La sicurezza pubblica è una priorità assoluta per le forze dell’ordine e la Questura di Terni ha intensificato i controlli sulla detenzione delle armi per garantire che chi ne è in possesso rispetti le normative vigenti. Nei giorni scorsi la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza ha denunciato due uomini per omessa custodia delle armi. Un controllo mirato ha fatto emergere, infatti, una circostanza quanto mai singolare: entrambi i cittadini di Terni avevano dimenticato dove avevano riposto le loro armi.
Si tratta di un 45enne proprietario di una carabina ad aria compressa e un 75enne, titolare di una pistola semi-automatica calibro 9×21, entrambe regolarmente denunciate. I due si sono recati in Questura per presentare la documentazione necessaria per mantenere il diritto di detenzione. Ma alla richiesta degli agenti di fornire informazioni sulla custodia delle loro armi, entrambi hanno ammesso di non sapere dove le avessero nascoste. Un fatto che ha immediatamente attivato la procedura legale, con la conseguente denuncia per omessa custodia.
Polizia di Terni denuncia due uomini per omessa custodia: l’importanza dei controlli sulla detenzione delle armi
In Italia la normativa che regola il possesso e la custodia delle armi è precisa e deve essere rispettata. Prevede infatti che ogni cinque anni i detentori debbano presentare un certificato medico che attesti l’assenza di condizioni psichiche o fisiche che possano compromettere la capacità di possedere un’arma in sicurezza. Questo controllo è fondamentale per garantire che le armi non cadano in mani sbagliate o non vengano utilizzate in maniera impropria.
Nel caso specifico dei due uomini di Terni, a cui è stata notificata la denuncia da parte della Polizia, le armi risultavano regolarmente denunciate. Ma la loro incapacità di indicare il luogo esatto in cui erano state custodite rappresenta una violazione evidente della normativa sulla sicurezza. Il reato di omessa custodia è previsto dal Codice Penale e prevede sanzioni severe in quanto la legge italiana impone che le armi siano conservate in modo sicuro. Lontano dalla portata di chiunque non sia autorizzato a maneggiarle.
Conseguenze legali e possibili sanzioni
L’omessa custodia è un reato spesso sottovalutato dai possessori di armi. Eppure le conseguenze legali in questi casi possono essere particolarmente gravose. Oltre alla denuncia della Polizia il 45enne e il 75enne di Terni rischiano sanzioni penali e la revoca del permesso di detenere armi. La legge è chiara: chiunque possieda un’arma deve essere in grado di garantirne la sicurezza e la corretta conservazione. Non basta denunciare il possesso, ma è necessario custodire l’arma in modo tale da prevenire che essa venga utilizzata in modo improprio o che cada nelle mani sbagliate.
Il caso dei due ternani sottolinea l’importanza di rispettare queste norme e di non sottovalutare la responsabilità che comporta la detenzione di armi. Le autorità locali hanno ribadito che il rispetto della legge non è un’opzione, ma un obbligo, soprattutto in un contesto delicato come quello della sicurezza pubblica.
La Questura di Terni, attraverso la Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza, continuerà a condurre controlli periodici. E a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della custodia responsabile delle armi. Non si tratta solo di prevenire eventuali violazioni della legge, ma anche di proteggere la comunità da possibili pericoli derivanti da un uso scorretto o involontario delle armi. Le autorità invitano tutti i possessori di armi a verificare le proprie scadenze e a presentare la documentazione necessaria per evitare provvedimenti di revoca. Chi non ottempera a questi obblighi rischia non solo una denuncia, ma anche la perdita del diritto di detenere armi.