Il sottosegretario al Ministero dell’Interno Emanuele Prisco nella serata di ieri si è recato presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia per fare visita al poliziotto gravemente ferito a Assisi durante una colluttazione con un rapinatore. Un gesto per esprimere vicinanza “per la brutale aggressione subita, augurandogli una rapida e completa guarigione” ha scritto Prisco in una nota. “Il sovrintendente è determinato a tornare in servizio appena le sue condizioni glielo consentiranno ed è tuttora affidato alle cure dei sanitari dell’ospedale Santa Maria della Misericordia”.

Il sottosegretario ha fatto riferimento a quanto recentemente accaduto anche a Milano. “Purtroppo ancora un poliziotto, dopo i fatti di Milano, che rimane gravemente ferito mentre è impegnato a difendere con coraggio e spirito di abnegazione la legalità e proteggere i cittadini. A tutti loro va il nostro grazie per questo“.

Poliziotto ferito a Assisi: i fatti e le parole di Pianese

L’altra sera in un bar di Santa Maria deli Angeli, intorno alle 22.30 sono stati rapinati il titolare e un dipendente, minacciati con delle forbici. L’autore del reato si era poi dato alla fuga. Durante le ricerche, quando i poliziotti erano già sulle sue tracce, hanno ricevuto una nuova segnalazione. Un uomo aveva forzato i distributori automatici di un centro di assistenza spirituale per poi allontanarsi: si trattava dell’autore della rapina al bar di poco prima.

Raggiunto dagli agenti, è scaturita una brutale colluttazione a seguito della quale uno dei poliziotti impegnati è stato gravemente ferito. Ricoverato, non sarebbe in pericolo di vita, con lesioni giudicate guaribili in venti giorni. All’aggressore sono contestati i reati di rapina, furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Si tratta di un cittadino italiano 39enne residente nel foggiano e già noto alle Forze dell’Ordine. Per lui si sono aperte le porte del carcere di Capanne. Il denaro provento del furto, 205 euro in contanti e 71 euro in monete, rinvenuto in parte all’interno di una busta, lasciata cadere durante la fuga, e in parte nascosto tra gli indumenti dell’uomo, è stato sottoposto a sequestro. Nei confronti dell’arrestato sarà anche emessa da parte del questore, la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio che consentirà l’allontanamento dalla provincia di Perugia per quattro anni in caso di scarcerazione.

Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, ha così commentato l’accaduto: “Sono anni che come sindacato ci battiamo per far sì che chi commette crimini violenti non possa accedere a sconti di pena o a forme alternative alla detenzione in carcere perché, come è stato drammaticamente dimostrato oggi e in un’infinità di altre occasioni come la scorsa settimana a Milano, la pericolosità sociale di alcuni soggetti mette a rischio l’incolumità degli agenti atti al controllo del territorio oltre che dei cittadini“.

L’aggressione di un altro poliziotto a Milano il 9 maggio

I fatti di Milano a cui sia Prisco che Pianese fanno riferimento riguardano un’altra brutale aggressione ai danni di un poliziotto avvenuta lo scorso nove maggio alla stazione di Lambrate. Intorno alla mezzanotte, un 37enne marocchino, in grave stato di alterazione, stava lanciando pietre contro convogli e passeggeri, colpendo anche una donna alla testa. Allertate le Forze dell’Ordine, due pattuglie della Polizia erano intervenute sul posto. Anche qui, nel tentativo di immobilizzare l’uomo, è scaturita una colluttazione durante la quale il 37enne aveva estratto un coltello con il quale aveva trafitto il vice ispettore Cristian Di Martino con tre fendenti alla schiena.

Trasportato in codice rosso all’Ospedale Niguarda, la situazione era immediatamente apparsa molto grave. Sono state necessarie oltre quattro ore e diversi interventi chirurgici sugli organi lesionati per salvare la vita al vice ispettore che è uscito dalla terapia intensiva proprio l’altro giorno. Il suo aggressore, si trova adesso nel carcere di San Vittore con l’accusa di tentato omicidio.