coraggio. Siamo il Perugia, siamo una buona squadra: dobbiamo andare nei campi avversari a dimostrarlo. Ho chiesto ai ragazzi di avere più coraggio, perché dobbiamo avere l’obiettivo di vincere tutte le gare”.
La svolta, secondo Tedesco, passa anche dalla testa:
“Quando perdi sette partite consecutive e sei nelle zone basse della classifica non sei libero mentalmente. Ma li vedo tutti i giorni: questi ragazzi si allenano alla grande, con grande disponibilità. La strada è quella giusta, dobbiamo dare tutti qualcosina in più per conquistare fiducia. Sono molto contento del gruppo, lavorano benissimo e mi mettono in difficoltà. Non ho undici titolari, ne ho molti di più: questo mi fa ben sperare”.
Il tecnico biancorosso ha poi rassicurato sulle condizioni fisiche del gruppo dopo l’impegno infrasettimanale:
“La squadra sta bene. Anche oggi abbiamo fatto un allenamento importante, con grande partecipazione e voglia. Di solito le sedute di rifinitura sono più leggere, invece loro sono andati forti: per un allenatore è una cosa bella e importante”.
Buone notizie arrivano dall’infermeria:
“Oltre a Matos e Dell’Orco sono tutti disponibili”.
Un gruppo quasi al completo, pronto a battagliare sul campo sintetico del “Mannucci”, una superficie che però non deve rappresentare un alibi.
“Abbiamo la fortuna di allenarci sul sintetico grazie alle strutture del club, quindi siamo abituati. Non deve essere una scusante. Ci siamo allenati dieci giorni su questa superficie, siamo pronti per fare la nostra partita”.
Sul piano tattico, Tedesco ha spiegato la sua idea di calcio, basata su due sistemi principali:
“La prima cosa che ho cercato di fare è dare un’identità. A parte gli ultimi cinque minuti a Livorno, dove ci siamo messi a cinque, abbiamo sempre giocato con il 4-3-1-2 e il 4-3-3. Lavoriamo su questi due moduli e non voglio fare confusione. A volte possiamo interpretare il gioco con le mezzali più alte o più basse, in base agli avversari. Torrasi può fare la mezzala o il trequartista, ma chi interpreta meglio quel ruolo è Manzari: riesce ad abbinare quantità e qualità. Potrebbe giocare anche Kanouté con Bacchin davanti. Ho tante alternative e tutti stanno rispondendo bene”.
Chiusura dedicata a uno dei giovani più promettenti della rosa, Joselito, su cui Tedesco ha espresso parole di incoraggiamento e crescita:
“È un giocatore importante e di riferimento. In questo momento, in quella posizione, ho preferito un elemento più esperto che ha una lettura migliore in fase di non possesso. Joselito è un patrimonio del club: deve capire che in certe zone del campo bisogna giocare a due tocchi. Gli ho fatto esempi dei grandi campioni. Per me è un play davanti alla difesa, ma a Latina ha fatto bene anche da mezzala. Ha grandi qualità e margini di crescita, non deve avere fretta”.