Saverio Matteucci, esponente di Alternativa Popolare e candidato sindaco al Comune di Polino alle elezioni di giugno prossimo, si scaglia contro l’amministrazione comunale a guida leghista con il sindaco Remigio Venanzi. “Una ennesima cattedrale nel deserto! Noi diciamo no a questo sperpero inutile di denaro pubblico”. E’ quanto dichiara in un post sulla sua pagina Facebook mettendo in evidenza la situazione di estremo disagio in cui verte il ponte della città.

Polino, Matteucci attacca: “Ponte sul degrado senza meta”

Dedico alla cittadinanza questa nostra riflessione” così esordisce Saverio Matteucci nel post pubblicato questa sera, venerdì 29 marzo, sulla sua pagina Facebook.

La vita va considerata sempre in una visione di prospettive – scrive il candidato sindaco di Polino Saverio Matteucci di AP – e qui di prospettiva ne abbiamo assai poca, e quel poco è circondato dal degrado più totale, affacciato su ricoveri fatiscenti di animali da cortile e non, tettoie recuperate alla meno peggio, con escrementi e sporcizia in totale abbandono ogni dove“.

Il riferimento è chiaramente allo storico ponte, da Saverio Matteucci “Soprannominato senza offendere il progettista, in quanto come struttura è molto ben costruita – ci tiene a precisare il membro di AP – il ponte sul degrado senza meta“.

Il nomignolo è legato al fatto che tale ponte per Matteucci “fondamentalmente una meta e una funzione non ne ha, neanche a livello di comodità per attraversamento del fosso stesso, in quanto il fosso acquisisce portata di acqua una volta ogni 30/35 anni, in base poi alle precipitazioni“.

Matteucci: “Soldi spesi senza senso”

In conclusione al suo post, Saverio Matteucci rivolge un incalzante invito all’amministrazione comunale di Polino di prestare maggiore attenzione alla modalità di gestione e di spesa delle risorse, specialmente quelle che attingono al Piano nazionale di ripresa e resilienza: “E quindi detto ciò, ci troviamo di fronte a un’altro esempio di fondi PNRR spesi solo per spendere, senza criterio alcuno, senza collegamento utile per il territorio circostante, senza una vocazione turistica, senza un criterio montano o di sviluppo al territorio“.

Sviluppo che per ogni comune è fondamentale, a maggior ragione per un borgo di piccola dimensione e frequentazione come Polino, che conta complessivamente un territorio di 836 mt con 205 abitanti circa. “Ma capisco che per la propaganda elettorale tutto fà...” insinua Saverio Matteucci che non perde l’occasione per ricordare, restando sempre in materia di campagna elettorale, come l’attuale amministrazione comunale di centrodestra, di anima leghista, abbia deciso di ripresentarsi alle urne, alle prossime elezioni di giugno, sotto nascoste vesti, vale a dire proponendo alla cittadinanza una lista civica.

Polino, Saverio Matteucci e la corsa da sindaco

Alle prossime elezioni amministrative a Polino si ripresenterà il sindaco uscente Remigio Venanzi della Lega, il quale già da tempo sta lavorando a una lista civica di centrodestra e sta tirando a lustro gli investimenti fatti per abbellire il paese e per attrarre visitatori. Il “Volo della strega”, il belvedere realizzato a ridosso della Rocca, è, per esempio, considerato uno dei suoi fiori all’ occhiello.

A contrastarlo c’è proprio il candidato di Alternativa Popolare Saverio Matteucci che proviene da una famiglia di sindaci. Primo cittadino, per lustri, è stato il nonno Americo e sindaco è stato il papà Ortenzio. Per arrivare a tre sindaci in famiglia, tuttavia, Matteucci, oltre al sindaco uscente Venanzi – di cui Saverio è nipote, essendo Remigio il cugino di primo grado di Ortensio – dovrà vedersela probabilmente anche con una lista di sinistra.

Il partito democratico, infatti, per il momento non è affatto convinto di andare con Alternativa Popolare, motivo per il quale starebbe valutando di dare spazio a una terza lista, con un candidato che ancora non è stato però identificato.

Con appena 207 residenti, il Comune di Polino potrebbe, quindi, andare al voto con ben tre liste in campo. Sarebbe una specie di record per il comune più piccolo della provincia di Terni.