La Regione Umbria adotta un nuovo approccio per ottimizzare l’uso delle risorse europee: è stato approvato il primo Manuale di controllo legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con l’obiettivo di garantire una gestione rigorosa, trasparente e coerente degli oltre 500 milioni di euro mobilitati sul territorio. La decisione è arrivata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessora Simona Meloni, che ha dichiarato: "Abbiamo compiuto un passo fondamentale verso una governance ancora più solida e trasparente nell’utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione dalla Commissione europea".
Il PNRR, basato su un sistema di finanziamento per obiettivi raggiunti, richiede una documentazione puntuale dei risultati e delle milestone previste. Il manuale umbro risponde a questa esigenza con un impianto metodologico solido, destinato a evolversi nel tempo e capace di adattarsi a contesti complessi come quelli in cui operano enti locali, scuole e soggetti privati coinvolti nella filiera degli investimenti pubblici.
Dal punto di vista economico, la novità introdotta dal manuale è duplice: da un lato, fornisce linee guida tecniche per evitare errori procedurali che potrebbero compromettere l’accesso ai fondi. Dall’altro, rappresenta una base per costruire una capacità amministrativa stabile, orientata all’efficienza della spesa pubblica. Non si tratta soltanto di controllare i numeri, ma di comprendere l’impatto degli investimenti sull’economia umbra e sui cittadini.
Secondo i dati illustrati in Giunta, oltre l’80% dei fondi PNRR in capo alla Regione risulta già impegnato. Si parla di 528 milioni di euro per interventi che spaziano dalle infrastrutture alla transizione ecologica, fino alla digitalizzazione. A queste si sommano oltre 77 milioni di euro relativi al Piano Nazionale Complementare e al PNC sisma, risorse strategiche per le aree colpite dagli eventi sismici.
L’assessora ha inoltre presentato una ricognizione sullo stato di avanzamento dei progetti, spiegando: "È un passaggio fondamentale per garantire trasparenza, efficacia e coerenza nell’attuazione delle progettualità legate al PNRR, al PNC e al PNC sisma in Umbria. Disporre di un quadro aggiornato e puntuale delle risorse intercettate e del relativo avanzamento ci consente non solo di monitorare attentamente l'impatto degli interventi sul territorio, ma anche di orientare con maggiore consapevolezza le prossime scelte strategiche e operative della Regione".
Il contesto nazionale evidenzia però una difficoltà trasversale: l’Italia ha speso finora circa un terzo delle risorse disponibili, ed è per questo che da Bruxelles è arrivata una proposta di proroga di 18 mesi per la conclusione dei progetti. Meloni ha aggiunto: "Al momento non abbiamo alcuna conferma, ma sarebbe senza dubbio utile per l'Italia, che ha effettuato un terzo delle spese previste, e anche per l'Umbria, che non ha solo i fondi per i quali la Regione è ente attuatore, ma anche quelli degli enti locali, delle scuole, delle fondazioni e dei grandi player privati nazionali e internazionali".
La proroga, se confermata, consentirebbe di ridurre i margini di rischio nella spesa e migliorare la qualità degli interventi. In attesa di sviluppi, la Regione ha previsto un nuovo aggiornamento complessivo a settembre, per valutare con maggiore precisione lo stato di avanzamento e l’efficienza economica delle azioni avviate.
Il Manuale di controllo rappresenta, in definitiva, un investimento nel metodo prima ancora che nelle risorse. In un panorama economico in cui la capacità di spesa è diventata indicatore di competitività istituzionale, l’Umbria prova ad allinearsi alle best practice europee, puntando su trasparenza e rendicontazione come leve per generare sviluppo.
"Siamo consapevoli che esistono delle criticità, ma il nostro obiettivo è chiaro: trasformarle in opportunità. Vogliamo che tutti i 'semafori' diventino verdi, perché non possiamo permetterci di perdere nulla di queste risorse cruciali, nate per abbattere le disuguaglianze e recuperare le distanze tra regioni e tra cittadini", ha affermato Meloni.