Dalle linee di lavorazione dove si rigenerano pistole automatiche e fucili d’assalto, ai magazzini ipercontrollati in cui ogni componente è tracciato al micron: è in questa operatività silenziosa ma strategica che si misura il valore del Polo di Mantenimento delle Armi Leggere di Terni. Qui si custodisce, si mantiene e si trasforma il cuore dell’armamento individuale delle Forze Armate italiane. E proprio nei capannoni di viale Brin - oggi unico esempio di logistica interforze sul territorio nazionale - si è svolta la visita istituzionale del Generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito.
Un’ispezione tecnica, certo, ma anche un atto di riconoscimento pubblico verso una realtà considerata sempre più centrale nella strategia logistica della Difesa italiana, in un’epoca in cui la prontezza e l’efficienza del materiale bellico si legano a doppio filo con la sicurezza nazionale.
Il Generale Masiello, accolto dal Brigadier Generale Francesco Nasca, Direttore del PMAL, ha preso parte a un briefing operativo seguito da un sopralluogo dettagliato nelle aree produttive, esprimendo apprezzamento per la qualità dei processi e per l’alto livello di specializzazione del personale civile e militare.
Fondato sulle radici storiche della Fabbrica d’Armi di Terni, istituita nel 1875, il Polo è oggi l’unico centro nazionale interforze incaricato del mantenimento e della rigenerazione dell’armamento individuale e di reparto in dotazione alle Forze Armate. Una funzione strategica che si riflette nella capacità dell’Ente di garantire il supporto tecnico-logistico alle missioni sia sul territorio nazionale che in ambito internazionale.
Alle dipendenze del Comando Logistico dell’Esercito, tramite il Comando Trasporti e Materiali, il Polo opera con una configurazione ibrida, dove si integrano competenze civili altamente qualificate e professionalità militari di lunga esperienza. Efficienza industriale, precisione meccanica e rapidità operativa si combinano in un sistema che consente di affrontare scenari ad alta complessità, dai teatri esteri alle emergenze interne.
Durante la visita, il Capo di Stato Maggiore ha potuto osservare da vicino le linee di rigenerazione, le tecnologie impiegate e i sistemi di tracciamento impiegati nella filiera manutentiva. “Il lavoro che svolgete ogni giorno rappresenta un elemento essenziale della nostra capacità di risposta operativa”, ha affermato.
A margine dell’incontro, è arrivata anche la voce delle istituzioni locali. Il Vicepresidente della Provincia di Terni, Francesco Ferranti, ha espresso parole di plauso per la "Fabbrica d'armi" e per la direzione del Brigadier Generale Nasca:
“Il Polo di Mantenimento rappresenta una delle espressioni più autentiche della vocazione industriale della nostra città - ha affermato - . Non è solo una realtà militare di eccellenza, ma anche un presidio storico, identitario e tecnologico, che racconta cosa sia realmente il ‘are impresa in un contesto pubblico, tecnico e produttivo. Il mio ringraziamento va al Direttore Nasca e a tutto il personale per l’impegno che portano avanti con competenza e passione”.
Un riconoscimento che conferma come la presenza del Polo non sia un fatto isolato, ma parte integrante del DNA industriale di Terni, città che nel comparto armiero ha scritto una parte fondamentale della sua storia.
Nel corso della giornata si è tenuto anche il consueto “Caffè con il Capo”, un momento di confronto diretto con rappresentanti del personale. In un clima di schiettezza e ascolto, sono emerse esperienze professionali, proposte operative e riflessioni sul futuro dell’Ente. Un dialogo che ha messo in luce la coesione tra le anime civile e militare del Polo, oltre a una diffusa consapevolezza del valore strategico del proprio lavoro.
Nel suo intervento conclusivo, il Generale Masiello ha sottolineato: “Siamo impegnati in uno sforzo corale per rendere l’Esercito sempre più pronto per difendere il nostro Paese. Il vostro contributo, silenzioso ma fondamentale, è ciò che consente all’intero sistema difensivo di essere all’altezza delle sfide contemporanee”.
La visita si è chiusa con la firma dell’Albo d’Onore, presso la Raccolta Tecnica, e un ringraziamento al personale per l’impegno quotidiano. Un gesto formale che ha però sancito, in maniera chiara, l’investimento di fiducia dell’Esercito Italiano nei confronti del Polo ternano: un luogo dove storia, tecnica e responsabilità convergono nella difesa concreta del Paese.