L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha recentemente discusso un’interrogazione a risposta immediata presentata dalla consigliera Simona Meloni, capogruppo del Partito Democratico. L’interrogazione mirava a “Conoscere l’ammontare dei fondi PNRR già erogati ai soggetti che devono realizzare progetti nel territorio regionale; il complessivo stato di attuazione del PNRR in Umbria, nonché il quadro generale dei progetti già approvati che investiranno il nostro territorio e il loro stato di avanzamento”. Meloni ha sostanzialmente richiesto: “Un elenco dettagliato delle risorse e i rispettivi progetti già in fase di realizzazione, di quelli approvati e non ancora avviati e dei progetti programmati e non ancora finanziati”.

PNRR in Umbria: l’interrogazione

Meloni ha ricordato in Aula che “il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza si inserisce all’interno del programma Next Generation EU, il pacchetto da 750 miliardi di euro, costituito per circa la metà da sovvenzioni, concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica da Covid – 19”. La principale componente del programma NGEU è il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (Recovery and Resilience Facility), che ha una durata di sei anni, dal 2021 al 2026, e una dimensione totale di 672,5 miliardi di euro (312,5 di sovvenzioni, i restanti 360 miliardi con prestiti a tassi agevolati).

Il DL 77/2021 e il successivo decreto-legge del 2 marzo 2024 n. 19 hanno definito una governance “top-down” del PNRR, attribuendo alle Regioni un ruolo sia di governance che di attuazione concreta degli interventi. Meloni ha evidenziato che “Il successo del piano dipende in buona parte dalla capacità delle amministrazioni pubbliche di presentare e mettere in atto i progetti”. Un terzo delle risorse totali messe a disposizione dal PNRR, pari a 66 miliardi di euro, sono destinate a investimenti gestiti a livello territoriale, con gli enti locali che giocano un ruolo centrale.

La risposta di Tesei: lo stato dell’arte in Umbria

La presidente della Regione, Donatella Tesei, ha fornito dati significativi riguardo al PNRR in Umbria, affermando che: “L’Umbria ha intercettato 3,8 miliardi di euro di finanziamenti PNRR, cifra che con i cofinanziamenti raggiunge un totale di 5,1 miliardi utili alla realizzazione di 4500 progetti; di questi, 1435 vedono gli Enti locali come soggetti attuatori per un totale di 700 milioni di euro di investimento”. Nonostante queste cifre, Meloni ha lamentato la mancanza di dati analitici sullo stato di attuazione e avanzamento dei progetti, sottolineando la necessità di “Conoscere l’effettivo stato dell’arte di attuazione dei progetti”.

Pilastro dell’azione di governo

La presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, ha tuttavia risposto che: “I dati sul PNRR erano contenuti nel resoconto di legislatura che ho illustrato in questa Aula a giugno. Abbiamo fornito continue informative anche al Consiglio regionale. Il Piano è stato uno dei pilastri dell’azione del governo regionale. 4500 progetti finanziati; 5,1 miliardi complessivi di finanziamenti. Il 70% di essi sono in fase di realizzazione”. Tesei ha aggiunto che: “A livello nazionale l’Umbria viene presa ad esempio per la gestione dei progetti del PNRR” e che la Banca d’Italia ha evidenziato che “L’Umbria utilizza più che in passato i fondi comunitari ed è terza, dopo le province di Trento e Bolzano, nell’ottimale utilizzo delle risorse del Piano”.

La controreplica

Secondo la governatrice regionale, quindi, l’operato sull’avanzamento del Pnrr è positivo. Rimane comunque il pressing delle opposizioni con la dem Meloni che ha controreplicato: “Siamo a conoscenza della complessità delle procedure. A volte però sarebbe necessaria un’analisi qualitativa dei progetti presentati e finanziati. Quale impatto hanno avuto sui territori e sulla regione. Questo evidenzia una necessità di trasparenza e di valutazione qualitativa degli interventi, per garantire che i fondi PNRR siano effettivamente utilizzati in modo efficiente e che abbiano un impatto positivo tangibile sul territorio umbro”.