La Polizia Municipale di Terni è in fermento. Tanti sono stati i cambiamenti messi in atto nel Comune di Terni negli ultimi mesi, non tutti evidentemente funzionali al regolare svolgimento delle operazioni in città. Gli agenti della Polizia Municipale di Terni hanno proclamato uno stato di agitazione, una decisione presa all’unanimità durante una recente assemblea, molto partecipata, organizzata dal sindacato CSA – RAL Dipartimento Polizia Municipale. La causa scatenante? Profondi disagi legati all’organizzazione del lavoro, che secondo il sindacato hanno raggiunto un livello insostenibile.

Stato di agitazione della Polizia Municipale di Terni: turni confusi e problemi di organizzazione

La rivoluzione nella gestione della sicurezza di Terni annunciata a fine agosto e prevista per settembre non sta dando i risultati ottenuti. La centrale operativa attiva e presidiata h24, l’introduzione dei vigili di quartiere e la riattivazione del turno notturno – i pilastri della rivoluzione – hanno contribuito a esasperare gli animi all’interno del Corpo. Una situazione che non risulta più sostenibile se la Polizia Municipale di Terni ha proclamato lo stato di agitazione.

Uno dei punti critici evidenziati dal sindacato riguarda lo spostamento forzato di diversi agenti dalle loro mansioni abituali. “In questi giorni oltre 15 agenti e 3 ufficiali sono stati spostati dalle mansioni che da tempo espletavano con ottimi risultati. E indirizzati a svolgere mansioni per le quali non hanno alcuna esperienza e formazione“, spiega il CSA – RAL. Questo cambio repentino ha suscitato malcontento e preoccupazione tra gli agenti, che vedono il loro lavoro quotidiano stravolto senza una preparazione adeguata.

La decisione di implementare un servizio di infortunistica stradale h24 e il controllo costante delle telecamere di sicurezza in città ha creato ulteriori complicazioni. Secondo il sindacato questa iniziativa, pur legittima, è stata gestita in maniera disorganizzata. Con effetti negativi sulla gestione complessiva del corpo di polizia municipale.

In particolare, la decisione di implementare un servizio di infortunistica stradale h24 e il controllo costante delle telecamere di sicurezza in città ha creato ulteriori complicazioni. Secondo il sindacato, questa iniziativa, pur legittima, è stata gestita in maniera disorganizzata, con effetti negativi sulla gestione complessiva del corpo di polizia municipale. “La Comandante del Corpo continua a sostenere di avere un grande progetto ma francamente si fa fatica a capirlo se ad esempio, mentre si allarga il servizio dell’ufficio incidenti stradali, in orario notturno, si toglie l’ufficiale a tempo pieno sostituendolo con uno part-time. Solo la buona volontà e la disponibilità degli agenti ha evitato che i primi servizi di quel turno notturno appena istituito, saltassero“, si legge nel comunicato del sindacato.

Disagi per il personale e carenze nei materiali

Oltre alla confusione organizzativa, un altro problema segnalato riguarda la mancanza di dotazioni adeguate per il personale. Gli agenti della Polizia Municipale di Terni che partecipano allo stato di agitazione lamentano gravi ritardi nella consegna del vestiario per i nuovi assunti. Una situazione che peggiora ulteriormente le condizioni di lavoro già compromesse.

Anche il costoso software acquistato per la gestione dei turni si è rivelato un’ulteriore fonte di frustrazione. Nonostante l’investimento di migliaia di euro e ore di formazione per apprendere l’utilizzo del programma, i turni continuano a essere modificati manualmente, vanificando così l’intero processo automatizzato. “Non era meglio risparmiare tutti quei soldi e continuare a gestire la programmazione dei turni fatta a mano? Come è possibile che si sia tornati indietro di 30 anni, con turni che escono ogni tre giorni, invece che settimanalmente e con la programmazione mensile azzerata?” chiede il sindacato.

Questo problema ha conseguenze dirette non solo sull’organizzazione del lavoro, ma anche sulla vita personale degli agenti. “Come può un lavoratore gestire il rapporto lavoro/famiglia se non conosce i turni domenicali e festivi nel mese?“. Gli agenti non sono in grado di sapere con anticipo quando saranno di servizio durante i giorni festivi o le domeniche, rendendo complicata la pianificazione della loro vita personale.

Polizia Municipale di Terni, stato di agitazione: le richieste al sindaco

Nonostante la situazione di disagio, il CSA – RAL riconosce gli sforzi fatti dall’amministrazione comunale, in particolare dal sindaco Stefano Bandecchi, per migliorare la situazione della polizia municipale. “Abbiamo ben chiari gli sforzi che il sindaco sta facendo su questo versante e le risorse economiche che ha inteso investire nel triennio 2024-2026” affermano dal sindacato. “Per questo gli chiediamo di intervenire per tutelare questi sforzi“.

Secondo il sindacato sarebbe fondamentale che il sindaco interagisse direttamente con il Direttore Generale, “il quale, ormai, ben conosce tutta la situazione“. In gioco, infatti, non c’è solo il benessere dei lavoratori ma anche l’efficacia e l’efficienza di un servizio fondamentale per la sicurezza della città di Terni.

Noi intanto intendiamo tutelare i diritti e l’abnegazione che i lavoratori stanno dimostrando sopperendo alle varie carenze organizzative“, dice il CSA – RAL. Il sindacato sottolinea che, qualora non si trovassero soluzioni adeguate in tempi brevi, lo stato di agitazione potrebbe proseguire fino alle estreme conseguenze. “Se sarà necessario andremo avanti fino in fondo. E se dovremmo andare sino in fondo sarà perché anche il sindaco non intervenendo, di fatto si sarà reso corresponsabile. Non possiamo e non vogliamo permettere che la città assista a un fallimento preannunciato“, avvertono.