Saverio Matteucci è pronto per la sfida che si combatterà alle prossime amministrative per la poltrona di sindaco di Polino. Nel più piccolo Comune della provincia ternana, sono ben tre i candidati alla poltrona più alta del municipio. In occasione delle ultime amministrative c’era una lista unica, quella dell’uscente Remigio Venanzi (civico di centrodestra).
Ma il più giovane tra i candidati, Saverio Matteucci appunto, ha scompaginato tutta la politica del piccolo centro della Valnerina. Erede diretto della famiglia che ha espresso i sindaci più longevi della storia del dopoguerra (Americo, dal 1947 al 2004, al quale è succeduto Ortenzio, il papà di Saverio, primo cittadino per due mandati), il giovane dipendente dell’ASM ha aderito al partito di Stefano Bandecchi. E ora si propone come la novità. Tra la destra e la sinistra, con la voglia di cambiare il futuro di Polino e di non cedere alla rassegnazione dello spopolamento.
Matteucci (Ap): “Polino non si deve rassegnare, con noi per cambiare”
A Polino, racconta il giovane candidato, le cose non vanno come qualche anno fa. Gli esercizi commerciali hanno chiuso. La montagna – che è stata per decenni il luogo di attrazione del piccolo paese per i ternani e i cittadini dei paesi limitrofi – è abbandonata. Impianti sportivi non ce ne sono. E anche la banda musicale è costretta ad andare a suonare fuori del Comune, perché di eventi non se ne fanno più.
Matteucci, ma chi glielo fa fare a restare in montagna e adesso pure a candidarsi?
“Questa è la domanda che si pongono quelli rassegnati al declino di Polino – attacca quasi offeso Matteucci -. Io sono cresciuto con la passione per la politica e con l’impegno per il territorio. Polino non lo lascio. Anzi, possono state certi che starò qua a cercare di cambiare le cose a lungo. E con me ci sono i componenti della lista. Gente nuova della politica, gente che è pronta a sporcarsi le mani, a faticare e sudare per far rinascere il paese. Vogliamo risolvere i problemi che stanno dietro alla sua domanda. Così che la gente si chieda, in futuro, ma perché dovrei andarmene da qui?”.
Prima cosa che farà da sindaco di Polino…
“Avvierò le procedure per la metanizzazione del Paese. Sembra un paradosso, per chi vuole puntare sullo sviluppo sostenibile, ma non lo è. Qui una famiglia di anziani o di giovani, per scaldarsi con la legna o col gasolio, deve spendere 5-600 euro al mese durante gli inverni rigidi. Beh, tanti dicono: a Terni spenderei la metà. E vanno in città“.
Attrattività e spopolamento: selezionare le infrastrutture per puntare su socialità e sviluppo economico
Cosa rimprovera alla precedente amministrazione?
“Di 8 milioni di investimenti fatti coi fondi PNRR, non un centesimo è stato speso per il ripopolamento del Paese. Hanno costruito cattedrali nel deserto, che poi bisognerà manutenere con la spesa corrente. E si tratta di infrastrutture inutili, che non attireranno turisti, ma che servono solo al alimentare la macchina del consenso. Ponti che finiscono nel nulla, un belvedere faraonico. Il centro storico intanto muore e le frazioni sono abbandonate. E la gente se ne va“.
E come vuole fare per fermarla?
“Attrattività territoriale e socialità. Sono queste le parole d’ordine. Polino deve tornare a richiamare visitatori e turisti, produrre economia della montagna. E può farlo anche con la solidarietà, ad esempio. In estate può essere un luogo ideale per gli sport all’aria aperta, ma anche il posto dove portare anziani, malati, portatori di handicap e trovare rinfresco e ristoro. Abbiamo in lista dei volontari: si impegneranno per questo“.
E poi?
“Gli eventi, l’associazionismo, lo sport, le produzioni tipiche, la valorizzazione delle nostre bellezze. Rilanceremo la Pro Loco, che organizzava una sagra stupenda. E rifaremo la Festa della Montagna, che attraeva centinaia di persone. Gli eventi sono stati azzerati. E noi faremo il contrario: faremo venire voglia alla gente di venire a Polino, coniugando cultura e ambiente. Siamo certi di farcela, nonostante le operazioni trasformistiche che stanno provando a realizzare per fermarci“.
Depositata e accolta la lista di Alternativa popolare. Altri due i contendenti
Intanto, nei tempi previsti dalle normative elettorali, è stata presentata, depositata e accolta la lista Alternativa popolare Bandecchi per Saverio Matteucci sindaco.
Lista giovane e formata da persone che si affacciano per la prima volta alla politica. E che puntano ad affermarsi come “terzo polo” rispetto agli schieramenti ideologici. Si tratta di Chiara Carmignani, Giovanni Coletti, Alessandro Di Lorenzi, Mauro Neri, Paolo Quinzi, Gianmarco Talotti, Tonino Tomassetti, Simone Di Lorenzi, Romina Zannori, Mara Zannori.
Le altre due liste, invece, sono riconducibili alla contrapposizione tradizionale centrodestra-centrosinistra, anche se con il “vestito” della lista civica.
La Lista civica Progetto Polino, riconducibile al centrodestra, propone l’uscente Remigio Venanzi come candidato per la conferma a sindaco. Con lui ci sono: Tonino Fiorelli, Romolo Petrucci, Romano Pileri, Yuri Antonelli, Francesco Fiorelli, Sandro Venanzi, Alberto Maniscalco.
Terza lista, quella di centrosinistra, Noi per Polino, con Gianluca Matteucci candidato sindaco. In lista Vania Buiarelli, Vittorio Dionisi, Primo Giovannelli, Pietro Matteucci, Massimiliano Petrucci, Sabrina Pileri, Ubaldo Venanzi, Roberto Bracoloni.